I SEE RED

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                                                                               amelia

Uscimmo dall'ospedale era il 6 maggio 3 giorni dopo che è nata la nostra bellissima bimba, eravamo felici, io e kate siamo state i primi anni di vita di clarissa insieme come una famiglia,ma mai come una coppia vera e propria quindi il tre maggio per il sesto compleanno della nostra piccola creatura ho deciso di fare una cosa, erano le quattro del mattino ed ero seduta in sala da pranzo appoggiata alla tavola a scrivere una lettera.

*5 anni dopo*

"Caro amore della mia vita sai che sono una codarda non riesco a dirti le cose in faccia, tu mi ami, io sto per fare una cosa che non so se approverai non so che fare sono molto confusa ma questa è la decisione più importante che io abbia mai preso, tu sei una donna fantastica, che meriterebbe di meglio di una ragazzina viziata, che gira in mutande che soffre d'ansia, ma che se ama una persona per lei prenderebbe una pallottola nel cranio, io inizialmente ti amavo come Dante Alighieri amava Beatrice, solo che tu, come lei non te ne sei nemmeno accorta , anche se dante salutava a malapena Beatrice, l'amava, dio se l'amava, ti ho amata in silenzio mentre ho bloccato la mia vita, all'inizio non poterti amare mi ha distrutto come a Renzo la notizia di non poter sposare Lucia, io ti ho aspettato come Penelope ha aspettato Ulisse, tu alla fine sei arrivata, io ti amo, continuerò a farlo per il resto dei giorni della mia vita, vorrei farti una domanda che mi ronza in testa da quando ti ho conosciuta, piccola koala ti faccio la stessa domanda che tu mi facesti nel lontano 3 maggio del 2018, vuoi sposarmi e diventare la donna della mia vita finchè morte non ci separi?"

Misi la lettera sul mio cuscino erano le sei e mezza del mattino me ne andai di casa andai a comprare un anello con uno smeraldo color verde splendente ci misi circa un'ora, tornai a casa e vidi kate messa al suo solito seduta sulla penisola della cucina con solo una felpa con la mia lettera nelle mani, ha lasciato il caffè, la lettera e il cellulare ed è venuta da me abbiamo cominciato a baciarci intensamente fortunatamente la bimba era dalla nonna dove si svolgerà la festa, eravamo già salite in camera, lei con il suo solito modo, mi buttò nel letto e si mise sopra di me , mi baciò con foga tutto il corpo lasciandomi un succhiotto sul collo, mi infilò due dita in bocca per bagnarle con la saliva, e mi tocco tutto il corpo fino ad arrivare al mio clitoride dove iniziò a muovere le due dita, ero impaziente la volevo dentro non resistevo più

<<ti prego kate scopami>>

mi guardò col suo solito sorriso da stronza, e invece di scoparmi mi prese e mi sbattee nello specchio dell'armadio freddo e cominciò a schiaffeggiarmi il culo, e stringermi il collo, dopo avermi fatto bruciare il culo con le sue mani mi fece girare e appoggiò la mia schiena, sullo specchio mi guardo con un sorriso beffardo e mi sbattee sulla scrivania accanto all'armadio, mi mise a sedere sulla scrivania e mi lascio lì inerme con le gambe tremolanti, tornò in camera con un dildo messo addosso, era color carne, si mise di nuovo in mezzo alle mie gambe, e mi domando con voce roca

<<sei pronta a toccare il cielo con un dito bambolina?>>

<< si ti prego Kate, fallo, fammi tua una volta per tutte>>

appena senti queste parole uscire dalla mia bocca si sputò su una mano e cominciò a bagnare il dildo, poi con molta poca galanteria me lo sbattee dentro così forte che non riuscì a trattenere l'orgasmo

<<sì kate, cosi ti prego>>

<< si bambolina ti piace quando ti sbatto così forte>>

con un gesto troppo veloce per capirlo mi girò, avevo la faccia schiacciata sulla scrivania e il suo cazzo dentro di me sbattuto così forte che non riuscii a fare altro che orgasmare potentemente, fino a quando non spalancai gli occhi dal dolore e dal piacere contemporaneamente, aveva appena messo il cazzo dentro il culo, così dopo qualche spinta venni, così forte che che le mie gambe non reggevano più, mi feci aiutare da lei per andare sul letto, arrivai lì pensando che fosse finita ma non fu così, con un movimento si mise di nuovo in mezzo alle mie gambe e comincio a scoparmi di nuovo, così forte che sentivo il cazzo nello stomaco, lei stronza per farmelo sentire di più premette la sua mano nel mio basso ventre, cominciò ad andare così veloce che non ebbi neanche il tempo di dire il suo nome che cominciai a squirtare, ma non si fermò, continuò fino a quando non vide che le mie gambe cedettero alla presa salda che avevo nei suoi fianchi.

You remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora