Capitolo 14

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#Selena'sPov.

"Cosa prendete ? Sopra qui elencati ci sono tutti i tipi di frappuccini." La bionda continua a mangiarsi con lo sguardo Justin. Non ha neppure la nostra età, avrà dieci anni in più per non dire quindici.

"Prendo quello al cioccolato." Tutti gli altri frappuccini hanno dei nomi che non mi ispirano più di tanto.

"Tu biondino ?" Ha completamente ignorato quello che ho appena detto per poi concentrarsi su di lui. Mi da sui nervi la sua maleducazione.

"Lo stesso di Selena." Si gira per prendere il nostro ordine e si sistema i capelli in modo sensuale. A me viene il vomito.

"Tieni." Li passa tutti e due a Justin. È ufficiale, non si è nemmeno accorta di me.

Li prende e ci avviamo al nostro tavolo, sempre vicino alla cassa, quindi a quella "accalappia ragazzi minori di lei di 15 anni".

Ci accomodiamo e inizio a guardare il fumo che esce dal frappuccino. È bollente però mi riscalderà dalla doccia di prima.

"Perchè quella mi sta fottutamente mangiando vivo ?" Con un cenno del capo indica la bionda di prima.

"Come ? Non te ne sei accorto ?" È stupido e cieco. Lui è consapevole che li vengono dietro moltissime ragazze ma se ne accorge dopo.

"No, di cosa dovrei accorgermi ?" Chiede dubbioso. Continua a guardare lei e me non capendo. Prendo un sorso della cioccolata che passando per la gola mi riscalda.

"Ti sta letteralmente sbavando addosso." Stabuzza gli occhi incredulo. Forse si è così tanto abituato alle attenzioni delle ragazze da diventarne cieco.

"Veramente ? Cioè quindi crede che una come lei possa andare a letto con tipo come me ? Spero tu stia scherzando. Cazzo, ha dieci anni in più di me! Se me la devo scopare deve almeno la mia età o poco più grande. Non deve sembrare mia nonna!" Continua a spostare lo sguardo da me e lei. È sincero, ma mi rivolge uno sguardo divertito.

"Fai schifo, ma almeno dici la veritá, non come altri.." Succhio dalla cannuccia.

"Sai che saresti brava a suchi.." Lo fermo prima che possa continuare.

"Justin!" Squittisco. Le mie guance si colorano di rosso e mi giro per evitare che se ne accorga.

"Cosa c'è ? Stavo solo dicendo che.."

"Basta per favore, ritiro tutto quello che ho mai detto di carino su di te." Mi pulisco il cioccolato dai lati della bocca con l'aiuto di un tovagliolo.

"Non lo pensi davvero." Mi smaschera.

"Non puoi saperlo cucciolo." Dico sensualmente. E' così divertente provocarlo. Ci scasca ogni volta.

"Ancora con questa dannata storia?" Ci alziamo e paghiamo sempre alla bionda.

"Mi diverte chiam.." Vengo interrotta da una voce stridula.

"Ti è caduto questo." È la cassiera. Scende dal bancone e da un foglietto a Justin.

Ora che la vedo meglio è molto più bassa di quello che pensavo. Indossa un paio di jeans attillati con i tacchi e una maglietta che li arriva sopra l'ombelico. Mi vorgegnerei di avere una madre così, anzi già la mia non può essere paragonata a lei.

Usciamo e veniamo invasi da un freddo gelido dovuto dalla pioggia. Mi sistemo meglio la sciarpa per non prendere freddo e causarmi un mal di gola.

"Cosa voleva ?" Chiedo, iniziamo a camminare verso la macchina che dista molto da dove siamo noi.

"Mi ha dato questo foglietto." Me lo passa e lo apro. Quella sfacciata ha avuto pure il coraggio di scrivergli il suo numero.

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