𝟏𝟎.

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L'arcangelo era lì già da un po', invisibile, poi però aveva deciso che ne aveva avuto abbastanza e si era mostrato al momento dovuto.
 
«Credo proprio che saresti dovuto entrare dalla porta, come fanno tutti quanti. Insomma, un po' di educazione.» disse il demone, irritato.

«Il fatto è che io non sono tutti quanti, Crowley. O forse dovrei dire Raffaele?» rispose l'altro, con un ghigno.

Aziraphale sbarrò gli occhi, scioccata.

«Raffaele?» chiese, guardando Crowley.
 
Il demone la guardò, dispiaciuto.
 
«TU LO SAPEVI?» chiese Aziraphale a Gabriele.

«Aziraphale cara, ho sempre saputo che lui fosse Raffaele. Sapevo della sua caduta e sapevo che voi due vi vedavate. Questo però lo sapevi già, dal momento che ti avevo detto che ti avrei osservata sempre. Non ti ho detto nulla però. In fondo, tu mi hai nascosto il fatto che ti fossi vista con lui.»

«Non ritenevo che fosse importante dir-»

«CREDEVO NON CI FOSSERO SEGRETI TRA DI NOI!»

Il piccolo angelo iniziò a tremare.

«Non sono mai intervenuto, mai. Vi guardavo dall'alto senza mai fare nulla. Sai perchè, Aziraphale? Volevo vedere se ti saresti lasciata corrompere da lui. ALLA FINE È SUCCESSO. COME HAI POTUTO?! SEI UNA DELUSIONE. MERITI DI CADERE! Oh, tu cadrai. A questo però, ci pensiamo dopo.»

Aziraphale rimase in silenzio, terrorizzata.

«Da quanto origliavi?» gli chiese il demone.

«Da abbastanza tempo da sentire la tua dichiarazione smielata. Un demone così romantico non si è mai visto. Suvvia Aziraphale, non crederai mica alle sue parole?»

«Sai, è maleducato origliare le conversazioni altrui. Sei proprio un cattivo arcangelo.» scherzò Crowley.
 
Gabriele lo ignorò.
 
«Aziraphale, sono venuto per impedirti di fare ulteriori sciocchezze. Non lasciarti abindolare, non lasciare che questo demone ti contamini usando false parole. Puoi fare meglio di così.»

«TI RICORDO CHE SONO STATO UN ESSERE DI LUCE ANCH'IO!» ringhiò Crowley.

«Oh, ma questo è stato molto tempo fa... prima che iniziassi a frequentare Lucifero. Chissà cosa facevate, voi due.»

«STA' ZITTO.»

«Aziraphale, sono sicuro che ti sei chiesta perché Raffaele non sia più venuto da te. È caduto e questo ora è chiaro. Vuoi sapere perchè è caduto? Vuoi sapere perchè non ti ha più fatto visita? Sai, era molto impegnato a-»

«BASTA!» esclamò Crowley.
 
L'angelo restò in silenzio, guardando per terra.
 
«Sai, ritengo giusto che tu lo sappia. Fu Lucifero a fare… come dicono gli umani? Il primo passo. Già. Ecco vedi, Lucifero andò da Raffaele: aveva notato che non era più tanto sicuro dell'operato di Dio e perciò sfruttò questo a suo vantaggio, lo abindolò e lo trascinò dalla sua parte, promettendogli che avrebbero cambiato le cose insieme.»
 
Gli occhi dell'angelo si riempirono di lacrime.

Raffaele e Lucifero.

Raffaele... lo stesso che creava le stelle.
 
«Ma non ci fu solo questo. Iniziarono una specie di… relazione, se vogliamo chiamarla così. Evidentemente si divertiva di più con lui che con te. Questa relazione così... focosa, continuò anche dopo la caduta.»

«Aziraphale, Aziraphale guardami.» la chiamò il demone.
 
L'angelo però guardava solo per terra.
 
«Aziraphale… tra me e Lucifero non c'è più niente. La nostra relazione è terminata dopo che io e te ci siamo parlati sulle mura dell'Eden. Sono stato io a far finire il rapporto. La causa sei tu, Aziraphale. Amo te, ho SEMPRE amato te. Sono innamorato di te da quando ti ho vista per la prima volta. Parlavi con Gabriele e io ti ho guardata da lontano. Non hai più lasciato i miei pensieri da allora. Poi però mi sono fatto entusiasmare dalle idee di Lucifero, mi sono fatto trascinare e ho scelto di seguirlo. Una cosa ha tirato l'altra e... solo una volta che sono caduto ho realizzato quanto sciocco fossi stato, ma era troppo tardi. Pensavo di averti persa per sempre e credevo che non ti avrei più rivista. Ormai, in quanto demone, ero legato a Lucifero e avevo deciso di continuare la relazione per disperazione, per colmare un vuoto, per colmare la rabbia e la tristezza che provavo. Ciò che c'era tra me e Lucifero era pura lussuria, solo piacere carnale. Poi ti ho rivista sulle mura dell'Eden per puro caso, perchè avevano scelto me come incaricato a tentare Eva. Lì ho troncato ogni legame con Lucifero, perchè in un qualche modo contorto ti avevo di nuovo con me. Rivedendoti, oh, è stata la conferma che tu sei la mia persona. Se solo... oh, se solo potessi tornare indietro!»

«Bla, bla, bla. Hai finito?» interruppe Gabriele, infastidito.

«NON OSARE DIRE CHE QUELLO CHE PROVO PER LEI NON È VERO. Aziraphale, ascoltami, ti amo davvero. Non hai idea di quanto io ti ami. È Gabriele che sta facendo di tutto per allontanarti da me!»
 
L'arcangelo scoppiò a ridere.
 
«Lei è un angelo, Crowley. Deve stare con quelli come lei. IO ci sono sempre stato per lei. IO l'ho vista prendere vita. IO l'ho sempre aiutata quando era in difficoltà, quando TU non c'eri. IO la amo e tu... TU NON LA TOCCHERAI PIÙ, NEMMENO CON UN DITO. MALEDETTO DEMONE!»
 
Questo bastò a far impazzire di rabbia Crowley, che si gettò furioso sull'arcangelo.

Iniziò una lunga lotta che mise a soqquadro il negozio di Aziraphale. Crowley ruppe il naso di Gabriele mentre questi gli ferì un'ala, strappando alcune piume nere con la mano. I due poi si alzarono in piedi, estraendo le spade e puntandosele contro.
 
«BASTA!» urlò Aziraphale.

«È un demone, Aziraphale. In quanto tale, va eliminato!»
 
Gabriele alzò la spada verso Crowley, accecato dalla rabbia, ma Aziraphale si frappose tra loro.
 
«Gabriele, fermati. Vuoi davvero ucciderlo? Non pensi al fatto che anche lui sia stato un arcangelo come te? Era un tuo simile, era tuo fratello!»

«Era.»

«Non spocarti le mani di sangue! Ti prego, non ucciderlo. A lui tengo molto. Crowley non è come tutti gli altri demoni, lui... lui è diverso. Non lo conosci. Non è malvagio. Se tieni a me davvero, risparmialo.»

«Ma ti senti quando parli?! Dopo tutto ciò che ha fatto, ancora lo vuoi assieme a te? Basta, non voglio sentire altro. Noto con grande dispiacere che ti ha raggirata.»
 
L'arcangelo si sentì tradito. Oh, ma non avrebbe perso il suo angelo così, no. Avrebbe ucciso quel demone e poi avrebbe fatto rinsavire Aziraphale.

«Non mi ha raggirata in alcun modo!» esclamò lei.

«Preferisci lui a me.»

«Io tengo ad entrambi.»

«Scegli. Lui o me!!!» urlò Gabriele, avvicinandosi minacciosamente ad Aziraphale.
 
Crowley, in tutta risposta, spostò l'angelo dietro di sè per proteggerlo. Gabriele vide quanto era protettivo il demone verso l'angelo e una rabbia incontrollata lo pervase.
 
«Ho capito. Bene. Se le cose stanno così… se non posso averti io, non ti avrà nemmeno lui!» urlò l'arcangelo a pieni polmoni, scagliandosi con la spada contro Crowley.

«RAFFAELE, NO!»

𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 | 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐎𝐌𝐄𝐍𝐒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora