Capitolo 13

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#Selena'sPov.

Li sorpasso senza farmi vedere. Non dovrebbe importarmi quello che fa Justin: sua vita, sue scelte no? Solo che invece lo faccio. Forse sto dando troppe peso alla cosa. Alison ha fatto un torto a me, lui non c'entra niente.

Tutte queste paranoie solo perchè li ho trovati mentre parlavano. Non posso farci niente, io sono fatta di paranoie e di rimurginamenti. Devo sempre pensare affondo prima di decidere di fare qualcosa per fino per le cose più stupide. Ho commesso e vissuto così tante bugie che ormai mi hanno stancata.

Entro in classe e prendo il mio posto. La voglia di rimanere a scuola diminuisce sempre di più infatti mi limeterò a starmene buona senza ascoltare la lezione.

Togliermi dalla testa Jason è difficile. Avevo riposto tutti i miei ricordi su di lui in un angolino del mio cervello, chiudendoli tutti in un scatola, ma ovviamente la scatola è stata riaperta sabato. E' un coglione pero' è rimasto comunque bello. Aveva i jeans a vita bassa, una canottiera e i capelli ribelli che li ricadevano in faccia. Nessuno può resistere al suo fascino e io come moltissime altre ragazze ci sono cascata. Sapevo che non era un buon ragazzo, o almeno, non era quello che stavo cercando. Lui prometteva, fantasticava su di noi, però erano tutte bugie. L'amore vero, cioè quello dei libri, dei telefilm, delle favole non esiste. Ora lo so.

I miei un tempo si amavano ma con il tempo l'amore non basta.

"Gomez, ha capito ?" Interrompe i miei pensieri la professoressa.

"Si,si." Mento cercando di essere più credibile possibile.

"Bene, allora venga alla lavagna e rispiega la lezione ai tuoi compagni." Merda. Ora cosa faccio ?

"Bhe.. qui ci sono scritti tre numeri che.." Temporeggio scavando nel mio cervello una possibile via di fuga quanto la campanella suona. Sia lodato chiunque mi abbia aiutato.

"Per questa volta le è andato bene." Gli sorrido vittoriosa.

Al cambio dell'ora mi incontro con Demi per andare in classe insieme.

"Non mi hai ancora detto se tu e David avete chiarito." Sussuro per non farmi sentire dalla prof. Ho già rischiato di prendere un brutto voto, non voglio scatenare l'ira degli dei e andare in presidenza.

"Si, abbiamo chiarito." Si limita a dire.

"Quindi ?" Si mangia le unghie delle mani pensando a cosa dirmi.

"Per ora ci stiamo frequentando. Non voglio affrettare le cose. "

"Avete fatto la scelta giusta." Sono contenta che Demi stia pian pian lasciando tutto alle spalle con accanto un tipo come David anche se ancora non lo conosco bene.

"Lo penso anch'io." Continuiamo a seguire la lezione in silenzio.

Tra un' ora e l'altra, nei corridoi, c'è sempre un grande casino. Fra chi se ne va a casa e fra chi, come me, rimane a scuola. La fortuna è che il sabato non ce l'abbiamo.

Alla fine della quinta ora ci rechiamo in mensa.

"Vado a fare la fila, tu vai a prendere il tavolo." Vago per la mensa finchè non trovo un tavolo libero.

"Hei." Mi sussurra qualcuno da dietro le spalle. Mi giro in direzione della voce e trovo Justin.

''Chi si rivede! Come mai sei tra mezzo a noi mortali ?'' Nella mia voce non c'è traccia di sarcasmo solo di curiosità.

''Che c'è? Non posso fare un salto per salutare un'amica ?'' Si siede nella sedia accanto a me.

''Dai sul serio Justin. Cosa vuoi ?'' Sarebbe strano se volesse solo quello.

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