𝟏𝟐.

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Quando l'essenza riprese conoscenza, vide attorno a sé solamente bianco.

Cosa succede? Dove sono?

Era lì che si andava quando si moriva? In uno spazio completamente bianco? Era quell'infinito spazio privo di punti di riferimento che tutte le creature celesti vedevano quando morivano? Il nulla più totale? Eppure, le era sempre stato detto che quando un angelo moriva cessava semplicemente di esistere.

«C'è qualcuno? Qualcuno mi sente?»

In quel momento, se avesse avuto gli occhi, l'essenza avrebbe di sicuro pianto per la disperazione.

«Aziraphale.» la chiamò qualcuno, con voce autoritaria.

L'angelo capì subito chi le stesse parlando, anche se non vedeva nessuno attorno a lei. In quel momento non riuscì a credere di avere un tale privilegio, l'onore di essere in sua presenza.

Dio le stava parlando.

«Signora.»

«Non parlare. Ascolta.»

Almeno l'angelo sapeva perché era lì: Dio voleva dirle qualcosa, e lei sapeva benissimo cosa. La Signora l'avrebbe punita per essersi innamorata di Crowley e per aver fraternizzato con lui.

«No, Aziraphale, non sei qui per questo motivo.» rispose Dio, leggendo i suoi pensieri.

L'essenza allora rimase in silenzio, impaurita.

«Non temere, non ti accadrà nulla di male. Sei qui perchè ciò che è successo è inaccettabile. Ciò che ha fatto Gabriele, uno dei miei angeli migliori, è ripugnante. Non era mai successo che un angelo venisse ucciso per mano di un altro angelo, in tali circostanze. Gabriele era uno dei più fidati e mi ha molto delusa. Riceverà una pesante punizione per ciò che ha fatto, perciò non ti dovrai più preoccupare di lui.»

Seguirono dei secondi di silenzio.

«Non sei qui perché voglio punirti per ciò che è successo tra te e il demone Crowley. Anzi, sei qui perché ho visto l'amore che è nato tra voi due, un sentimento che è cresciuto nel tempo e che non se ne è mai andato. C'è sempre stato molto amore nei suoi occhi, ogni volta che ti guardava. Ho visto la sua disperazione quando sei morta e ho sentito la sua rabbia. Ciò che lui prova per te è molto forte. So che lui è diverso dagli altri demoni. Dimmi, Aziraphale, tu lo ami allo stesso modo?»

«Sì, Altissima.»

«Ebbene, non voglio lasciarlo solo in quello stato. Voglio che lui sappia che, nonostante ciò che è diventato, io lo ascolto ancora.»

L'angelo non riuscì a capire dove Dio volesse andare a parare.

«Aziraphale, ascolta. Ho un'idea. La tua morte è stata ingiusta, non meriti di cessare di esistere. Tornerai sulla Terra ma con un corpo diverso e senza alcun ricordo di Crowley. Avrai memoria di tutto ciò che hai fatto nella tua esistenza, di tutti i luoghi che hai visitato... ma come se Crowley non fosse mai stato presente con te. Ricorderai il tuo nome ma non ricorderai la tua morte, né questa nostra conversazione. Un legame tra un angelo e un demone non dovrebbe esistere per nessun motivo ma forse voi due potreste essere una bellissima eccezione. Lo verificherò con questa piccola prova. Se il vostro legame è davvero così forte, vi incontrerete ancora e tu ti innamorerai di nuovo di lui.»

L'angelo non fece nemmeno in tempo a ribattere che subito si trovò di nuovo sulla Terra, a Roma.

◇◇◇

A/N: vi piace l'idea di Dio? 😇

𝐋𝐄𝐆𝐀𝐓𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 | 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐎𝐌𝐄𝐍𝐒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora