SUPERCLASSICO

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                                                                           amelia 

Oggi è il primo giorno del secondo anno di università. Non sono neanche entrata che ho già impresso il suo volto nella mia testa, come del resto per tutta l'estate. Sono felice di rivederla, finalmente, ma sono anche molto confusa. Non so se sia giusto dirle che la amo dal primo giorno in cui l'ho vista. I suoi occhi, così profondi che riescono a scrutare ogni singolo angolo del mio corpo, che riescono a farmi sentire così bene da riuscire ad avvolgermi completamente e che riescono a farmi provare qualcosa di così profondo da far tremare ogni centimetro, ogni cellula di me. Semplicemente con uno sguardo è riuscita a farmi provare qualcosa che non mi sarei mai aspettata di provare, un sentimento così complicato che neanche Dante Alighieri è riuscito a decifrare. L'amore... Conoscere lei è stato come ascoltare una canzone per la prima volta e avere la consapevolezza che quella canzone sarebbe stata la tua preferita. una volta mi hanno detto una frase " certe mancanze le senti fino a dentro le ossa" ora capisco il vero significato di questa frase, capisco cosa vuol dire perdere tempo pensando i suoi occhi, o il modo di camminare con quei tacchi, sembra unica nel suo genere, con tutta la sua magnificenza e il suo essere sexy, avrei solo voluto avere una piccola opportunità anche solo per un caffè

KATE

oggi è il primo giorno e non so neanche che corsi avrò, so solo che terrò delle lezioni nell'aula di lettere Sono appena arrivata in università, con esattamente 20 minuti di anticipo, mentre camminavo nel parcheggio dell' università mi accorsi che Amelia una mia alunna del corso di lettere era appoggiata alla sua macchina che fumava una sigaretta ero arrabbiata ma allo stesso tempo felice di vederla, era tutta sola lì ad ascoltare musica e stava leggendo qualcosa ma non capivo cosa, quando si accorse di me saltò in aria. 

<<buongiorno prof>>

disse affogandosi

<<ciao Amelia buongiorno anche te, vedo che sono cambiate molte cose >>

Mentre dico questo mi sciolgo i capelli che erano attaccati da una semplice molletta, e poi con uno svelto movimento passo un dito sulla mia bocca bagnata e lucida. lei mi guardò con i suoi occhi marroni con la solita scintilla che le passava attraverso quando mi guardava. sono affascinata da lei i suoi occhi che mi penetrano l'anima, i suoi capelli lunghi marroni che le cadono sotto le spalle, la magliettina attillata che le evidenzia ogni forma, i suoi piccoli dettagli come le piccole lentiggine sparse nel viso, gli occhiali rotondi che le danno un'aria sexy. Mi è rimasta in mente dal primo anno che l'ho vista ogni suo piccolo dettaglio è indimenticabile. è stato davvero difficile non vederla per tutta l'estate però dopo tutto lei è pur sempre una mia alunna e una professoressa anche se non ci leviamo moltissimi anni è pur sempre difficile, lei mi guardava mentre vagavo nei miei pensieri quindi decisi di fare l'impensabile e gli chiesi 

<< hai intenzione di fumartela da sola quella sigaretta o mi fai fare un tiro?>>

vidi i suoi occhi accendersi e me la passò, feci un tiro la sigaretta aveva il suo cazzo di sapore di ciliegia e vaniglia. dopo due tiri la guardai intensamente e vidi che aveva qualcosa da dirmi

<<sputa il rospo ragazzina che hai da dire?>>                                                                                                                                         

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