Professor [DrakenxMikey]

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Mi alzo dal letto super felice, vedrò Ken! Mi preparo in fretta e furia e vado a scuola in anticipo.

Lo trovo già in aula a sistemare degli appunti, siamo nuovamente io e lui da soli.
Mikey: Buongiornooo.
Lancio lo zaino sul banco e mi avvicino a lui.
Ken: Ciao. Com'è andato il fine settimana? Sei andato a letto presto eh? Per essere qui in anticipo…

Annuisco sorridendo.
Mikey: Apposta per essere preparato al meglio per la sua lezione. Coooomunque, ieri mi sono divertito.
Ridacchio nel ripensare alle facce dei coglioni che ho steso.
Ken: Ne sono felice.
Mi sorride.

Purtroppo arrivano anche gli altri e dopo poco suona la campanella.

Durante la lezione sembra quasi non riesca a scrivere alla lavagna…
Mikey: Prof tutto bene?

Non sembro molto preoccupato, o almeno spero di non sembrarlo, ma sto andando letteralmente nel panico.
Ken: Oh sì, tranquilli. È solo che sto traslocando e un mobile mi è quasi caduto addosso. Ora ho chiesto una mano ad un mio amico.

Sono sollevato, anche se non del tutto…
Mikey: Stia più attento la prossima volta.
Ken: Mi raccomando, non prendete esempio da me, chiedete aiuto fin da subito.
Ci sorride e torna a scrivere uno schema alla lavagna.

Mi dispiace vederlo sforzarsi così tanto-
Mikey: Mi dica cosa scrivere.
Dico andando alla lavagna e prendendo un gesso in mano.
Ken: Grazie dell'aiuto.

Ora che ci faccio caso si è fatto male allo stesso braccio di Draken… Sarà una coincidenza, non si assomigliano così tanto dai… Hm vabbè…

Inizia a dettarmi i suoi appunti e io scrivo spensierato.

Passa qualche mese e le mie lacune nella sua materia sono venute a galla. Così mi ha fatto qualche lezione privata e alla prima verifica sono riuscito a prendere 6,5. Mi sento realizzato e so che lui è fiero di me.

I ragazzi che infastidivano Chifuyu non mi hanno più rotto, per fortuna. Hanno capito che sono troppo forte!

Purtroppo però non ho più rivisto Draken… Chi sa di che gang fa parte. Cazzo Mikey, dovevi chiederglielo!

Oggi è sabato e, appena entrato, sembra stranamente felice.
Ken: Buongiorno ragazzi, ho una notizia fantastica.
Mikey: Cosa? Cosa? Cosa?
Ridacchia per la mia reazione e si posiziona dietro la cattedra.
Ken: Andremo in gita.

Parte un urlo di gioia da tutta la classe.
Ken: Visto che siete in quinta possiamo andare all'estero e starci una settimana.
Mikey: Prof, prof, e dove andiamo?
Ken: In Grecia. Vi accompagneremo io e la professoressa Sano, non è una vostra prof ma anche lei insegna storia, quindi si è proposta per accompagnarci.

Porca puttana, tra tutti i professori, proprio mia sorella maggiore! Merda, mi rovinerà la gita.

Non ho un buon rapporto con la mia famiglia, infatti vivo da solo, loro pagano semplicemente le mie spese primarie, per il resto non voglio avere niente a che fare con me.
Diciamo che sono la pecora nera della famiglia. Perché: sono gay, sono un delinquente, vado male a scuola e non riesco a trovare un lavoro, non avendo ancora finito le superiori.

Tutto il contrario di quella vipera di mia sorella, ha finito le scuole senza problemi ed ha trovato subito lavoro.

Ken non ci mette molto a fare due più due, infatti mi domanda…
Ken: Sano, ma la professoressa è tua parente?
Decido di mentirgli per ora, visto che ci sono anche i miei compagni di classe e odio che si sappiano in giro certe cose.
Mikey: No, non so chi sia.
Ken: Ah, capisco.

Prende dei fogli e inizia a distribuirli mentre continua a spiegarci cosa faremo in gita.
Ken: Mi raccomando, dovete portare questi fogli firmati entro la prossima settimana e, insieme, dovrete portare anche le fotocopie della vostra carta d'identità. Lunedì sarà presente anche la professoressa e vi spiegheremo come sarà strutturata la gita.
Mikey: Scusi prof, ma se sono maggiorenne posso firmare io i fogli?
Ken: Visto che andiamo all'estero serve la firma di almeno un genitore o del tutore legale.

Merda, non voglio parlarci…
Annuisco e mi zittisco.
Ken: Ah, e poi dovrete fare un bollettino, per la quota che dovete versare, l'importo è scritto sul foglio.

Fantastico… Dovrò anche chiedergli dei soldi aggiuntivi a quelli che già mi danno.

Non so se riuscirò ad andare in gita…