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Arrivo a casa e lascio lo zaino all’entrata. Dovrebbe essere illegale far portare così tanti libri per sole sei ore. Non che mi interessi particolarmente, visto che porto a malapena un quaderno ma lo dico per gli altri.

Mi siedo sul divano dopo aver preso un pezzo di pizza dal frigo ed averla riscaldata. Decido di guardare un po’di tv, anche se non trovo mai niente di interessante… Che palle.

Chi sa quando sarà la prossima volta che abbiamo storia… Non che mi interessi… No ok, voglio rivedere il professore. Come ha detto che si chiamava? Qualcosa con la “K”... Ah sì! Ken! Il cognome non lo ricordo, è troppo difficile.

È veramente bello… Ha un fisico scolpito, ne sono certo. Poi quei capelli biondi, tenuti così lunghi. Se non sbaglio gli arrivano fino alle spalle e, quando si spostano un po’, si riesce ad intravedere che sono rasati sotto.

Finisco di mangiare, mi pulisco le mani al divano e mi distendo del tutto.
Vorrei solo aver già finito le superiori… Magari se l’avessi incontrato in un bar o altrove avrei avuto qualche opportunità…

Lancio la prima cosa che mi capita sotto mano, purtroppo è il piatto dove si trovava la pizza che finisce in mille pezzi sul pavimento. Impreco sottovoce e inizio a raccogliere i frammenti più grandi.

Accidentalmente mi taglio una mano.
Mikey: Merda!
Inizio a sanguinare e sporcare ovunque; devo smetterla di farmi prendere dall’ira…

Butto i pezzi che ho raccolto e vado a disinfettare la ferita, mi fascio e torno a pulire tutta la confusione che ho creato.

No cazzo, è domani la prossima lezione di storia- Abbiamo la verifica- Forse potrei studiare un po’... Tanto non ho niente da fare…
Decido di mettermi a studiare e, stranamente, riesco a ricordarmi tutto. Mi sento incredibile, non sono mai stato portato per studiare…

Oggi ho deciso di andare a dormire prima, per essere preparato il giorno dopo.

Mi sveglio e noto che sono in perfetto orario, che strano…
Riesco a fare colazione con tranquillità e mi dirigo a scuola camminando.

Mi siedo al banco che ancora la campanella non è suonata. sono tutti straniti; che facce- Mi sforzo di non ridere.

Alla prima ora abbiamo matematica… Mi annoia particolarmente, perché sono sempre stato bravo anche senza studiare.

Passato questo incubo ecco che vedo entrare dalla porta Ken. Finalmente, non riuscivo più ad aspettare.
Ken: Buongiorno ragazzi, spero che abbiate studiato.

Inizia a distribuire dei fogli.
Ken: Sul banco voglio vedere solo la penna, non vi serve neanche un foglio protocollo.
Finisce di distribuire tutto e iniziamo a fare la verifica.
Ken: Voglio tranquillizzarvi, non vi conterà il voto, per due motivi: uno, non vi ho dato molto tempo per studiare, e due, ancora io personalmente non vi ho spiegato niente, è solo per vedere il livello di apprendimento. Detto questo, buona fortuna.

Menomale che qualcosa ho studiato, perché ha iniziato a girare per i banchi per non farci copiare.

Passa accanto a me e nota la fasciatura sulla mano, così mi sussurra.
Ken: Sano, che hai combinato?
Mikey: Niente prof, mi sono solo fatto male.
Ken: Stai più attento.
Gli annuisco e arrossisco, mi sembra come se tenesse a me… È il primo a comportarsi così nei miei confronti.

Riesco a rispondere a tutte le domande, certo non saranno complete e giuste al 100% ma mi sono impegnato.

A fine ora, quando sta per andarsene lo blocco un attimo.
Mikey: Scusi prof, quanto pensa di restituirci le verifiche?
Ken: Devo vedere se riesco a correggerle per venerdì, che è la prossima volta che abbiamo lezione.
Fa per andarsene ma riprende a parlarmi.
Ken: Sono rimasto sorpreso nel vederti scrivere così tanto, complimenti. Spero che i concetti siano giusti.
Mi sorride e se ne va.
Rimango sulla soglia della classe, come un coglione, sono così felice. Sento il cuore andare all’impazzata.

Mi siedo al mio posto e per il resto della giornata rimango tranquillo. Penso siano tutti straniti dal mio comportamento.

Faccio il calcolo per capire tra quanto rivedrò Ken. Oggi è martedì… Quindi… Mancano due giorni. Uffaaa. Sono tantissimiii.

Non avrei mai pensato di dirlo ma, peccato che storia la facciamo solo quattro ore a settimana…

Torno a casa, mangio qualcosa preso dal frigo, a caso, come sempre e mi distendo sul letto.

I giorni sono passati lentamente, è tutto così noioso…

Sono arrivato al giovedì, più precisamente al pomeriggio.

Oggi devo fare a botte, ho saputo che hanno deriso una persona a me cara. Non la farò passare liscia a nessuno. Esco di casa e mi dirigo verso casa del mio amico.

Professor [DrakenxMikey]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora