E' passato un mese dalle nostre nozze, Augustin è quasi al termine della sua licenza. E' stato un mese bellissimo, Augustin è così dolce, attento e premuroso. Fin troppo premuroso in certi momenti, con la scusa della gravidanza mi impedisce di fare qualsiasi cosa e provvede a soddisfare ogni mia richiesta. In ogni caso, lo amo da impazzire. Oggi attendo mia madre per il the, ma credo che in realtà voglia sapere come mi trovo qui a palazzo.
Scendo sotto nel salottino giallo, quello più piccolo e intimo. Ho chiesto a Nanny di preparare il the lì per poter stare un poco da sola con mia madre, lasciando però le porte che danno sul parco aperte, per ammirare questo splendore.
"Nanny, mia madre dovrebbe arrivare a momenti, è tutto in ordine?"
"Tutto è pronto per l'arrivo di Vostra madre, Madame."
"Grazie ..... sono un po' emozionata ..... è la prima ospite che accolgo qui, come padrona di casa .... certo la zia Lorene è la legittima padrona però ...... questo salottino è tutto per me! ... Augustin mi ha regalato questo salottino, posso utilizzarlo come e quando voglio."
"E Vostro marito, Vi adora! ... Madame Marguerite siete una donna molto fortunata, non ho mai visto Augustin .... ehmm ... scusatemi ma io lo chiamo così Vostro marito, come saprete sono stata la sua balia e sua madre poveretta è venuta a mancare troppo presto ed io gli sono stata vicina nei momenti più tristi della sua infanzia. Stessa cosa vale per il piccolo Armand che ..." tiro fuori il fazzoletto, mi asciugo gli occhi per la commozione. "Povero figliolo, tra qualche ora partirà per il convento! ... Sniff ...."
"Su Nanny, vedrai che Armand saprà farsi valere anche in convento .... mi pare un ragazzino molto sveglio!" Rispondo sorridendo mentre Nanny si asciuga una lacrima.
Mi sistemo le lenti e rispondo: "Povero caro! Sniff ..."
Sentiamo dei passi veloci, è mia madre.
"Madre, benvenuta! Siete sola? Mio padre non Vi ha accompagnata?"
"Tuo padre è di sotto con il Generale." prendo le mani di mia figlia, allargo le braccia, guardo il suo ventre e continuo: "Marguerite, ormai la gravidanza è così evidente! ... Sei diventata ancora più bella e poi hai una luce negli occhi! ... La luce dell'amore!" L'abbraccio felice.
"Oh, grazie Madre! Sono così felice! Ma venite, accomodiamoci nel divanetto"
Seguo mia figlia, ci accomodiamo, la guardo negli occhi e domando: "Dimmi piccola mia, Augustin è gentile con te?"
"Oh Madre, si molto gentile, molto più che gentile!" Rispondo felice e allegra.
"Oh come sono contenta! Ma dimmi .... presta attenzione per via del tuo stato?"
"In .... in che senso, Madre? Io davvero non riesco a capire."
Mi agito sul divano e con un poco di imbarazzo continuo: "Ecco ... tu sei in stato di gravidanza, spero che tuo marito sia molto accorto nei momenti intimi... coff ... coff ... scusami, Margherite! E allora? Dimmi ... è delicato con te?"
"Ma .... Madre! Ma sono domande da farsi? Io .... e Augustin ..... lui è ..... è perfetto! E' dolce, premuroso, non mi fa mancare nulla. Ogni mattina ci fa portare la colazione in camera e ..... poi .... poi ....." Rispondo imbarazzata ma felice, mentre sento le gote divenire rosse.
"E poi cosa? ... Su avanti figlia mia, poi cosa?"
"Poi .... poi .... Madre, insomma ..... non capisco davvero cosa vogliate sapere!" Rispondo imbarazzata.
"Marguerite, possibile che sia così difficile da capire? In fondo ormai non sei più ... si, insomma .... sei una donna sposata."
"Si certo, lo so benissimo. E il matrimonio è così ..... così ... emozionate, Madre! E poi Augustin è davvero gentile e premuroso. Certe volte fin troppo premuroso ..... sapete, mi fa trovare fiori freschi ogni giorno, rose, ovunque per la casa. Mi fa preparare i cibi che preferisco e soddisfa ogni mia richiesta. L'altra notte all'improvviso ho avuto voglia di una cioccolata calda ..... e in poco tempo Augustin me ne ha portata una! La notte prima invece avevo voglia di una mela .... ed è corso di sotto a prenderne una! Oh Madre, è perfetto!"
"Tutto ciò è ammirevole ma .... io sono preoccupata per altro, possibile che tu non l'abbia ancora compreso?!"Prendo nuovamente le sue mani, la guardo negli occhi e domando con tono fermo: "Quando siete in intimità, Augustin è delicato con te? Sai, non vorrei che il piccolo che porti in grembo ne risentisse."
"MADRE!!!! Voi .... Voi .... davvero non potete voler sapere queste cose!!! Io .... insomma, sono cose nostre!"Rispondo decisa ed imbarazzata.
"Lo so, ma voglio assicurarmi che mio nipote stia bene."
"Certo che sta bene! Madre, su ora bevete il Vostro the ..... e state serena, Augustin è ..... perfetto! Assolutamente perfetto ed io ... io lo amo da impazzire!"
"Mia cara cognata! Che piacere vederti. Marguerite, spero di non disturbare!"
Sento la voce della Zia Lorene, per fortuna che è accorsa in mio aiuto.
"Lorene cara come stai?"
"Bene, bene, grazie mille! E come vedi, anche Marguerite sta bene, molto bene direi!"
"E tu sei raggiante!" guardo con sospetto mia cognata e continuo: "Hai una strana luce negli occhi ... dimmi ... forse tuo marito si è rimesso a funzionare?"
"Esattamente!!! Mio marito funziona benissimo, mia cara. E per quello che ho potuto sentire ..... anche suo figlio funziona, eccome se funziona!"Rispondo allegra e sorridente.
"Ohhhh ma che bella notizia! Era ora! ... Quindi posso stare tranquilla!?"
"Tranquillissima, mia cara. E credimi, sono felice, anzi ... direi che siamo felici! Questi Jarjayes sono .... sono ....senti, persino dagli appartamenti dell'anziano si odono rumori ....come dire ....."
"Ohhh ma dici davvero?! E così il vecchio funziona ancora!? Incredibile!"
"Esatto!!! Non lo avrei mai immaginato .... ma è così! Quindi sappi mia cara che siamo tutte donne felici ed appagate!! E poi ....sono uomini servizievoli, vero Marguerite?"
"Molto servizievoli!"
Osservo per bene mia cognata e mia figlia, hanno entrambe l'aria felice, sono davvero soddisfatta, due matrimoni molto ben riusciti, i loro!
"Bene, molto bene! E dimmi Marguerite, avete già pensato al nome del piccolo?"
"Augustin non fa che parlare d'altro! Comunque si, il mio piccolo ha già un nome: Oscar François."
"Oscar François? Ma ..... non mi pare adatto! Insomma ..... dovrebbe portare il nome di tuo padre!"
"Ma no, cosa dite Madre?!Il nome dell'erede del casato ....... spetta ad Augustin la scelta!"
"Oh .... ma almeno uno dei nomi .... dovrebbe prenderlo da tuo padre!! E poi .... se fosse una femmina?"
" ... Femmina? ... Beh ... ecco ... Augustin è sicurissimo che sarà un maschio ..."
"Nulla è sicuro, mia cara. Io ad esempio sarei felicissima se fosse una femmina .... uhm ..." Osservo per bene mia figlia, mi alzo, tocco la sua pancia, "Uhm ... secondo me, sarà una femmina!" sentenzio decisa.
"Come fate a saperlo?"
"Ma dalla forma della tua pancia, mi pare ovvio!"
Guardo il mio ventre e sussurro: "La forma del mio ventre?! Come sarebbe il mio ventre?"
"Insomma ..... quando io ero in attesa dei tuoi fratelli .... la forma era ben diversa, credimi! Lì dentro c'è una femmina! Vedrai che sarà bellissima, proprio come te! Ah, la riempirò di regali, tutine rosa, fiocchetti ...... la mia principessa!" Continuo a toccarmi il ventre, perplessa e preoccupata.
Augustin è convinto che sarà un maschio ...... non vorrei che rimanesse deluso.
"Ne siete davvero sicura? ... Beh ... sinceramente il sesso del nascituro mi è indifferente, ciò che conta è la mia creatura ... l'importante è che nasca sano."
"Ma certo che sarà sana! Da due genitori belli e sani come te e Augustin .... certo però dovreste astenervi da certe ... attività!"
"Cosa?! Forse ... Voi Madre, vi siete astenuta?"
"Ma certo, mia cara! Mi pare ovvio!" rispondo serena. "Vedi, tu sei ancora così giovane ma ..... dovresti astenerti, per il bene della creatura, ovviamente!"
"Ma io ..."
Lorene ribatte: "Lo chiederemo al dottor Lassonne."
"Ecco si, chiederemo al dottore" rispondo facendo un sospiro, il giovane dottore, amico di Augustin, di lui mi fido.
Sono appostato dietro ad una porta, non l'ho fatto di proposito ma mi sono ritrovato a passare da qua e non ho resistito .... ho ascoltato la loro conversazione, senza che se ne accorgessero. Astinenza, accidenti, madame De Laborde ha brutte idee in testa! Però la mia Marguerite ha parlato bene di me, come sono felice.
Vedo mio nipote reclinato su se stesso per sbirciare dietro la porta. Con passo felino mi avvicino in punta di piedi e sussurro: "Cosa stanno dicendo le mesdames?"
"Oh, Nonno .... Voi ..... Voi qui?" Domando titubante, mentre osservo il bastone del nonno .....
"Scccc .... lascia ascoltare anche me!"
"Si si ...... Nonno, Marguerite ha parlato bene di me" aggiungo sottovoce, per non farmi udire nel salottino.
"Madre davvero siete convinta che io aspetti una bambina?"
"Certo! E' evidente mia cara. Dalla forma della pancia si può sapere il sesso del nascituro e la tua pancia dice femmina! Oh, ma vedrai che Augustin sarà contento ugualmente!"
Sono accovacciato sulle gambe, spio dal buco delle serratura, alla parola femmina, sobbalzo, batto la testa contro la maniglia, la porta si apre mentre cado di pancia a terra.
"Ahia che botta!"
"Coff coff" Tossisco imbarazzato mentre vedo le signore voltarsi verso di noi, con mio nipote a terra. E' evidente cosa stesse facendo, questo ragazzo ha ancora molto da imparare!
Faccio un passo in avanti ed inavvertitamente inciampo nel bastone, perdo l'equilibrio e finisco addosso ad Augustin.
Al rumor del tonfo mi volto, vedo mio marito a terra, a poca distanza il nonno che avanza, barcolla e cade rovinosamente a terra.
"Augustin! Ma .... cosa stavi facendo lì, dietro alla porta?!"
"I .... Io Marguerite? Nulla .... assolutamente nulla!" Rispondo imbarazzato.
"Un momento! Mio nipote per educazione dice che non è successo niente ma io ... io ... io dico che qui tutto è successo! Contessa de Laborde, cos'è questa storia che Marguerite sarebbe incinta di una femmina?!"
"Nessuna storia, conte Jarjayes! Si vede dalla forma della pancia, sarà femmina! E poi .... non lo sapete che è da maleducati origliare dietro alle porte?!"
"La forma della pancia?" ribatto scrutando il ventre della mia nipote acquisita. "Madame, sono sicuro che avete problemi alla vista!" tiro fuori dal taschino la mia lente, proseguo: "Prendete e guardate! Questa è la pancia di un bel maschione!"
"Assolutamente no, questa è la pancia di una magnifica contessina! Anzi, Marguerite, è ora di pensare al corredino! Tutto rosa ovviamente! Sono così felice!!"
Divento rosso per la rabbia e ribatto deciso: "Niente affatto! ... In questa casa si è solo preparato il corredino azzurro! ... Beh ... a parte quando è nata Clotilde ma lei un maschio mancato."
"No, Vostra figlia i maschi li taglia!!" Rispondo indispettita.
Punto il dito contro la contessa e ribatto animatamente: "In tutta onestà, Vi dico che mia figlia ha fatto benissimo! Ciò dimostra che le mancano solo gli attributi!"
Mia nuora mi si avvicina, tenta di rabbonirmi. "CalmateVi Generale anzi, se permettete, vorrei chiamarVi anch'io Padre, come se fossi Vostra figlia."
"Oh Lorene, certo che puoi chiamarmi padre, ne sarei molto felice. Ciò comunque non toglie che là" indico la pancia di Marguerite "Là c'è il futuro del casato! Un bel maschio, tutto uguale a me!"
"E se ne avessi uno io? ....Padre ne sareste felice?"
"Tu .... davvero Lorene tu ...... potresti rendermi ancora nonno? Oh Signore, certo che ne sarei felice! magari di una bella bambina!! Tutta carina, dolce e remissiva! Si si ....sarei felicissimo!"
"Ma come Padre! Da mia nipote pretendete un maschio e da me sareste contento di avere una femmina? Non è giusto! Questa è discriminazione tra i sessi!"
"Ma no, certo che no! Vedi, ho già due nipoti maschi da parte di Reynier .... quindi una bella bambina sarebbe perfetta! Bella come te, ovviamente!"
"Non è vero! Padre, Voi mentite!"
"Io? Certo che no! Sono sincero!"
"E allora perché non mi augurate di avere un maschio?"
"Perchè .... perchè dovrei volere un maschio da te? Oh, Lorene ..... mi auguro che sia ciò che tu desideri, così va bene?"Rispondo esasperato.
Lorene è una gran bella donna, ma ha un caratterino ..... certe volte compatisco mio figlio Reynier .... Anzi no, Lorene è l'unica donna adatta a lui!
"Oh questa si, che è bella!" guardo mia cognata e continuo: " Mio suocero non è affatto un uomo equo!"
"Adesso lo hai scoperto, Lorene?"
Scoppiamo tutti a ridere, con il solo nonno Augustin che ci guarda male.
"Certo che l'ho scoperto adesso!"Vedo entrare mio marito, gli vado incontro e dico: "Reinyer, spiegami cos'è questa storia?!"
"Quale storia?" Domando preoccupato, non vorrei che qualcosa irritasse la mia sposa ed io rimanessi fuori dal suo letto.
"Te lo spiego subito! Tuo padre, che poi adesso è diventato anche il mio, pretende da Marguerite che generi un maschio invece da me gli starebbe bene anche una femmina! Dimmi, forse il nostro eventuale figlio sarebbe meno importante di quello di Augustin? E poi che NOSTRO padre sappia che MIO figlio non entrerà MAI dico MAI in uno squallido convento. Avanti diglielo Reinyer! Dillo a tuo padre anzi nostro, se non vuoi andare a dormire nella stanza degli ospiti!"
"Agli ordini Lorene!" Rispondo ridendo e mettendomi sugli attenti.
"Dunque Padre, sappiate che il figlio che Lorene mi darà non entrerà in convento, salvo non sia suo espresso desiderio ma ne dubito ..... e potrà fare ciò che desidera. Se fosse maschio vorrei che apprendesse l'ars amandi ..... ih ih ih"
Pesto con tutte le mie forze il piede di mio marito e digrigno: "Reinyer non dire stupidaggini altrimenti andrai dritto dritto nella stanza degli ospiti!"
"Ahia!! Ma cara, cosa ho detto di male?"
"Nulla! Ma hai detto troppo! Comunque mio caro padre suocero, sapete cosa dico? Spero che io Vi dia un bel nipote e Marguerite una bellissima NIPOTINA uguale ai De Laborde!"
"COSA?!!! NO NO NO NO!!! IO VOGLIO UN MASCHIO DA MIA NIPOTE!!! CHIARO?!! A me serve un erede, una nuova generazione di Jarjayes."
"Invece, come ha appena detto mia cognata, la pancia di Marguerite dice esattamente il contrario!" Ribatto con aria di sfida.
"Sgrunt! Me ne vado! Sono stufo di sentire simili sciocchezze!! Chiaro?!!"
Sento bussare alla porta, è Nanny, entra, ha una lettera tra le mani mi dice: "Scusate se Vi disturbo ... Conte Reinyer, è appena arrivata una missiva dal convento."
"Dal convento? Dammi Nanny!!!" Porgo la mano, afferro la lettera, rompo il sigillo e leggo.
"Uhm .... uhm ....."
Illustrissimo Conte Reynier de Jarjayes, sono spiacente di dovervi comunicare che Vostro figlio Armand è un giovanotto al quanto indisciplinato, non è un modello di virtù da seguire, induce in tentazione anche gli altri seminaristi. L'altro giorno, per esempio, nel nostro convento si sono recate delle sorelle dell'ordine delle Carmelitane scalze, si è appostato nelle loro stanze insieme a un altro compagno e ha atteso che le consorelle si cambiassero d'abito. Come potrete immaginare nel convento è successo di tutto, sollevando la curiosità degli altri seminaristi. Vi informo che se Vostro figlio non si redime e non segue la retta via, saremo costretti a rimandarlo a casa. Non possiamo rischiare che le nostre pecorelle abbandonino il gregge a causa di un caprone quale è Vostro figlio.
Firmato il Padre Superiore del convento di Saint Michel
"QUESTO È DAVVERO TROPPO!!! MA COSA CREDE IL PADRE SUPERIORE? CHE GLI ABBIA MANDATO UN SANTO?!!! CON TUTTI I SOLDI CHE HO VERSATO AL CONVENTO, ARMAND RESTERÀ LÌ! PAROLA MIA!!" Urlo furioso.
Mio padre ribatte: "Ma che razza di educatori sarebbero? Forse vogliono tutte pecorelle nel loro gregge?! Non sanno che esistono anche stalloni come i Jarjayes! Pazzesco! Domani andrò io stesso a fare due chiacchiere con quegli incompetenti!"
"Non sarà necessario, Padre. Vedrete che basterà ricordare loro la nostra cospicua donazione....."
Ascolto dispiaciuto ciò che sta succedendo a mio fratello quando sento la voce roca della mia Marguerite: "Augustin, promettimi che nessuno dei nostri figli marcirà in convento! Devi giurarmelo adesso! Altrimenti giuro che torno a casa con mia madre!"
Sussulto, osservo la mia dolce sposa, sorrido ed rispondo accondiscendente "Ma certo, io preferisco avere validi soldati!"
Con sguardo accigliato ribatto decisa: "Meglio per te altrimenti abbandonerò il tuo casato!" sento le lacrime salire, mi asciugo gli occhi e sussurro: "Mio povero piccolo Armandino! Sniff ... che destino crudele!"
"Marguerite....vedrai che Armand sarà felice! Deve solo adeguarsi!! E sono certo che avrà davanti a sé una splendida carriera!! Forse diverrà Papa!! Capisci? Papa Jarjayes!!"
Lo guardo dritto negli occhi e ribatto decisa: "Guai a te, se solo proverai a ricalcare le orme di tuo padre e di tuo nonno. Mi sono spiegata? Io voglio che i miei figli siano liberi di decidere, proprio come i miei fratelli!"
"Ma certo!!! Sarà come tu vorrai, mia adorata!"
Sento la voce imponete di mio nonno: "Reynier, domani verrò con te! Voglio fare un bel discorsetto a quei preti buoni a nulla! ... E poi ... cosa sarà mai se due ragazzini sbirciano le grazie di due suore?! Infondo sono tra fratelli e sorelle .... ih ih .... sono sicuro che se Armand si è appostato nelle loro celle, ne valeva davvero la pena! Ih ih .... Uhm non c'è che dire, è un vero Jarjayes, uno stallone."
"PADRE!!! Non dite così! Armand deve mettere la testa a posto.....e le mutande pure!
Vedo Nanny farsi il segno della croce e lasciare la stanza.
"Si ... certo ma .... Reynier la carne è carne!"
Vedo mia moglie e mia nuora guardarsi scandalizzate e sussurro a mio padre: "Vi prego almeno camuffate il Vostro pensiero!"
Ludovica entra nella camera e ribatte: "Augustin marito mio, è mai possibile che tu debba pensare solo e soltanto a certe cose? E poi porta almeno rispetto per tua nuora e tua nipote, soprattutto a Marguerite che è ancora una giovane donna!"
"Eh, sarà anche giovane .... ma certe cose le fa anche lei!!! Ih ih ih"
"AUGUSTIN!!!!"
"Dimmi cara!"
"SEI IMPOSSIBILE!"
"Grazie cara!!" Rispondo ridendo allegro.
Marguerite mi guarda seria e dice: "Signor Generale, vorrei porvi una domanda, posso?"
"Ma certo che puoi, mia adorata e giovane nuora, produttrice della prossima generazione di Jarjayes. Domanda tutto ciò che vuoi!"
"E se mia madre avesse ragione? Se aspettassi davvero una bambina?"
"Oh, beh, ecco ..... io ..... suppongo che, data la vostra giovane età, tua e di Augustin, possiate riprendere l'attività .... come dire ....ludico-ricreativa-riproduttiva e rimediare al piccolo errore! Insomma, anche mio padre ha prodotto una figlia, non sarà di certo un problema, una femmina"
Il nonno ribatte animatamente: "Un momento!! Non scherzare su una cosa tanto seria!" punto il dito verso il ventre della mia nipote acquisita, continuo: "Ti ho già detto che in quella pancia c'è il mio erede!"
"Beh Padre, in effetti potrebbe anche non essere così .... ma loro sono giovani .... hanno tanto tempo per .... moltiplicarsi! Ih ih .... Che poi, è piuttosto divertente questa attività, vero mia cara Lorene?!"
"Reynier sei disgustoso!"
"Ih ih ih ..... " Sorrido felice, tanto lo so quanto Lorene apprezzi le mie attenzioni ... "Ih ih ih ..... se lo dici tu, mia cara ....."
"Reynier sparisci prima che decida di mandarti via dalla mia stanza!"
"Oh beh, se vuoi venire tu nella mia, sai che sei sempre ben accetta! Che poi, posso sapere perchè ufficialmente dobbiamo avere due stanze? Non possiamo usarne una sola e basta?!"
Guardo dritto negli occhi mio marito e continuo: "Anche se mi hai conquistata, non significa che tu non debba avere tatto e soprattutto non avere le buone maniere con me! Reynier molto spesso ti comporti da fanatico gradasso!"
Mi impettisco, sistemo la giacca ed il panciotto, spolvero una manica da della polvere inesistente, mi raddrizzo ed aggiungo: "Mi cara contessa, posso avere l'onere ed il privilegio di essere accolto tra le tue profumate coltri tutte le notti?" Poi sorrido felice ed aggiungo: "Così va meglio, mia adorata? Sai, ho passato troppo tempo tra le truppe militari che talvolta scordo le buone maniere", faccio un inchino e sfoggio il mio miglior sorriso impertinente.
Guardo mia cognata e dico: "Lorene, tuo marito sarà anche un gran bell'uomo, per bene e a corte narrano le sue gesta sotto le lenzuola ma devo darti ragione: è un buffone."
"Mia cara .... hai proprio ragione, però devo ammettere che è un uomo pieno di risorse, con cui non ci si annoia mai!"
Tiro fuori il ventaglio, lo agito, lo passo davanti alla bocca e ribatto: "Ah lo immagino!" guardo mia figlia. "Spero per te che Augustin sia meno sfrontato e più serio di suo padre!" guardo poi il mio consuocero."Scusatemi conte ma ve la siete davvero cercata!"
"Ah ah ah ah ah ....avete ragione! In effetti mio figlio Augustin non mi assomiglia affatto ..... è tutto uguale a mio padre! Ih ih ih!"
Mio nonno ribatte: "Ora basta! Reynier, ho deciso di recarmi adesso al convento, non voglio aspettare fino a domani. Su muoviamoci! Voglio fare un bel discorsetto a quel ... padre superiore!"
"Come volete, Padre! Augustin .... tu resti qui, vero? Almeno un uomo di famiglia deve restare qui, accanto alla futura generazione!"
"Eh si ... andate pure."
Esco dalla cucina, vedo il vecchio Generale e suo figlio scendere lo scalone. Sono commossa, penso ancora al piccolo Armand in convento, mi asciugo le lenti, domando: "Signori, forse Vi recate al convento?"
"Si, certo Nanny. Dobbiamo parlare con il padre priore ..... certe missive a noi non piacciono affatto!"
"Allora aspettate! Vado in cucina a prendere i dolci che piacciono tanto al mio ragazzo."
"Ma Nanny ...... Armand è in convento per studiare! Non puoi viziarlo così! Guarda che lo so che ogni settimana gli fai arrivare i tuoi dolci!" Rispondo sorridendo, alla cara Nanny.
Non si può di certe mettere freno, ne impedire di inviare i biscotti al nostro futuro papa .......
Corro via e concludo: "Non ci metterò molto, vedrete che sarò più veloce io a preparare il sacchetto che lo stalliere a sellare i cavalli! ... Faccio in un attimo!" Ribatto correndo in cucina.
"Sellare i cavalli? Nanny!!! Mio padre è troppo anziano per uscire a cavallo!! Non scherzare!"Urlo mentre vedo la nostra Nanny correre via rapida, in uno svolazzare di gonne e pizzi.
Colpisco con il bastone le gambe di mio figlio e digrigno: "Vecchio a chi?! Vecchio sarai tu! Andrò a cavallo! ... Figlio degenerato!"
"Padre .... si tratta di un'ora .... con tutto rispetto ma la Vostra schiena non ce la farebbe. Prenderemo la carrozza, non fate storie per una volta!"
"Assolutamente no! La contessa De Laborde ha ragione: sei un buffone!"
"Io? Permettetemi di ricordavi che l'ultima volta che Vi siete incaponito poi avete trascorso una settimana a letto, da solo, con la schiena dolorante. Andremo in carrozza, Padre, che Vi piaccia o meno. Io sono un figlio attento e premuroso!"Rispondo deciso e furioso.
"HO DETTO DI NO! Ho deciso di andare a cavallo e così sarà!"
"Come volete, allora. Ma poi non venite a lamentarvi con me, siete un uomo cocciuto e testardo!"
Esco correndo dalla cucina con un enorme sacchetto pieno di biscotti, entro nel salone in tutta fretta, la scarpa inciampa nel bordo del tappeto, perdo l'equilibrio e finisco addosso al vecchio Generale.
"AHHHH AIUTOOO CADOOOO ...."
"Ah ah ah ah ah ah" Scoppio a ridere davanti alla scena, la cara Nanny che travolge mio padre, finiscono entrambe a terra, l'uno addosso all'altro. Non resisto, ridendo mi avvicino, porgo una mano a Nanny e l'aiuto a rialzarsi. "Ah ah ah ah ah ah, su Nanny, ti aiuto io. Ah ah ah ah ah!"
"Oh che vergogna! .... Signor Generale sono desolata ... mi dispiace ..."
"Ahi che male al ginocchio! .... Grunt ... sarò costretto a viaggiare sulla carrozza." Farfuglio alzandomi con fatica dal pavimento.
"Ih ih ih .... alla fine Nanny mi hai reso un gran servigio. Sei riuscita a fare ragionare mio padre .... cosa non da poco!"
Alzo nuovamente il bastone. "Bada Reynier, ancora una parola e te lo rompo su quella testaccia vuota che ti ritrovi! Grunt ..."
"Padre .... ih ih ih ....." Scoppio a ridere, poi aiuto mio padre a rialzarsi, alla sua veneranda età da solo non può farcela! Devo ammettere però che ha carattere .... se solo fosse più ragionevole, sarebbe perfetto.
"Nanny consegna i biscotti a Reynier! Sono ancora nel sacchetto? Non sono caduti a terra?"
"Eh, no no. Il sacchetto è ben chiuso. Scusatemi ancora signor Conte, sono davvero dispiaciuta per l'accaduto"
"Ahhh ora basta! Non pensarci più!" Rispondo tentando di raddrizzarmi sulla mia signorile statura.
"Bene Padre, possiamo andare ora? Ih ih ih"
"Smettila Reynier!" Ribatto mentre lascio il salone claudicante.
"Nanny, fai preparare un unguento da Lassonne, credo che mio padre avrà bisogno di un bel massaggio questa sera" Sussurro piano, in modo che solo lei possa sentirmi.
"Oh si, certo, Signore! Scusatemi ancora!"
"Ma di nulla, mia cara. Non hai bisogno di scusarti"
"Grazie Signore!" sussurro stringendo le mani al grembiule. Entro in cucina, sento una voce a me cara, poi mi abbraccia. "Buongiorno mamma!"
"Oh Marcel, buongiorno a te! Mio caro bambino ....."
"Mamma come stai?"
"Bene bene .... sono appena rovinata addosso al padrone ..... all'anziano padre, Monsieur Augustin .... che adesso zoppica. Potresti andare a cercare il dottore Lassonne e chiedergli un unguento per il Conte?"
"Si, certo! ... Ma dimmi come hai fatto a cadergli addosso?"
"Oh beh, sono inciampata, purtroppo! Su su ... ora vai!"
"Si, si ... corro!" Dico lasciando la cucina in tutta fretta, poi mi giro e dico: "Mamma, io non sono più un bambino, ho ben quindici anni!"
"Si, certo. Ma tu per me resterai sempre il mio bambino!"
"Ah ah ah ...."
Saliamo in carrozza, faccio segno al cocchiere di partire. Osservo mio padre, è silenzioso per tutto il viaggio, si massaggia sovente la schiena ma non emette neppure un lamento. E' troppo fiero per ammettere che è dolorante. Sorrido tra me e me.
Dopo un viaggio di circa un'ora arriviamo al convento, il cocchiere si ferma, un valletto scende dalla carrozza e bussa, per annunciare il nostro arrivo.
Arriva un sacerdote ad aprirci, dopo avere parlato con il valletto ci fa entrare nel cortile con la carrozza. La porta si apre e scendo per primo, porgo il braccio a mio padre per aiutarlo.
"Faccio da me! ... A ma adesso quel prete mi sentirà!"
"Si certo Padre, come desiderate. Io voglio solo essere gentile ....."
"Lo so ma conserva le tue attenzioni per tua moglie se non vuoi morire in castità!"
"Uf ... siete un uomo impossibile Padre!" Osservo mio padre scendere con fatica dalla carrozza, poi zoppicando ci avviamo per l'interno del convento.
Alzo il bastone, colpisco violentemente sul portone, dico a gran voce: "APRITE! SONO IL GENERALE AUGUSTIN REYNIER DE JARJAYES!"
Giro la maniglia ed apro la porta, sorrido, osservo mio padre ed aggiungo: "Padre, siamo attesi, non urlate così! Oggi mi sembrate piuttosto agitato! Su su .... calmatevi!" Poi mi volto ed entro a passo deciso.
"Mi pare ovvio, visto che hanno accusato a uno Jarjayes di essere un pervertito!"
"Esagerato ....... in ogni caso ora mi sentiranno!" Cammino deciso, raggiungo l'ufficio del rettore, busso ed entro senza indugio.
Sono nel mio ufficio, vedo entrare i conti Jarjayes, dico: "Siete arrivati! Prego accomodatevi Signori!"
"Padre Buonasera! Cosa significa questa?!" Domando deciso gettando la missiva sulla sua scrivania."Lasciate stare i convenevoli e spiegatemi il significato di quella lettera!"
Mi alzo dalla sedia e rispondo con pacatezza: "Non credo che ci siano bisogno di altre spiegazioni, è scritto tutto anche se ci sarebbe da dire molto di più!"
"E secondo Voi, se mio figlio fosse stato un santo lo avrei mandato qui da voi? Mi pare che la congrua donazione che vi ho elargito parli chiaramente ..... quindi vedete di raddrizzare mio figlio, istruirlo, educarlo e farne il prossimo Papa o per voi saranno guai. E' tutto chiaro, Padre?!" Domando osservando con sguardo glaciale il rettore del convento, un omuncolo vestito di nero, curvo, con una pizzetto bianco.
"Ma cosa dite?! Armand è un ragazzo indisciplinato, poco incline all'obbedienza e soprattutto è attratto dal genere femminile proprio come suo zio Claude!"
"E allora? E' compito vostro trasformarlo, non certo mio. Ed ora smettete di frignare ....."
"Ma non è così semplice! E poi è risaputo che nessuno di Voi Jarjayes sia provvisto di vocazione e Armand non è un'eccezione!"
"Mia sorella ha una spiccata vocazione. E Armand .... Armand è nato per essere Papa. E fine del discorso. O forse volete rinunciare alla mia donazione?"
"Un momento! Per come la penso, nemmeno Suor Clotilde è fornita di vocazione, io direi piuttosto che abbia chiesto asilo dopo aver evirato il suo fidanzato!"
"E basta con questa storia. Mia sorella ha una vocazione certa e ferma. Fine del discorso! E Armand .... è affidato a voi. Sono stato chiaro? Inizio a perdere la pazienza, se mio figlio fosse stato un santo lo avrei spedito direttamente a Roma, sul sacro scranno. Non essendo affatto un santo, mi tocca prima prepararlo al ruolo che dovrà ricoprire."
Vedo mio padre battere il bastone sulla scrivania e con tono deciso dice: "Ehi voi smettetela! Mio nipote è solo un ragazzino che sta attraversando un momento particolare, è semplicemente attratto dalle donne e mi preoccuperei se fosse il contrario!" Batto una seconda volta il bastone facendo sussultare il frate. "Mi sono spiegato?! E guai se mi contraddite, visto che è questa la natura di ogni uomo, forse Voi non avete mai desiderato di stringere una donna?! Eh ... su, avanti, rispondete!"
"Conte Vi prego, io ho fatto voto di castità e lo rispetto. Il resto non conta!"
"Molto probabilmente sarete un'eccezione alla regola ma non sapete cosa Vi PERDETE!" batto nuovamente sulla scrivania. "E adesso veniamo a mio nipote! Ditemi, cos'ha che non va?"
"Come sarebbe, cos'ha che non va? Non ubbidisce! Non sta fermo, non studia! Così non va affatto bene!!"
Mi altero ancora di più e con atteggiamento fiero ribatto: "Non dovrebbe essere un problema! Le donazioni che elargiamo a questo convento sono così cospicue che non dovreste nemmeno scomodarci! Padre dei miei stivali, avete forse dimenticato che questo istituto per preti esiste perché avete ospitato prima mio figlio Claude e adesso mio nipote? Avanti, parlate!"
"Ma Signor Conte, Vostro nipote è peggio di Vostro figlio!!! Non avete provveduto ad impartirgli un poco di educazione!! Nulla!!!" rispondo esagerato.
Il vecchio generale continua ad avere la fissa del figlio, nipote o altro papa. Vuole uno Jarjayes a Roma, possibile che non si sia ancora rassegnato?
Reynier ribatte deciso: "Mio figlio ha ricevuto la dovuta istruzione, gli ho affiancato i migliori precettori per le buone maniere. Evidentemente, se Armand è un ribelle è a causa Vostra, non sapete come gestire un vero Jarjayes!"
"Un vero Jarjayes? Fatene un soldato, allora! Decisamente non è portato per il sacerdozio! Non conosce neppure le preghiere della sera!!"
Vedo mio padre accigliare lo sguardo, batte ancora il suo bastone ma stavolta contro la parete e dice: "Niente affatto! La mia famiglia ha bisogno di un Papa e Voi dovete procurarmelo!"
"Sarà come Nostro Signore vorrà! Ma lasciatemi dire che Armand non ha nessuna speranza di diventare Papa!"
"Ma cosa dite?! Certo che ce l'ha! Chiudete un occhio alle sue marachelle e vedrete che sarà come IO dico!"
"Chiudere un occhio? Assolutamente no! Rimarrà nella sua cella a meditare sui suoi errori per i prossimi due giorni! E dovrà imparare tutte le preghiere a memoria o non uscirà da lì! Parola mia che sarà lui a soccombere!!"
Reynier avanza e con tono minaccioso ribatte: "Se solo torcerete un solo capello a MIO figlio, giuro che Vi infilzo senza pietà!"
Le parole di questo omuncolo mi hanno fatto infuriare, mio figlio deve essere trattato con rispetto, in ogni caso.
Mio padre continua: "L'isolamento potrebbe avere un effetto negativo sulla mente del futuro padre quindi non osate confinare Armand altrimenti cesserò di mantenere questo insulso istituto, mi sono spiegato?"
" E allora ditemi voi, come fare per educarlo!!!"
"Basterà che lo portiate con voi alle funzioni, qualcosa apprenderà. Riguardo alle donne, beh ... so perfettamente che Armand ha una certa inclinazione verso le belle donne e non è certo una tragedia, visto che molti Papi, anche se con discrezione, non sdegnano di mettere su famiglia."
"Oh povero me! Quel ragazzo rimarrà un asino!! Al massimo potrà fare il campanaro...se imparerà almeno a suonare le campane, cosa di cui dubito fortemente!"
Batto con tutte le mie forze il bastone contro una sedia e ribatto: "Non sappiamo cosa farne di un campanaro, voglio un Papa. AVETE CAPITO?! DA QUI DEVE USCIRE UN PAPA CON TUTTI I SENNI A POSTO! ... E per tutti i Santi del cielo!"
"E allora si farà a modo mio!! Ed ora lasciatemi lavorare e pregare!!"
Con il manico rotondo del bastone, accerchio la testa del frate, l'avvicino a me, siamo faccia a faccia e digrigno: "Bada prete se osi far del male a mio nipote giuro che farò rimuovere il tuo fondoschiena da questa sedia. Hai inteso? E adesso lasciami vedere MIO nipote!"
"Prego, accomodatevi pure!! Il mio segretario vi accompagnerà da lui!!"
"Bene, hai capito chi comanda sull'educazione di Armand! E guai a te, prete, se mio nipote avrà di che lamentarsi, nessuno dovrà infliggergli pene corporali!"
"Oh....nessuna pena corporale, state pure tranquillo! Qui usiamo altri metodi ......."
"Quali?" Domando minaccioso.
"Nulla di doloroso ..... solo minestrone a tutti i pasti, obbligo di pulire la Chiesa, le stalle e le latrine, attività di copista ..... tutte mansioni che avvicinano a nostro Signore!"
"Mi sta bene ma i pasti NO! Papa Jarjayes deve nutrirsi al meglio. Non servirebbe a nessuno un Papa malato di tubercolosi e soprattutto nessuno della mia famiglia dovrà conoscere le restrizioni alimentari! Anche di questo dovrete dami conto! ... Guai se Armand mi dovesse dire che mangia male!"
"Ma non mangia male!! Le verdure sono salutali!!! Peccato solo che i ragazzini preferiscano i dolci ..... che Vostro nipote dovrà meritare!!"
"Ehi prete, forse non avete capito che sono io a dettare le regole? QUI SI FA COME IO DICO!"
"Volete forse trasferirvi qui? Sarete il benvenuto!"
Alle parole del rettore mi illumino, sorrido ed aggiungo: "Padre, mi pare un'ottima idea!! Così potreste seguire i progressi di Armand di persona! Restate qui con lui!!"
Che così avrò casa tutta per me ..... niente padre tra i piedi, niente bastone a portata di mano, finalmente sarò io a comandare......
"Sei pazzo o cosa?! Dimentichi che ho una moglie da compiacere altrimenti certo che mi sarei trasferito qui volentieri! Se poi il prete qui presente mi volesse ospitare con la mia sposa!?"
"Uhm....con la Vostra .... sposa?" Domando perplesso...."uhm.....perché no?!! Alla Vostra età non sarete di nessun disturbo!!"
"E invece ti sbagli! Alla mia età, in questo convento con me entrerebbe il demonio, non so se ti conviene! Prete io funziono alla grande altrimenti non avrei contratto nuovamente il matrimonio!"
"Uhm ...." Osservo perplesso l'anziano conte, lo peso, lo soppeso e lo valuto. "Sapete, dalle mie parti si dice che chi più parla meno fa .... quindi Voi siete quasi innocuo! Potete restare qui con la Vostra signora, per me non c'è nessun problema!"
"Quindi ammetti che tu, prete, funzioni!? E poi ti lamenti che MIO nipote dovrebbe non appostarsi nelle stanze delle suore?! A proposito come si spiega che delle donne frequentano un monastero maschile? Forse ogni tanto vengono a farti visita?"
"Ah ah ah ah ..... temo proprio che Voi non abbiate compreso nulla, forse il Vostro udite è calato! Io vivo in castità, come tutte le persone che stanno sotto questo tetto. Tutte, nessuna esclusa. Per quanto concerne invece le consorelle ..... sono in viaggio e necessitavano di un luogo caldo e sicuro per la notte"
"Però hai detto che chi più parla meno fa! Quindi ne sai qualcosa! E ora basta! Vado da Armand!"
"Ma io ho fatto voto di castità, ricordatelo!"
"Si, certo! Sei casto quanto me!"
Vedo l'anziano conte uscire dal mio studio, mentre il figlio sorride apertamente. Credo che compatisca il genitore, ormai soffrirà di demenza senile, data l'età!
Mi giro, guardo il prelato e dico: "Prete fai strada!"
"Vi accompagnerà il mio segretario, padre Lucien!"
"Meglio ... così non ascolterò altre stupidaggini!"
Seguiamo il segretario, Reynier ed io percorriamo a passo marziale il lungo corridoio fino ad arrivare dietro la stanza di mio nipote.
Il segretario gira la maniglia, e ci invita ad entrare.
"Ecco Monsieur ... siamo arrivati, accomodatevi!"
Sento dei passi alle mie spalle, mi alzo dall'inginocchiatoio mentre nascondo nella lunga veste il mio libro, quello che ho prelevato dalla biblioteca di palazzo e con cui sto passando il mio tempo, nascondendolo come posso. Mi volto e vedo il nonno e mio padre, che siano venuti a liberarmi da questi fanatici?
"Nonno! Padre!!! Che piacere vedervi! Ditemi, mi riportate a casa?!"
"No, siamo qui perché il Padre Superiore mi ha scritto riguardo al tuo comportamento."
"Il mio comportamento? In .... in che senso, Padre? Io .... non capisco. Sto qui buono buono a sopportare tutte le loro litanie, le sveglie mattutine ad orari impossibili, copio testi su testi, prego tutto il giorno ..... davvero non capisco! Sono pio e devoto, io!"rispondo deciso sfoderando il mio migliore sorriso.
Mi avvicino a mio figlio, domando: "E riguardo al fatto che ti sei nascosto nella stanza delle suore?"
"Ecco ..... io .... mi sono perso ..... e .... poi ..... sono arrivate loro ... le suore .... tutte giovani, belle, dolci .... e così io .... non ho voluto spaventarle .... e .... sono rimasto lì. Insomma, mi sono comportato da perfetto gentiluomo, esattamente come Voi, Padre!"
"Uhm ... Quindi ti sei perso!?"
"Esatto! Mi sono perso! Capita .... questo posto è così grande, tutto uguale ..... insomma ......"
"Mi stai dicendo la verità?"
"Certo Padre! Non potrei mai mentirvi!! Mentire è peccato, come dice padre Lucien" Rispondo fiero sfoggiando il mio migliore sorriso malandrino.
Mio nonno batte nervosamente la punta del bastone sul pavimento e dice: "Nipote, se pensi che io ti creda, ti sbagli ... ma almeno sii più discreto, ci serve un Papa in famiglia!"
"Certo Nonno, avrete un papa ..... senza ombra di dubbio! E comunque, io sono sincero ...... non avrei mai voluto vedere quello che ho visto ...... e Vi assicuro che ho visto cose che .... non potete neppure immaginare! Vero Padre Lucien? Ih ih ih"
"Oh ma lo sentite?! ... Armand sei uno sfacciato!"
"Io? Assolutamente no. Solo, non posso mentire .... mentire è peccato Nonnino caro!" Rispondo con tono tranquillo e sicuro, sorridendo soddisfatto.
"Sentito Padre Lucien? Mio figlio non mente. E adesso lasciateci solo con lui!"
"Ehm ... non sarebbe possibile ma .... per questa volta farò un'eccezione!" Rispondo mentre mi allontano a passo leggero.
"Chiudete la porta!"
"Come desiderate, signor Conte!"
Appena si chiude la porta domando a mio figlio: "Adesso siamo soli, dicci esattamente cosa stai combinando!?"
"Io? Ma nulla, Padre. Però qui mi annoio ..... tutto il giorno a pregare .... e se non si prega, si copiano testi in latino ..... insomma ... e poi ci fanno studiare, questi qui sono tutti matti, credetemi!"
Mi siedo di fronte a mio figlio, prendo le sue piccole mani e dico: "Tutto questo è per assicurarti un avvenire! Armand, un giorno avrai una carica prestigiosa, sarai l'orgoglio della nostra famiglia."
"Si, lo so. Però io vorrei vivere con Voi ..... qui fa freddo ..... questi preti sono tutti matti! Che poi, predicano bene ma per il resto ...... lo sapete che di notte escono?"
"Escono?! Sai dove vanno?"
"Beh, io non li ho di certo seguiti .... però .... secondo Voi dove vanno? Le possibilità sono solo due: a ubriacarsi o a prostitute!"
"Coff coff ..." Sento mio nonno tossire.
"Dite Nonno ..... volete forse dell'acqua da bere? O del succo di mela?"
"Non voglio nulla! Desidero solamente che ti applichi di più. Armand, la famiglia conta su di te!"
"Ma io mi sto applicando Nonno!! Però ci vuole una pazienza con questi qui. Piuttosto .... potete mandarmi un maestro d'armi? Io vorrei esercitarmi ancora con la spada, come dite Voi, può sempre essere utile!"
"Ma cosa dici Armand?! Tu devi impugnare il rosario non la spada!"
"Si ... ma potrebbe sempre essere utile sapersi difendere, non credete?!"
"Un Papa non ha bisogno di difendersi, c'è chi lo fa per lui."
"Quindi .... vorreste rimangiarvi le vostre parole!" Poi mi volto verso mio padre ed aggiungo: "Mi avete promesso che avrei continuato ad allenarmi ... Padre Vi supplico ..... mandatemi un maestro d'armi!"
"Ad una condizione!"
"Ditemi ....."
"Che tu sia più disciplinato."
"Oh ..... ma io sono disciplinato! Credetemi! Sono loro che .... non hanno un poco di senso dell'umorismo ... tutti impettiti e rigidi. Ma li avete visti, quando camminano? Sembra che abbiano un bastone nel didietro!" Rispondo fiero ed esasperato.
"ARMAND!! Non devi esprimerti in questo modo!"
"Uhm ... va bene, però è la verità! Ecco!"
Osservo mio nipote con attenzione poi vedo qualcosa cadere dalla sua veste e domando: "Cosa nascondi?"
"Oh, ecco, nulla. Quello .... quello è il mio breviario, Nonno. Ad uso personale, ovviamente" Poi raccolgo lesto il mio libro, mostro la copertina di pelle nera e lo nascondo nella veste.
"Se è solo un breviario perché lo nascondi? ... Da qua!"
"Ecco, perchè è ... il mio breviario ...... capite ..... è .... " Non so più cosa rispondere, imbarazzato.
Tendo la mano e ordino: "Consegnami quel libro!"
"Ma ..... Nonno .... non è proprio il caso ......"
"Si che lo è! ... Forza!"
"No ....."
Vedo mio padre guardarmi severamente. "Armand ubbidisci!"
"Ma .... perchè Padre?!!" Domando mentre inizio ad essere davvero preoccupato ......
"Perché stai mentendo ed io non sopporto le bugie!"
"E va bene, come desiderate! Io non ho nulla da nascondere! Sappiate solo che questo breviario è il mio personale, preso dalla biblioteca di palazzo Jarjayes!" Rispondo fiero allungando il libro a mio padre.
Afferro il breviario, comincio a sfogliare, sorrido, lo riconsegno e sussurro: "Hai ragione, è tuo ma sta attento che nessuno lo trovi."
"Grazie mille Padre!" Rispondo sorridendo felice, mio padre è un grand'uomo!
"Bene Armand, ho portato dei dolci che Nanny ha preparato per te, sono i tuoi preferiti. Tieni!" Dico allungando la mano con il sacchetto.
"Grazie mille Padre! E ringraziate anche la cara Nanny! Ditemi .... quando avrò una licenza? Mi manca tanto palazzo Jarjayes!"
"Non lo so ma tu promettimi che ti comporterai bene!"
"Si certo! Potete contare su di me, Padre!" Rispondo con aria birbante, deve ancora nascere il sacerdote che mela possa fare!!!
Mio nonno interviene: "Ora che tutto è stato chiarito, possiamo andare via! Armand, verremo più spesso a trovarti ma come ti ha appena detto tuo padre, comportati come si conviene al tuo rango."
"Ma certo Nonnino!! Mi farò rispettare come il migliore degli Jarjayes! Sarete fiero di me!! Vedrete, non riusciranno a mettermi i piedi in testa, queste mezze donnette ..... lo sapete che alcuni di loro sono .... sono .... dei sodomiti?" Dico le ultime parole in un sussurro, piano piano.
"Cosa? Ora capisco l'atteggiamento del frate Superiore!"
"Ih ih ..... esatto! Lui e ...... il suo segretario ..... ih ih ih ....."
Guardo Reynier e dico: "Devo tornare dal prete Superiore, debbo dirgli due cosette."
"Padre .... io lascerei stare. In fondo, sono solo affari suoi! L'importante è che mio figlio resti sulla stessa via di suo padre!"
"Reynier! Tuo figlio, Armand intendo, per ora deve vivere in castità!"
Guardo mio figlio, gli porgo il sacchetto dei dolci e dico: "Te li manda Nanny. Adesso tuo nonno ed io andiamo via. Verrò la settimana prossima per sapere come vanno le cose!"
"Grazie Padre! Vi aspetterò con gioia! E ringraziate anche Nanny!!" Rispondo sorridendo, certo che stare a casa sarebbe molto meglio.
Guardo serioso mio padre e concludo: "Meglio andare!"
"Si, andiamo. Armand, mi raccomando, comportati bene, studia con impegno e vedi di fare carriera in fretta!"
"Farò del mio meglio ma Voi non ascoltate i pettegolezzi del Padre Superiore, sono tutte bugie!"
"Uhm ..... sarebbero bugie se dicesse che tu sei bravo, a modo, fermo ed ubbidiente! Ih ih ..... ti conosco bene, io!"
"Ih ih ...." tiro fuori dal sacchetto i biscotti, ne mangio uno. "Uhmmm sono buonissimi! ... Quanto mi mancavano!"
"Bene, alla prossima settimana Armand!" Saluto mio figlio con una carezza tra i capelli, gli sorrido e lascio la sua stanza.
Mi assicuro che la porta sia ben chiusa e sussurro a mio padre: "Voi non potete pretendere così tanto da Armand altrimenti otterremo solo effetti contrari."
"Oh, non dire sciocchezze. Armand sarà papa, parola mia, o quando sarò morto andrò a tirargli i piedi tutte le notti!!"
"Padre ma non avete sentito ciò che ha detto Armand?! Tra i frati ci sono anche i sodomiti, compreso il Padre Superiore! Quindi cosa volete che importi se Armand guarda le donne nude o qualche suora che capita qui? Ciò che importata è che diventi Papa, il resto non conta!"
"Si si ...... che diventi papa è fondamentale per l'ascesa della nostra famiglia. Hai ragione Reynier ..... basta che impari a non farsi scoprire!"
"Appunto! Non voglio soffocare la personalità di Armand altrimenti sarebbe capace di scappare dal convento come ha fatto Claude."
"Oh, lasciare stare tuo fratello ..... che delusione quel libertino! Ma non avrà nulla del patrimonio di famiglia!"
"Claude è molto giovane ed è normale che alla sua età desideri andare a donne."Rispondo sorridendo,
Poveretto Claud, mio padre lo ha obbligato ad una vita di sacrifici e rinunce, da un certo punto di vista lo capisco. Io invece otterrò il mio papa, utilizzando metodi ben diversi da quelli di mio padre.
"Sgrunt ...... andare a donne .... ma come ti esprimi Reynier?"
"Voi padre preferite camuffare le cose ma io sono un uomo schietto e sincero. Forse Voi non l'avete fatto dopo la morte di mia madre?"
"Reynier .... ora basta! Forza, torniamo a casa!" Rispondo allungando il passo per fuggire alle domande impertinenti di mio figlio.
Sorrido e con tono sarcastico rispondo: "Scappate pure, tanto lo sapete che ho ragione!"
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Di streghe, fantasmi e scheletri
FanfictionUn piccolo racconto per una notte speciale, una festa antica, immaginata a Versailles. Tra streghe, fantasmi, pipistrelli e zucche una dama mascherata, dagli occhi azzurri come il cielo, balla con un gentiluomo dagli occhi verdi. In questa notte mag...