Capitolo 2

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CAPITOLO 2.

#Selena'sPov.

Vado nel mio armadietto, ma viene chiuso da qualcuno. So chi è. Con tutti i problemi che ho avuto in questi giorni mi sono dimenticata di quello a scuola: Justin. É uno dei miei peggiori incubi lui,  insieme alla squadra di football e alle cheerleaders. Mi prende sempre in giro per il mio passato e proprio quando magari nessuno se lo ricorda inziando così ad instaurare dei nuovi rapporti, arriva lui che rinfresca la memoria e rovina tutto. Non so perché mi odia, ma lo fa e basta.

"Ciao Bieber" dico seccata. Non ho nessuna intenzione di perder tempo con lui, non quando sto passando uno dei momenti più orribili della mia vita e l'ultima cosa che mi serve è un bullo.

"Ciao Gomez, il tuo Jasuccio dov'è ?" Domanda ironicamente alludendo al fatto che ogni giorno mi accompagnava fino a lì proprio per allontanarmi da Justin. Gira la testa da una parte all'altra non vedendolo. Già dov'è ? Questo pensiero si fa largo tra la mia mente non perché mi importi ma più per abitudine e perché la ferita è ancora fresca, troppo fresca. "Scuramente se ne è andato, come hanno fatto tutti !" Tira un pugno sull'armadietto facendomi sobbalzare. Cazzo ha ragione.

"Vaffanculo Bieber" Sfogo la rabbia che ho accumulato nelle ultime 24 ore contro Jason su Justin e poco m'importa. D'altronde ho già perso tutto, cos'altro potrei perdere ?

Justin sembra sorpreso da quella mia risposta. Approfittando di quei secondi prendo rapidamente le mie cose e sgattaiolo via da lì. In fretta raggiungo Demi in classe.

"Eccomi !" la saluto non appena mi siedo accanto a lei.

"Dov'eri ? Ci hai messo una vita" Sussura piano per non farsi sentire dal professore.

"Dopo ti racconto tutto a casa tua. Posso venire, vero ?" Domando titubante. Lo so che mi ha perdonata e tutto, però dobbiamo ndarci piano per poter ritornare a quello che un tempo eravamo.

"Certo" Mi rassicura con un sorriso per poi prestare attenzione al professore.

Tutte le sei ore di lezione passano in fretta, per mia fortuna.

"Allora vuoi raccontarmi cosa é successo con Jason ?" mi chiede sedendosi sul suo letto.

"Hai fatto bene a sederti" constato.

Le racconto tutto nella maniera più breve possibile: di come mi aveva ''usata'' Jason, della voglia si smettere di vivere e del litigio con Justin.

"Non farti abbattere da nessuno, ci sono qua io" Mi toglie una ciocca di capelli dal viso e mi strige in un forte abbraccio. Sa che potrebbe farmk una lista di tutte le cose che ho sbagliato partendo dall'avwe dato troppa confidenza a Jason in così poco tempo, tuttavia non lo fa e l'amo per questo.

"Ti voglio bene Demetria" Le dico con ancora il suo viso appoggiato alla mia spalla. Mi è mancata un sacco.

"Anchio Marie"

"Cosa facciamo ora ?" Le chiedo una volta finito di parlare.

"Vuoi guardare un film ?" Mi domanda a sua volta.

"Si, quale ?"

"Ti lascio scegliere tra Titanic e 50 volte il primo bacio" Esclama guardando i film romantici che ha nel mobiletto accanto alla tv.

"Titanic, quell'altro lo lasciamo per un'altra sera" Annuncio io non vedendo l'ora di guardare un giovane leonardo di caprio sulla tv.

Ci mettiamo a guardare il film e appena finisce me ne vado. Devo ritornare al motel. Per adesso decido di tenerlo nascosto per non farla preoccupare inutilmente. Ha già saputo abbastanza. Inoltre mi vergogno della situazione in cui mi sono cacciata dato che alla fine un po' di colpa è mia.

I successivi giorni che passavo a scuola erano sempre uguali e monotoni. Nessuno mi parlava come al solito, apparte Demi e c'erano sempre quei battibecchi con Justin, che fino ad all'ora avevo sopportato.

"Vuoi dirmi cosa diavolo vuoi da me ora ?" chiedo appena metto apposto i libri. E' appoggiato all'armadietto affianco al mio.

Ormai è diventato un'abitudine.

"Voglio sapere perché Jason ti ha lasciata Jason." Posiziona le mani all'interno delle tasche e mi rivolge uno sguardo di sfida. Non spezzo il contatto tra i nostri occhi per mostrarmi coraggiosa -anche se in realtà è tutta scena- e appena apro la bocca per rispondergli che non sono affari suoi vengo interrotta dalla sua voce.
"Ah no, aspetta, lo so. Ti ha solo usata per scopare quando voleva e tu come una stupida ci sei cascata." Si avvicina lentamente a me e io in automatico indietreggio. "Anzi non come una stupida, perdonami, come una troia." Alza la voce per farsi sentire dall'intero corridoio e scandisce l'ultima parola.
Sento gli occhi pizzicare per le lacrime che minacciano di uscire nonostante io sforzi di ricacciarle indietro.
"Com'è che si dice ? Tale madre tale figlia. Le persone come te rimangono da sole, puttana!" Si abbassa fino al mio viso per urlarmi quelle orribili parole.

"Come fai a saperlo ?" Sussurro per evitare che mia voce tremi e mi tradisca permettendo di essere umigliata per l'ennesima volta.

"Io so sempre tutto dolcezza." Solleva le labbra in un ghigno divertito.

"Sei uno stronzo." Dico prima di sentire la mia guancia destra entrare a contatto con un corpo freddo e bruciare di dolore. Mi ha appena dato uno schiaffo.

"Ti odio Justin" È l'unica cosa che riesco a dire prima di corre fuori da scuola con le lacrime che ormai erano scese bagnando il mio viso.

Ha urlato a tutta la scuola quello che mi aveva fatto Jason e non so come l'ha saputo. Mi ha deriso davanti a tutti, perché l'ha fatto?
Mi nascondo nel giardino della scuola.
É un nascondiglio che conosco solo io.
Passo tutte la mattina e il pomeriggio nascosta, Demi mi ha chiamata tutto il tempo, poi avrà capito che dovevo stare un po' da sola e mi ha lasciato stare. Non voglio vedere nessuno
Ho tutti gli occhi gonfi dal pianto e sono un disastro. Decido di tornare in hotel. La scuola ora è chiusa, con me dentro quindi dovrò passare per il bosco. Non è un vero proprio bosco ma l'ho soprannominato così.
Mentre sto percorrendo la strada di casa, nel bosco, inizio a vedere sfocato, mi gira la testa, ed ad un tratto mentre sto uscendo da li, le mie gambe cedono e svengo.

#Justin'sPov

Ho appena finito il mio allenamento in palestra, per me il mio aspetto è molto importante, è così che conquisto le ragazze.
Cammino nelle strade di Stratford in direzione di casa mia, quando vedo una scena orribile: Selena che si accascia a terra, probabilmente è svenuta. Non ci penso due volte e mi avvicino a lei. Ha gli occhi gonfi e rossi, ha pianto a causa mia. C'è un livido sulla sua faccia, sono stato io. Queste idee mi procurano una fitta al cuore.

"Selena, svegliati !" dico.
"Dai, Selena apri gli occhi !"

Niente da fare non si sveglia.

Hey bellissimi,ho visto che la storia è stata calcolata da qualcuno e mi fa piacere. Come ho già detto questa storia l'ho scritta su efp però volevo pubblicarla anche qui per renderla più visibile diamo. Ho già i primi 30 capitoli pronti. La storia non è un granche all'inizio perchè l'ho scritta a gennaio e il mio modo di narrare la storia è cambiata, è molto più decente di come scrivevo prima, quindi mi scuso.Ma vi prometto che più si va avanti più la storia prendere una piega diversa.

Alla prossima!

//.kim

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