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Gli occhi di Alex passano su ogni centimetro dello studio, anche su di me che sono abbastanza concentrata sulla sua figura: so di averlo già visto, ma non riesco a ricordare dove. O forse è solo un'impressione, un ricordo troppo vago, magari un sogno, oppure un'illusione.

Ricordo bene i suoi occhi, la loro intensità, la loro purezza.

Ricapitolo con la mente molti avvenimenti della mia vita, cercando di capire dove io l'abbia già visto, ma nulla da fare. Vuoto totale.

<Ciao> saluta lui, dopo ciò Maria inizia a leggere la sua lettera <Hai 21 anni, sei molto impulsivo ma calmo quasi sempre... non piango in pubblico-> a questa frase Alex sorride, forse per nascondere l'imbarazzo che prova

<mi fanno arrabbiare le persone false e chi mi accusa di esserlo -prosegue Maria- suono il pianoforte e la chitarra. Le mie canzoni non hanno titoli perchè mi sembra di ridurre l'intera canzone in un unica parola> questo suo ragionamento che ha scritto mi fa pensare molto, è una cosa profonda alla quale onestamente non ci avevo pensato mai.

<e ora canterà un suo inedito al quale abbiamo messo un titolo, Sogni al cielo> Alex si posiziona dietro al pianoforte e inizia a cantare dopo aver preso un lungo respiro

Passano treni qui di fronte a me
Ma non sono
Quelli che mi portano dove sei
Dove sono io
Dove voglio io

La sua voce è qualcosa di incredibile: Alex rispetto a me lo sento molto più grande a livello musicale, in certi momenti arriva a note altissime e senza nessuna fatica raggiunge note basse a distanza di un secondo, davvero bravo.

Volano giorni qui davanti a me
Ma non sono stanco di urlare
Sogni al cielo
Aspettando che
Ricadano

Dalla mia posizione riesco a vedere le vene nel suo collo farsi imponenti per lo sforzo che ci mette nel cantare, le sue mani invece viaggiano leggere sul pianoforte, si vede che lo studia da tanto perchè è come se cantasse con lui, come se lo strumento avesse vita propria e fosse legato da un filo speciale ad Alex. Inoltre il testo della sua canzone è davvero qualcosa di importante per lui, lo sente molto.

Dopo aver finito di cantare Maria lo invita a rimettersi al centro del palco mentre lui ringrazia, contento di essere riuscito a cantare fino alla fine senza essere stato mai interrotto, successivamente la conduttrice inizia con le domande per il banco <Anna vuoi dargli un banco?> <emh.. bravino ma non mi strappo i capelli ecco, secondo me ci vuole qualcosa di più per un banco immediato, quindi no> <va bene, grazie> dice lui, poi Maria prosegue <Lorella?> <A me Alex piace, piace molto>

A queste parole lo studio si riempie di grida e di applausi <Ha un nel timbro, trovo che sia molto armonico con quello che scrive, i testi con la sua voce così calda. Credo che sia anche profondamente romantico, quindi io assolutamente un banco glielo do> dopo queste importanti parole si copre il volto con le mani e si china sulle ginocchia incredulo. <grazie mille, davvero grazie> dice prima di andare a prendere la felpa che bacia contento con un gran sorriso in volto.

<Aspetta Alex, prima dobbiamo chiedere a Zerbi cosa ne pensa> <Allora, Alex piace molto anche a me, veramente. Senza dubbi ti avrei dato il banco ma penso che con Lorella lavorerai molto bene quindi va bene così, in ogni caso bravo.> Dopo ciò prende posto seduto davanti a me, in prima fila. Si gira verso di noi per presentarsi e non appena i nostri occhi si incrociano fa una faccia stranita, ma nonostante questo si presenta <Alessandro piacere> <Bianca.. piacere mi-> <io ti ho già vista> ammette spontaneo lui, e questa sua spontaneità mi sorprende, sembrava così timido sul palco <io pure> dico a mia volta <ma non so dove> proseguo mentre lui mi da ragione

𝑄𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖 •𝐴𝑙𝑒𝑥•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora