You Belong with Me

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kate
mi avvicinai con l'istinto di prenderla per i capelli però mi calmai e feci un respiro profondo
<<hey, sei tu ivy >>
lei si girò di scatto, e si alzò subito guardandosi intorno mi disse.
<< ehm sì sono io, tu saresti>>
<<credo che tu mi conosca abbastanza bene, sono la moglie di amelia e credo che io abbia bisogno di avere delle spiegazioni da te siccome mia moglie non mi vuole dire nulla>>
<< siedi ti prego non è come sembra >>
mi sedetti accanto a lei e ordinai un caffè macchiato
<<avanti ti ascolto>>
<< io e amelia ci siamo conosciute quando si trovava nella clinica, facevo l'assistente sociale, sai in quei posti squallidi, si trovava nel giardinetto a fumare e con altri ragazzi che avevo io, e mi sedetti accanto a lei, iniziammo a parlare tutti insieme tranne lei,non fiatò, tutti dovevano rientrare ma me la portai un attimo in disparte. da lì ogni giorno passavamo l'ora libera insieme mentre lei mi parlava di te, del padre e di non riuscire ad uscire dalla depressione. piano piano stava migliorando e ne stava uscendo, ero l'unica amica che aveva lì dentro ed forse lei era anche l'unica amica  mia. dopo un bel pò di mesi finalmente la fecero uscire, ma non aveva un posto dove andare infatti l'ospitai a casa mia, nel mentre io mi licenzia da quel lavoro e iniziai a fare la detective ,e sai quale fù il mio primo caso?>>
<<no quale?>> le risposi subito impaziente di arrivare al dunque e di scoprire cose che mia moglie non mi aveva  mai detto
<< Quello di trovarti, bene si conoscevo solo nome e cognome, kate di stefano ma ti trovai senza dire nulla ad amelia, nel mentre amelia inizio l'università di lettere, io ti trovai finalmente, però non ho avuto il coraggio di dirglielo subito perchè avevo paura, sotto sotto mi stavo innamorando di lei, ma sapevo che non era giusto, perchè per quanto provasse ad andare avanti non riusciva a dimenticarti, non è mai riuscita a farlo quindi appena finì la laurea  pochi mesi dopo le trovai lavoro indovina dove? nella tua stessa scuola e beh ecco da lì le dissi addio per sempre. fino a ché ieri non mi ha contatto perchè voleva semplicemente risolvere il caso di arianna senza metterti nei guai ne a te né alle vostre bimbe>>
<<non saprei che dire.>>iniziai a giocare con le dita e mi iniziarono a tremare le gambe, non sapevo proprio che fare, non riuscivo a parlare
<<dai su, sfogati, prendermi a parolacce fai tutto ciò che ti senti >>
<<la cosa che vorrei fare adesso è alzarmi darti uno schiaffo e andare via>> si  mise a ridere e cazzo come faceva ad avere una risata così femminile, il corpo sempre composto.
<< ecco questa è l'unica cosa che non puoi fare, soprattutto andartene. >>
quindi lo schiaffo potevo?, pensai tra me e me.
<<non mi piaci, credo sia ovvio. ma soprattutto non  mi piace la situazione che si è creata , mia moglie mi ha mentito per vederti, mia moglie non mi ha mai raccontato di te, credo che tu possa capire come mi sento io>>
Ivi
Rimasi sola, seduta in quel bar con i miei pensieri in testa, quello che kate non sa, sono tutte le lacrime che io ho versato per amelia, non può neanche immaginare Lontanamente l'amore che io ho provato per lei, tutte le notti che ho passato senza dormire a causa dei suoi incubi, e quei baci rubati, e quelle carezze fatte senza motivo, dopo che lei se n'è andata io rimasi sola in quella casa enorme, così triste senza di lei, senza colore, ma dopo un po ci feci l'abitudine, ma dio ricevere quel messaggio mi spezzo nuovamente il cuore, prima di arrivare da lei, le mie lacrime cominciarono a rigarmi nuovamente il viso, ma il mio cuore cominciò a battere di nuovo.
                                                                    kate
la rabbia e la delusione salirono sempre di più quindi feci la cosa più ovvia che potessi fare, mi alzai senza dire nulla e andai via. mi misi in macchina, non avevo assolutamente voglia di andare a casa, non avevo il coraggio di guardare Amelia in faccia, quindi chiamai l'unica persona che credevo che mi potesse aiutare.
Francesca-pronto kate, tutto ok? che succede
kate- franci ci possiamo incontrare ti prego ho bisogno di parlare con qualcuno, posso venire a casa tua?.
franci- si certo vieni qui ti aspetto.
chiusi la chiamata, misi in moto e andai a casa sua con le lacrime che minacciavano a scendere e col cuore spezzato.
<<hey kate che succede>> ero a casa sua da un paio di minuti mi fece sedere sul divano con un bicchiere di tè e le inizia a spiegare tutta la storia.
<<e ora sono qui, non so che fare, non so come fare,>>
<<oh kate, mi spiace, Amelia è stata una persona davvero incoerente, io ti direi di lasciarla, non sai cosa è successo veramente quella mattina che si sono viste, e se sono andate oltre?e se adesso Amelia inizia a perdere i sentimenti per te? ci rimarresti più male .>>la vidi fare un sorrisetto sotto i baffi però pensai che fosse solo immaginazione presa dal momento di ansia mi misi a piangere, non riuscivo più a stare con nessuno, volevo andare a casa a stringermi tra le  braccia di mia moglie.salutai velocemente francesca e me ne andai a casa. arrivata li, la trovai sul divano mentre si mangiava le unghie
<< amore,eccoti, dove sei stata cazzo mi hai fatto preoccupare >> nel mentre si avvicinava a me per abbracciarmi feci un passo indietro.
<<kate che succede>> provò ad abbracciarmi di nuovo io mi andai a sedere sul divano e le dissi 
<< esigo delle spiegazioni amelia, ti conviene darle al più presto, e più convincenti possibili.>>
<< di che parli amore >> si sedette di fronte a me
<< di che parli Amelia ? seriamente?. ho incontrato la tua amichetta Ivi e mi ha raccontato tutto,però ora esigo che qualcun altro me le dica, cosa che doveva fare già da tempo >>
<< scusa , scusa kate, non dovevo dirle di incontrarci senza avertene parlato, mi spiace. però stai tranquilla non è successo nulla>>
<< seriamente amelia? questo è  tutto ciò che hai da dirmi?, mi sto rompendo le palle di questa situazione mia moglie si incontra con la sua ex e io dovrei stare tranquilla, seriamente?>> tirai il vaso di tulipani che si trovava davanti a me e iniziai ad urlare
<< amelia cazzo, non scherziamo con le cose serie. mi devi spiegare adesso cosa eravate voi due,che cosa provi per lei, perchè non mi hai mai raccontato di lei. lo capisci mi sono sentita tradita cazzo, tradita da mia moglie>>
<<non è più niente kate ti giuro, non mi importa più di lei come mi importava prima, l'ho chiamata soltanto perché volevo proteggere mia moglie e le mie figlie. non l'ho sfiorata l'altro giorno non l'ho nemmeno saluta. mi sono seduta di fronte a lei e gli ho spiegato la situazione e poi me ne sono andata . avevo paura di dirtelo perché pensavo che non mi avessi dato la possibilità di aiutarvi. scusa>>
iniziai a piangere, so che mia moglie non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, amelia si avvicinò a me lentamente e mi abbracciò continuai a piangere mentre lei mi coccolava finchè non mi addormentai tra le tue braccia l'ultima frase che sentì fù
<<ti amo kate scusa per tutto>>
mi svegliai poco tempo dopo eravamo accoccolate sul divano pensai di dover risolvere la situazione al più presto possibile.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29 ⏰

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