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Da quella volta sulle mura, l'angelo e il demone non si videro più per molto tempo.

Dopo che la pioggia aveva cessato di cadere, quel giorno nell'Eden, i due si erano separati. Erano nemici per natura, non potevano stare insieme, non avrebbero potuto nemmeno parlarsi.

Il demone però, seppur lontano, la pensava sempre. L'angelo invece, cercava di dimenticarlo.

Non aveva percepito nessuna malvagità in lui quel giorno sulle mura. Le era sembrato così diverso da come sarebbe dovuto essere un demone. Lei se li immaginava malvagi, aggressivi, violenti, minacciosi. Crowley invece si era mostrato simpatico, divertente… e bello. Ma forse stava proprio lì l'inganno: i demoni, subdoli, erano stati creati per incantare con il loro fascino e con la loro finta simpatia!.

No. Non poteva fidarsi. Inoltre non voleva deludere Gabriele, né tantomeno voleva cadere e diventare come Crowley.

Per un istante si immaginò con grandi ali nere e con la lingua biforcuta, e un brivido le corse lungo la schiena.

Il destino però, un giorno, fece incontrare le due creature di nuovo.

 
POMPEI, 79 d.C.
 

Questa data viene ricordata per l'eruzione del Vesuvio.

Entrambe le creature si trovavano a Pompei per motivi differenti. L'angelo, ad esempio, era lì per assaggiare del buon mosto.

Le piaceva viaggiare e visitare nuove città. Era ciò che faceva da quando se ne era andata dall'Eden. Non capiva perchè nessuno l'avesse richiamata in Paradiso e non volendo starsene con le mani in mano aveva deciso di esplorare il mondo.

C'era un grande mercato, quel giorno: le vie principali erano gremite di persone che si aggiravano tra le bancherelle. Non c'era persona che non notasse la bellezza fuori dal comune di Aziraphale che, ignara, con il calice in mano osservava dei bellissimi zaffiri blu.

Ad un tratto la terra tremò, facendo cadere metà del contenuto che stava nel calice dell'angelo. Tutti iniziarono a guardarsi intorno, terrorizzati e confusi, cercando di restare in equilibrio. Poi ci fu un boato e tutti cominciarono a gridare.
 
«Guardate la collina! Esce del fumo nero!»

«Sono gli Dei!»
 
Solo Aziraphale non si mosse: rimase ferma a fissare quella collina che sprigionava fumo nero e lava. Ad un certo punto qualcuno le urtò contro, destandola dallo stato di trance.
 
«Aziraphale, sei tu! Quanto tempo! 5921 anni per la precisione! Ora voliamo via da qui!» escalmò tutto d'un fiato Crowley.

«Sei stato tu a combinare questo?!»

«No, angelo, no.» le disse lui, prendendole il volto tra le mani.

«Non possiamo fare niente?»

«No, andiamo.»

«Ma le persone non si salveranno… nemmeno i bambini.»

«Già. Che buon Dio che hai. Se fosse davvero così buono farebbe qualcosa, non credi?»

«Se lascia che succeda ciò, di sicuro c'è un motivo.» disse lei, poco convinta.
 
L'angelo si guardò intorno, con il cielo sempre più nero, la lava che avanzava e le grida della gente.
 
«Ti prego. Andiamo.»
 
Il demone le prese la mano, poi insieme volarono via lasciando quella città per sempre.
 
«Cosa facevi a Pompei?» gli chiese Aziraphale.

«Uh, nulla, facevo un giro. Tu?» rispose sbrigativo il demone.

«Ero venuta per bere del vino e perché ho sentito dire che la città era molto bella.»

«Si può sapere dove sei stata tutto questo tempo?»

«Ho vagato per villaggi e città, ho aiutato come potevo ma senza eccedere. Sia mai che Gabriele mi rimproveri.»

«Quel damerino con la cravatta viola ti controlla?»

«Crowley!!! Sta' attento a come parli. Lui non è solo un mio superiore, è-»

«È?»

«Un… amico.»

«Ti piace?!» urlò l'altro.

«Nutriamo un grande affetto uno verso l'altra. È come un fratello: mi ha sempre fatto visita ed è sempre stato premuroso. E poi cosa vorrebbe dire che mi piace? A me piacciono tutti gli angeli.»

«Oh Aziraphale, non intendevo in quel senso. Sei innamorata di lui?»

«Innamorata?»

«Ah, beh, certo. Tu nemmeno sai cosa vuol dire essere innamorati.»

«Perché, tu sì?» chiese lei irritata. «Sono sentimenti degli umani, non nostri. Noi non dobbiamo provare certe emozioni. E poi a te cosa importa del rapporto tra me e Gabriele?»

«Lascia stare. Ci si vede.» mormorò il demone, sparendo dalla visuale dell'angelo.
 
Aziraphale non poté fare a meno di sentirsi triste per come era terminata la discussione.

Quando lo rivedrò?
 
La risposta arrivò esattamente 1271 anni dopo.

𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 | 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐎𝐌𝐄𝐍𝐒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora