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Alle volte rimaniamo legati al passato anche da un minuscolo ricordo che a noi sembra di aver dimenticato. Pensiamo di essere spensierati, felici e assolti da un passato che magari non è stato molto accomodante con noi, e invece no.

Non siamo liberi.

Siamo rinchiusi dentro questo piccolo ma enorme presentimento del dimenticare. Chiusi in una bolla, cucita su noi stessi, nella quale non permettiamo ai ricordi brutti di presentarsi una seconda volta nella nostra vita.

Proprio nel momento in cui abbiamo l'impressione di esserci ripresi dopo un momento no della nostra vita, ecco che il passato si ripresenta, perché il passato non sarà mai passato se non impariamo a conviverci.

Sfida difficile, delle volte impossibile. Non tutti riescono a convivere con le scelte, le conseguenze e gli errori del passato. Molti preferiscono passarci sopra, fare finta di nulla, ignorare il problema fino a quando esso non si ripresenta.

Ed è proprio in questo caso che la vita ti schiaffa in faccia il problema nel momento in cui meno te lo aspetti.

Questo è ciò che è successo ad Ale.
Ed ora ci sta male.
Lo capisco.

Non mi ha raccontato molto di silvia, in verità non me ne ha proprio parlato. Ma dal suo stato d'animo, dal suo pianto liberatorio ho capito molte cose: silvia è una ferita ancora aperta per Alex.

Ho aspettato che si riprendesse, che si calmasse e poi, dopo avermi detto grazie, mi ha lasciata sola nella sua stanza ed è tornato in sala dagli altri, come se niente fosse.

Probabilmente questa cosa lo fa sentire a suo agio, apparire forte. Non ama piangere in pubblico, questo lo sanno tutti, ma addirittura andare a ridere e a scherzare come se niente fosse non me lo aspettavo.

D'altro canto non mi aspettavo neanche che iniziasse a parlare di silvia raccontandomi tutta la sua vita..

Scelta sua, io rispetto il suo silenzio, e se vorrà parlarmene un giorno io sarò qua per ascoltarlo.

~

Raggiungo anche io il salone e trovo immediatamente gli occhi di Luca puntanti addosso con gli altri attorno <ah adesso imito Bianca aspetta che mi devo concentrare> <sei un demente> dico già ridendo. Sta facendo come suo solito le imitazioni di tutti, e questa volta tocca a me

Dopo poco Luca inizia a parlare imitando il mio timbro di voce <Serè dove sta il mio profumo? Carò dov'è il mio anello? Nicol hai visto i miei occhiali? Mi manca mammaaa, voglio tommiii, ho fame, ho sete, ho sonnooo!! Dov'è Ale???>

Si beh diciamo che mi lamento un po'.. ma non sempre giuro <sei un cretino Luca te lo giuro> dico ridendo <però è uguale a te> lo sostiene Luigi <oppure quando la mattina si alza preso e aspetta il caffè seduta a tavola e ascolta gli altri parlare ha questa espressione> nel viso di Luca si formano delle rughette nella fronte, gli occhi sono sottili e concentrati in un punto non definito. Le labbra socchiuse mentre fissa incantato un punto a caso. Sono proprio io la mattina, una mummia.

Mentre tutti se la ridono vedo Ale guardarsi attorno, lo affianco seduta negli sgabelli <non c'è ancora.. tranquillo> <Bianca.. non mi va di vederla> <lo so ale, però se non ti va di stare con lei non starci, non ci devi parlare per forza> <fosse facile> <questa sera stiamo assieme? Ti va?> annuisce triste

<beh guarda che se non ti va puoi dirmi di no> dico ironica <ma che dici? Bianca perché non capisci mai> dice d'un tratto serio <ale ma-> <io sono qua che sto morendo dentro e te ridi, ma dio..> inizia ad essere nervoso <mi fai incazzare quando fai così. Non ho detto assolutamente niente e mi rispondi male, ma ci sei? Cercavo di farti sorridere.> <ok> dice solo

<no ok niente ale> <sono incazzato per fatti miei> ammette <se sei incazzato non mi rispondi così, altrimenti ti lascio solo e te la prendi con il muro poi.> <voglio stare con te oggi, però sono triste> dice calmandosi un pochino, non rispondo subito

