TORNA A CASA

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                                                                Amelia 

<<che è successo>>

<< ha attaccato, cazzo si vuole uccidere dobbiamo trovare il suo indirizzo>>

<< chiama la scuola fatti dare l'indirizzo prima di andare prendiamo una pizza e gli facciamo passare una bella serata>>

<<ok io chiamo la scuola tu ordina ,sbrighiamoci>> Eravamo in macchina dirette verso casa di Arianna, arrivate al portone abbiamo trovato la porta aperta così siamo entrate chiedendo il permesso nessuna risposta sentivamo solo della musica ad alto volume provenire da una stanza, era lì sul cornicione della finestra aperta con gli occhi chiusi, sono entrata piano in camera ho spento la musica e lei accendendo la luce e saltata in aria ritrovandosi me davanti.

<<prof ma lei che cazzo ci fa in casa mia>>

<< tu hai lasciato la porta aperta e per favore scendi da li>>

<<era per mia madre ma so che tanto stavolta non tornerà>>

<<dai su abbiamo portato la pizza>>

<<abbiamo?>>

<<sì c'è anche professoressa di Stefano>>

<< ti aspettiamo di la>>

                                                                    KATE
Mentre amelia era con Arianna io pulivo la cucina e continuavo a pensare che non possiamo lasciarla da sola dentro questa casa, una casa spenta senza calore di una famiglia, non vive nel calore di un abbraccio da molto tempo questa ragazza devo fare qualcosa non posso lasciare tutto per com'è come ho aiutato la mia piccola donna aiuterò anche lei , questa situazione è molto grave non lascerò una povera ragazzina di quattordici anni nelle mani degli assistenti sociali, credo che la scelta migliore sia quella di prenderla io e amelia, credo sia una buona idea, non sarebbe neanche sola, credo che con clarissa passeranno delle belle giornate, hanno la stessa età solo che vanno in classi diverse devo parlarne con amelia, ma di sicuro sarà d'accordo con me è una brava donna.

                                                                                   amelia
Rientrando in cucina vidi Kate pensierosa con uno straccio nelle mani, aveva appena pulito tutta la cucina, ma sono stata via neanche dieci minuti., non capirò mai come fa è inutile pure provarci, è molto pensierosa, quando la vedo così è solo quando deve trovare la soluzione a qualcosa, se la conosco bene Arianna stasera verrà a casa con noi

<<amore a che pensi?>>
<< nulla di importante amore>>
<<ti prego amore dimmi>>

avevo bisogno che dicesse le stesse parole che mi ronzavano in testa da quando ho chiamato arianna.
<<e solo che non possiamo lasciarla qui da sola, è solo una ragazzina senza madre perché l'ha abbandonata, ma porca puttana come si può fare questo dio santo, ma sanno quanto cazzo sono importanti i figli, cioè l'amore di un figlio è l'amore più importante che possano darti
lo so amore è difficile, la porteremo a casa con noi non può rimanere da sola è così buona.

<< amore , ma come fai ad avere un cuore così grande per tutti >>

ecco perche l'ho scelta fra tutte

<<è amore è grande anche solo per tutto l'amore che mi dai tu e nostra figlia>>

Kate non fini neanche la frase che l'abbiamo vista spuntare dallo stipite della porta con le braccia incrociata che ci guardava con gli occhi lucidi come una bambina piccola , non so cosa fare con quella ragazza mi ricorda troppo me da piccola, io fortunatamente ne sono uscita presto dopo essere caduta in depressione ma le mani di mia madre su di me o le sue parole sono indimenticabili tutto successe dopo che mio padre se ne andò io stetti male ma mi tirai subito su perché con la mamma non potevo fare altro , mi imponeva qualsiasi cosa , e poi aveva problemi con l'alcol e non solo , mi ricordo ancora quando non resistetti più e raccontai tutto quanto a Kate , quello che successe fu letteralmente la cosa peggiore che mi potesse capitare , quel giorno parlai per la prima volta dopo tempo , scoppia in lacrime , era maggio io avevo addosso una felpa per coprire quello che rimaneva delle mie braccia , tra il mio autolesionismo e mia madre , mi levai la felpa davanti a lei e vide tutto quello che mia madre mi faceva , tra lividi sulle costole e tagli provocati anche da mia madre , ero diventata il suo giocattolo preferito mi prendeva e mi picchiava , la sera prima che parlassi con Kate mi aveva appeso un coltello sul braccio , ma non potevo andare in ospedale perché c'ero stata il giorno prima per altri punti, capisco bene questa ragazza ,però poi fui adottata a da una madre stupenda che è riuscita a darmi tutto l'amore che nessuno ha mai fatto la mia goccia che fece traboccare il vaso fu quando lasciai Kate , da lì in poi cominciai a tagliarmi e non smisi fino a quando non mi chiusero in clinica , ma purtroppo i segni con il tempo non se ne vanno , rimasi da sola per anni , poi cominciai a studiare mi sono laureata e sono diventata professoressa , vidi Kate e li mi passarono tutte cose , nostra figlia è la nostra vita , ora fortunatamente sto bene ma Arianna non sta bene e non ho intenzione di farla finire come me , io e Kate aiuteremo quella ragazza . sua madre non la rovinerà come successe a me , non lascerò che questa ragazzina cada in depressione , non la faro chiudere dentro una clinica dove peggiorano solo le cose , dandole degli stupidi psicofarmaci , tengo troppo alla ita e al futuro di quella ragazza neanche fosse mia figlia , ma la mia unica certezza e che lei stasera verrà a casa con me ...

You remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora