7. Desire

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Era difficile immaginare che Narcissa Black non fosse ancora finita nel letto di Lucius Malfoy o almeno questo era ciò che malignavano tutte le ragazze della scuola. Lucius era troppo possessivo, attraente e sensuale per resistere a lungo accanto ad una donna senza farci sesso.
Dal canto suo Narcissa si era sciolta molto da quando erano fidanzati, non era più la solita inflessibile principessa di ghiaccio e anche i contatti fisici con il giovane Malfoy sembravano molto più spontanei e naturali. Dopotutto i baci che si scambiavano nei corridoi erano tutt'altro che casti.
Una delle voci che girava maggiormente al castello raccontava che Lucius l'avesse fatta urlare molto nel Bagno dei Prefetti all'inizio di quel sesto anno e che Narcissa si fosse abbandonata agli istinti proprio come lui.
La cruda verità che nessuno immaginava però era che Narcissa Black non aveva mai fatto l'amore con Lucius Malfoy, non nel vero senso della parola.
Qualche preliminare non si era potuto evitare. Impossibile pensare di arrivare vergine al matrimonio quando al proprio fianco si aveva un ragazzo del genere.
Lucius era troppo famelico, troppo travolgente, e Narcissa non poteva e non voleva rifiutarsi di soddisfare almeno in parte i suoi più reconditi desideri.
Solo che poi il ragazzo aveva cominciato a passare molte notti con i suoi compagni fuori dal castello per conto del Signore Oscuro e durante le festività avevano sempre ospiti e parenti tra i piedi.
Quando tornarono ad Hogwarts alla fine delle vacanze natalizie Narcissa era così di buon umore che per un attimo quasi dimenticò quanto desiderasse fare l'amore con Lucius.

*

Quella sera la ragazza si preparò per la sua ronda da Prefetto, certa del fatto che il suo fidanzato ne avrebbe approfittato per sgattaiolare fuori dal castello per qualche affare da futuro Mangiamorte; eppure, contro ogni aspettativa, Lucius la stava già aspettando alla fine delle scale del dormitorio con la spilla appuntata sul petto.
"Il Signore Oscuro non richiede la tua presenza stasera?"
Il tono di Narcissa non era accusatorio ma semplicemente curioso.
Lucius scosse la testa, con un sorrisetto: "Ho altri piani... per noi due"
La giovane Black gli rivolse uno sguardo intrigato ed insieme cominciarono la loro noiosa passeggiata notturna per il castello; non ci fu molto da fare oltre che riprendere due ragazzini di Tassorosso che si baciavano di nascosto al primo piano.
"Queste ronde sono assolutamente inutili" si lamentò Narcissa, che continuava a presenziare solo per godere di una buona nomea con il professor Lumacorno.
"Credo che dovremmo controllare meglio il settimo piano" disse Lucius, con finto disinteresse.
"Ma al settimo piano ci vanno i Caposcuola"
"E adesso ci andiamo noi" affermò con un ghigno.
Un attimo dopo la ragazza si faceva trascinare su per le scale magiche fino ad arrivare davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll.
Lanciò un'occhiata di sbieco a Lucius, che cominciava a fare avanti e indietro nei pressi di quel muro spoglio.
"Se non ti conoscessi bene direi che sei ubriaco"
Lui non diede segno di averla sentita ed esultò sommessamente quando una porta comparve magicamente di fronte a loro.
Narcissa mosse un passo, fissando incantata quell'insolita apparizione.
"Questa sarebbe...?"
"La Stanza delle Necessità" confermò Lucius, con una scintilla maliziosa ad illuminargli gli occhi grigi.
Le porse la mano, invitandola ad entrare.
La ragazza sapeva che la stanza di cui tutti gli studenti fantasticavano aveva la capacità di assumere l'aspetto del luogo di cui la persona che l'ha evocata ha più bisogno. Era molto curiosa di sapere a cosa avesse pensato Lucius e rimase spiazzata quando vide che l'interno era identico alla camera da letto che il Serpeverde aveva a Malfoy Manor.
La porta si chiuse dietro di loro.
"Perché siamo qui?" chiese con la voce più bassa di un'ottava, un fremito che già si faceva largo per tutto il suo corpo.
Il fuoco nel camino crepitava e Narcissa cominciava a sentire decisamente caldo con il mantello della divisa addosso.
Quasi come se percepisse i suoi pensieri, Lucius l'attirò a sé tenendola per i fianchi e fece scivolare per terra la mantella nera.
"Sii mia stanotte, Narcissa" le sussurrò, iniziando a stuzzicarle il collo pallido con morsi e baci. Narcissa sentì il respiro diventarle improvvisamente pesante.
"Sono già tua" gli ricordò, lasciandosi condurre verso il grande letto a baldacchino coperto da candide lenzuola di seta.
Il mantello di Lucius raggiunse ben presto il suo sul pavimento e il ragazzo la sovrastò col proprio corpo statuario, continuando a baciare ogni lembo di pelle che scopriva man mano che le sbottonava la camicetta.
Lucius aveva organizzato tutto quello, pensò Narcissa, perché condivideva lo stesso identico desiderio di fare l'amore con lei. Un po' si emozionò.
Il giovane Malfoy parve notare che la ragazza era assorta nei propri pensieri così interruppe la sua discesa verso la gonna verde-argento e risalì verso il suo volto arrossato dalla passione.
La guardò come si guardano le cose preziose.
Fu Narcissa ad interrompere quel gioco di sguardi, coinvolgendo Lucius nel bacio più ardente che gli avesse mai regalato.
Il ragazzo gemette contro le sue labbra piene e morbide e perse quel briciolo di autocontrollo che gli era rimasto, lasciando vagare le mani sui seni delicati della piccola Black, ormai abbandonato al desiderio.
Narcissa gettò la testa all'indietro, pronta a lasciarsi andare a quelle cocenti attenzioni.
Lucius era lì e la stava baciando come se dovessero morire domani e non perché aveva bisogno di una ragazza con cui fare sesso ma perché l'amava. L'amava davvero.

Witchcraft in your lips | Narcissa BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora