Capitolo 11

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Capitolo 11

#Selena'sPov.

Ai miei occhi si presenta una enorne villa bianca con un grande cancello che viene subito aperto rivelando un esteso giardino già riempito di persone. Parcheggia la macchina nel viale e scendiamo. Cammino titubante a causa dei tacchi, dovrei farci l'abitudine, ma per sicurezza avrei dovuto portarmi, nella borsa, le mie amate vans blu.

Veniamo accolte dalla festeggiata, Alison, con un enorme sorriso nel suo volto.

“Ciao, grazie per essere venute alla mia festa.” Mi stringe la mano. Appare carina, è fin troppo carina.

“Tieni questo è per te.” Dice Demi consegnandogli due buste color oro.

“Grazie.” Si comporta come se avesse dimenticato quello che mi ha fatto. Bella mossa.
“Potete darmi le vostre giacche.” Gliele porgiamo e ci conduce nella grande sala dove si svolge la festa.

La casa, o meglio villa, è grande, decorata in modo molto soft e raffinato. Per non lasciare spoglie le pareti hanno appeso dei quadri mentre, all centro del salone, c'è un lampadario luccicante con appesi dei diamanti.
Sono già quasi tutti ubriachi e si sente una puzza di alcool e sudore.
Vengo presa da un braccio e trasportata nell' area bar.

“Cosa prendi ?” Domanda subito Demi.

“Io non bevo.” Rispondo prontamente.

“Dai, tieni.” Mi passa l'elenco di tutti i cocktail che possiedono. Gli sfoglio per bene e leggo il loro contenuto.

“Per me un Apple Martini” Dico ingenuamente al barista. Non ne sto niente di tutto ciò.

“Due” Aggiunge Demi.

“Ti devo dire una cosa” Confessa mentre tutte e due sorseggiamo i nostri drink che vengono finiti subito. Non era poi così male. Si sentiva quel retro gusto acido ma con il limone va subito via.

“Dimmi” Ne ordino un secondo. L'alcool leva la tensione che ho addosso da quando ho messo piede qui.

“Forse viene David.”

“Forse ?” Mi acciglio.

“Mi ha detto che farà di tutto per esserci.” Annuisco.

“Lo sai che dovrai chiarire prima o poi?”

“Si, ma non oggi. Esco un po' per poterlo chiamare.” Urla a causa della musica assordante. Si gira nella mia direzione prima di scomparire.

Mi siedo su una poltrona bianca, come quasi tutta la casa, e mi guardo attorno cercando Justin. Ho l'alcool che mi ribolle nelle vene; questo mi da più coraggio. Alzo la testa per permettermi una vista migliore e dopo una variata ricerca trovo il suo ciuffo, inconfondibile. Appena mi vede mi fa un cenno con la mano invintandomi nel loro gruppetto. Non riesco a riconoscere nessuno, visto che indossano una maschera, apparte Alison ovviamente che indossa un magnifico vestito rosso. È comodamente seduta sulla gambe di Justin non badando al fatto che le gambe sono quasi scoperte a causa del suo abito corto.
Gli sorrido per poi rivolgermi alle persone che ho appena scoperto di essere Alfredo,Chaz e Ryan. Evito il suo sguardo. Come può essere una persona talmente ingenua, il giorno prima quella mi picchia mentre quello dopo è gentile e per di più entrambi si comportano come se non fosse successo nulla.
Inizio a ridere e a scherzare con gli amici di Justin, che sono molto simpatici e carini, ignorandolo,


“Sei davvero carina Sel.” Se ne esce Alfredo ad un tratto

“Concordo, ti va di ballare ?” Mi chiede Ryan. Sento i suoi occhi puntati su di me che mi procurano brividi lungo la schiena.

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