<lo so ale, però non ci devi pensare, tra poco lei arriva si.. ma ci sono pur sempre io no? Sempre se mi vuoi e se non litighiamo ancora> gli domando speranzosa facendolo ridere
<hai ragione.. proverò a non discutere più con te, anche se sarà difficile> dice sarcastico <ma stai zitto va la> gli do un colpetto in testa scherzando ovviamente

<sorriso?> gli chiedo <no> <dai> <no> <ale> <uffa> nel suo viso si forma un sorriso tiratissimo <però grazie di non aver detto niente agli altri, davvero, e scusa se mi arrabbio..> <tranquillo>

<permesso> una timida voce rimbomba in casetta, è lei. È arrivata. <merda> impreca a bassa voce

<ciao piacere Tommaso> <Mattia piacere> <ciao sono Christian> si presentano gli altri, e ovviamente vado pure io a salutarla. Ad ale sta antipatica, non a me. Non ho intenzione di farmi dei pregiudizi su Sissi <ciao piacere sono Bianca> <piacere mio, silvia> oh lo so benissimo cara.

Mentre gli altri sono tutti raggruppati vicino alla nuova arrivata, ale mi prende il braccio portandomi in camera mia <possiamo fare finta di nulla? Almeno per questa sera?> <mi racconterai mai di lei?> <forse> <come vuoi> si stende a peso morto nel mio letto. In questo momento ale ha proprio bisogno di staccare la testa, non ho intenzione di lasciarlo solo nonostante i nostri soliti litigi <comodo?> <non sai quanto> mi avvicino al ciglio del letto, si fa più a destra lasciandomi uno spazietto nel quale mi stendo affiancandolo

<cazzo la vostra stanza è un disastro> ammette dopo qualche secondo <non è assolutamente vero> lo vedo ridere sotto i baffi, ok forse l'armadio non è super ordinato, ma in generale la camera si..

<lui chi è?> chiede curioso prendendo una foto poggiata sul comodino
<questi siamo io e mio fratello tommaso.. era capodanno.. l'anno scorso.. ha fatto 18 anni> <è seriamente nato il 31 dicembre?> <no, il 27, però abbiamo fatto la festa la sera di capodanno> ammetto malinconica <ti manca tanto eh?> <troppo, sono legatissima a lui e mi manca vederlo tutti i giorni in giro per casa e sentire la sua voce..> <penso che lui sia molto orgoglioso di te Bianca> <lo spero> <e lei?> chiede osservando un'altra foto <chi è?> <lei è la mia migliore amica Bea, un'altra persona importantissima per me. L'unica mia vera amica>

<è molto bella> dice senza un minimo di pudore <Già, Beatrice è stupenda. I suoi occhi chiari sono qualcosa di merav-> il mio discorso viene interrotto da una lieve risata seguita da testuali parole <non dico la tua amica Bianca.. intendo lei> posa il suo dito nella mia figura, indiando me. Giro subito il capo trovandomi ale a un millimetro di distanza

Data la vicinanza riesco addirittura a percepire il suo respiro sul mio naso, i suoi capelli morbidi che ricadono nella mia fronte e le sue gambe attorcigliate alle mie.

<nah> dico arrossendo in viso <oh si> mi dice sicuro <scusa puoi ritornare il solito stronzo e demente per favore? Mi metti in soggezione> gli dico ridendo <Bianca, sono serio> <ale, anche io> <sei bella> <ma sei fatto?> <no> continua a fissarmi negli occhi mentre io invece guardo altrove <grazie> rispondo dopo qualche secondo <prego> annuncia felice. Avvicino la testa alla sua spalla beandomi del profumo che emana

<grazie di esserci sempre> mi sussurra lui all'orecchio prima di nascondere il viso nei miei capelli, rimanendo fermo in quella posizione per mooolto tempo.

~~
S.A.

A piccoli passi pure Alex si sta aprendo con Bianca, tempo al tempo

Baci <3

𝑄𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑖 •𝐴𝑙𝑒𝑥•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora