•12

1.9K 88 30
                                    

Sentire il respiro di ale adagiarsi sul mio collo e la presa delle sue braccia salde al mio bacino che si stringono maggiormente mi creano uno scompiglio dentro enorme. Sono confusa. Sto così bene qua abbracciata a lui, ma d'altra parte mi chiedo che significano tutte queste emozioni che sto provando. È una cosa strana.

Ale lo vedo come un amico, un caro amico, una persona speciale.. a dire la verità non lo so bene. A volte lo odio da morire per alcuni suoi comportamenti, mentre altre volte farei di tutto per vederlo sorridere.

Sono dei sentimenti contrastanti quelli che sto provando

Le mie mani sono nei capelli di ale, e ogni qualvolta che mi fermo nel fargli i massaggini si lamenta e mi 'costringe' a continuare. Siamo nel letto da circa 20 minuti, in silenzio ovviamente. Ale è uno di poche parole, sta bene nel silenzio. Un silenzio che però non è imbarazzante, un silenzio voluto da entrambi. Si sentono solo i nostri respiri che sono quasi coordinati. <lo sai che tra poco ci dovremo alzare?> gli sussurro piano <mh> si lamenta con gli occhi chiusi negando con la testa facendomi ridere, è buffo mezzo addormentato.

<emh.. scusate non vorrei interrompere niente ma dovrei parlare con ale se possibile> una voce calma e pacata ci interrompe. È Sissi, sul ciglio della porta

Tento di alzarmi dal letto ma ale me lo impedisce portando la sua gamba sopra le mie e la testa sul mio petto, stendendosi su di me

<dai ale> gli dico piano <no, io non voglio parlare ora Silvia> <ascoltami e basta allora> <Bianca rimane qua però> dice sicuro <no Bianca se ne va, devo parlare con te Alessandro> <dai ale tranquillo, torno dopo> <che palle> dice lui alzandosi dal letto <a dopo> mi metto davanti a lui, gli sistemo un pochino il ciuffo che è scompigliato e li lascio soli in camera

Ho ansia.. non so chi sia per ale questa silvia: può essere stata un'amica, una cotta passeggera, un amore, una ex..

Comunque sia raggiungo il tavolo della sala dove trovo Luca lavorare al computer, non lo disturbo ovviamente e inizio a pensare a che brano portare per la prossima puntata: dobbiamo scegliere una canzone e dedicarla a qualcuno di importante per noi.

Io so solo che la voglio dedicare a Tommaso, mio fratello. Assieme ascoltavamo spesso Tiziano ferro, abbiamo pure i biglietti del suo concerto in vista dell'anno prossimo e non potrei esserne più felice, perciò credo gli dedicherò una sua canzone, ma ancora non so quale.

~

<sempre a lavorare stai eh?> dopo nemmeno 10 minuti passati in tranquillità a scrivere la dedica per la canzone da leggere in puntata, la voce di Luigi si fa spazio in sala e la sua figura si siede accanto a me <ma va, sto solo scrivendo due robe nulla di che> <prepariamo la cena assieme? Ti va?> annuisco mentre vedo Luca chiudere il computer e dirigersi in camera sua <dove vai Lu?> chiede Luigi <a dormire, sono stanco>

<ma non doveva fare i pavimenti Luca oggi?> dico a bassa voce così che mi senta solo Luigi <esatto.. stavo pensando a quello, forse già li ha fatti> <impossibile, non c'è profumo di pulito qua> ammetto sincera <io devo fare la cena e le gradinate oggi, Luca i pavimenti e Ale tutte le camere che le ha già fatte> <vabbè Lu tranquillo, ora ale sta parlando con Sissi, te cucini.. i pavimenti li posso fare io> <non è molto giusto Bianca>

Faccio spallucce e mi dirigo a prendere lo straccio e tutto il necessario per poi iniziare a pulire i pavimenti al posto di Luca <Bia che fai?> mi chiede Ale entrando in sala dopo che sono passati 20 minuti <non vedi?> chiedo retorica <si che vedo, ma non è il tuo turno. Tocca a Luca credo> <lo so Ale, ma è andato a dormire, Luigi sta preparando la cena e te eri con Sissi, e dato che nello sporco non ci sto ho pulito io per questa volta dai, non è successo niente> ammetto sincera e un po' stufa di queste domande ovvie

<no non ci sta però, adesso vado a svegliare Luca e glielo dico> <ma va ale, glielo dici quando si sveglia, non lo svegli per questo> <sei troppo buona Bianca> ammette lui <è un difetto?> <dipende> mi prende lo straccio di mano e dato che ho finito inizia a metterlo via, mentre io mi stendo nel divano, nel quale lui mi raggiunge poco dopo

<allora? Con lei..> chiedo speranzosa <Sei una ficcanaso> <se non ti va puoi benissimo non parlarne, ho solo chiesto non ti obbligo> <si ma stai calma> <sono calma.> <dai Bianca non puoi prendertela per questo> <ogni volta che ti chiedo qualcosa mi dici sempre 'ficcanaso' ale!> <hei voi due, amore e odio> ci richiama la voce di Maria <la smettete di litigare per ogni minimo dettaglio?> dice ridendo

<Maria è lui che inizia> dico spudoratamente <a si?> domanda lei <non è vero Maria, è Bianca che non si capisce ma se e quando è di buon umore> <ma cosa dici alee> <ragazzi calmi, state calmi> dice divertita dalla situazione <vi avviso che domani andrete a fare lezione assieme, alle 9 in sala 6 dove vi aspetteranno i vostri prof per parlarvi, hanno una cosa da proporvi> <cosa?> chiedo io <ve la comunicheranno domani, ricordatevi della lezione assieme mi raccomando, e per favore senza litigare>

<non so se riusciremo a non litigare, sopratutto la mattina dove siamo entrambi stanchi e ci dà fastidio qualsiasi cosa> <lo so Bianca, ma fate questo sforzo dai> <ci proverò> diciamo io e Maria ironiche mente ale se la ride
<va bene, a domani ragazzi> <ciao ciao Mari>

<sissi è la mia ex> dice d'un tratto ale a voce bassa venendo davanti a me <ah> ammetto stupita, non ero pronta, non me lo aspettavo <già> non sapendo che cosa dire mi limito ad abbassare lo sguardo pensando a come uscire da questa situazione imbarazzante <no Bianca però tra di noi sti momenti di imbarazzo non ci devono essere, ti prego.. almeno con te> <no ale è che non so cosa dire> <non dire niente, ma non sentirti a disagio> <non lo sono> <ok> Afferma lui non troppo sicuro

<mi ha lasciato lei> inizia a raccontare <dicendomi che ero uno sfigato, che non sapevo divertirmi, che ero troppo riservato e chiuso.. insomma non le andavo più bene e quindi mi ha scaricato da un giorno all'altro> <ale mi dispia-> <non dire mi dispiace, non mi serve la tua compassione, Bianca> <scusa> dico timida, mentre lui impreca a voce bassa

<ti stai davvero scusando per esserti dispiaciuta con me??> domanda dopo qualche secondo <beh.. si?> domando stranita <Dio Bianca sono patetico> <ma che dici?> <si perché io ti rispondo sempre male, anche quando cerchi di starmi vicino e di aiutarmi> <oddio smettila di farti tutte ste paranoie ale, so come sei fatto e so che non l'hai detto con cattiveria> lui non risponde <è stata una giornata molto intensa per te.. secondo me devi solo riposare> <già, hai ragione> <non vuoi cenare prima?> scuote la testa negando mentre si allontana verso camera sua

Le emozioni che sta provando ale in questo momento sono sicuramente più grandi di lui, non riesce a gestirle e questa cosa gli da fastidio. Non ha sotto controllo i suoi sentimenti e questo lo fa arrabbiare. Non sono arrabbiata con lui, so che non voleva rispondermi male, deve solo imparare a stare più calmo e ad essere meno impulsivo.

<Bianca vieni? È pronta la cena> mi richiama Luigi con gli altri a tavola <arrivo> continuo a guardare la direzione in cui è andato ale, e poi prendo posto a tavola assieme agli altri.

Ale ora deve stare solo, deve pensare e deve calmarsi.

Alex's Point Of View
...

~
S.A.

Nel prossimo capitolo ci sarà il secondo Pov di Alex nel quale scopriremo le sue emozioni, i suoi pensieri e anche le sue paure

Inoltre le cose tra Ale e Bianca si complicheranno maggiormente, chissà per colpa di chi 🤷🏻‍♀️

Baci <3

𝑄𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖 •𝐴𝑙𝑒𝑥•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora