T/n Pov
A-All Might bloccato da quel coso?
Quindi Tomura aveva seriamente un'arma in grado di eguagliare la sua stessa potenza?
Dovevo aiutarlo, dovevo fare qualcosa...ma così facendo sarei andata contro il volere di Shigaraki.
Le mie gambe tremavano a causa della paura, le mie mani facevano altrettanto.Ci pensò Shoto ad aiutare il Number One...Shoto, Bakugou, Kirishima e c'era anche Izuku.
"Figuriamoci! Fumo arrogante!" urlò il biondino.
"Il simbolo della pace non può essere ucciso da gente come voi" affermò il bicolore.
Era questa la potenza delle unicità dei miei compagni di classe? Io in confronto a loro cos'ero capace di fare? Assolutamente nulla.
Perché allora aveva scelto di torturare me per tutti quegli anni? Non poteva semplicemente lasciarmi nella casa in cui avevano ucciso la mia famiglia? Non potevano risparmiarmi tutta questa sofferenza?L'unica cosa che ero capace di fare era rimanere in piedi, in mezzo a tutto quel massacro, spaventata, ad osservare i miei compagni combattere, il Number One cercare di sconfiggere quell'essere ed il mio professore mezzo morente nel "campo di battaglia".
Sono debole
Sono debole
Sono forttutamente debole!In mezzo a tutto quel casino riuscii ad incrociare gli occhi del celestino, erano totalmente privi di qualsiasi compassione e ricolmi di pura follia.
Intravvidi un sorriso sadico nascere sul suo volto, le sue labbra si mossero, stava parlando con qualcuno ma non riuscivo a sentire quali parole stesse pronunciando.Dopo neanche un secondo vidi avvicinarmisi quel mostro di statura enorme, ma nonostante questo, non riuscii a muovermi.
Lo vedevo avvicinarsi sempre di più, la paura scorreva irrefrenabile all'interno delle mie vene, cosa potevo fare se non chiudere gli occhi?Boom!
La stessa esplosione di prima ma questa volta più potente, tanto più potente, mi scaraventò almeno una decina di metri dal posto in cui mi trovavo, ad afferrarmi prima che cadessi fu il bicolore, lo guardai sorpresa facendo incrociare i nostri sguardi, sentii il mio respiro mancare per svariati secondi.
"Bastarda! Sei sempre in mezzo! Piuttosto che stare qui a non fare un cazzo vai ad aiutare gli altri!"
Non aveva torto, anzi aveva sempre ragione, come successo prima, pure ora ero rimasta impalata a non fare nulla e come prima, erano stati lui e Todoroki ad aiutarmi.
Il mio respiro divenne irregolare, cercai di alzarmi ma le mie gambe non reggevano il mio stesso peso.
Una mano si intromise nel mio campo visivo, era quella di Shoto."Fai attenzione" disse con un tono talmente calmo che per una frazione di secondi mi fece dimenticare dove mi trovassi.
"Grazie" sussurrai afferrandola.
Nonostante le mie gambe continuavano ad essere richiamate dal terreno, la persa calda del bicolore mi aiutava a stabilizzarmi.
"Mi dispiace essere d'intralcio"
"Tutti noi lo siamo, All Might non è qui per sconfiggere quella cosa, ma è qui per tenere al sicuro noi, perciò tranquilla, è normale che tu abbia paura"
Sentii la mia saliva incastrarmi in gola, come riusciva a parlarmi con così tanta calma in una situazione come questa?
Il vero problema qua non era alla paura, di che cosa dovevo averne? L'unica cosa che mi procurava un brivido alla sola vista, era quella sottospecie di uccello con il cervello di fuori.
"Voglio essere d'aiuto"
"Va bene"
"Solo che non sono abbastanza forte"
"Scherzi? Non appena riuscirai a padroneggiare il tuo quirk come si deve, farai il culo a tutti"
Come aveva fatto a capire che avessi un problema a padroneggiare la mia unicità?
"Ti sbagli, cosa può fare la mia unicità di utile? Mi fa solo correre ed avere una forza sovrumana, in combattimento a lunga distanza questi elementi servono poco o niente"
Cos'era il mio quirk in confronto a delle esplosioni o addirittura al metà ghiaccio e metà fuoco? Assolutamente nulla...
"Ma a breve distanza sei imbattibile giusto? Ti basta dire una frase e chiunque fa quello che dici" disse posando la mano della sua destra, calda ed confortevole, sulla mia spalla.
Bastò quel suo tocco fermo e rassicurante a farmi calmare.
Già "chiunque" ameno che non abbiamo una forza di volontà esorbitante, come Bakugou per esempio.
"Smettetela di stare fermi a non fare nulla voi due!"
Stavo solo intralciando Shoto, se non ci fossi io, ora lui starebbe aiutando gli altri.
"Ha ragione, io vado a legare quelli che avete bloccato" dissi staccandomi dalla sua presa.
Mi diressi da Aizawa, non potevo lasciarlo fermò in mezzo il campo, rischiando che si facesse ancora più male.
Mentre correvo verso di lui vidi quella creatura dirigersi verso Bakugou, e come aveva fatto lui prima, pure io dovevo aiutarlo.Corsi più veloce che potei ma non fui abbastanza veloce per evitare che colpisse pure me.
Ero riuscita a spingere via il biondino ma ero finita per mettermi sulla traiettoria della bestia.
Venni scaraventata per terra e colpita ripetutamente lungo il mio corpo.
Il dolore non lo sentivo più di tanto, il mio viso era impossibile mentre il mio corpo incassava i suoi colpi, ero abituata a torture peggiori.Ero abituata psicologicamente a torture peggiori ma come tutto, pure il mio corpo aveva un limite ed incassando tutti quei pugni lo aveva ormai superato.
Sentii nuovamente il fiato mancare e la testa farsi pesante.
I miei compagni mi stavano chiamando? Forse stavo semplicemente immaginando tutto.
Se solo non fossi stata così debole.Quando mi svegliai la luce del sole innondava la stanza, il mio corpo era ricoperto da strati di bende, ero all'interno della stanza di un'ospedale.
Da sola.Tomura perché non è venuto?
Dabi perché non è venuto? L'unica persona che pensavo tenesse a me, perché non si è fatta viva?Toc toc
"Avanti" disse con voce flebile
La porta della stanza si aprii e rivelò la presenza di tutti i miei compagni di classe.
"T/n ci fa piacere vedere che stai bene!" esclamò pimpante come sempre Mina.
"Grazie ragazzi mi fa piacere che siate venuti"
Cominciammo a parlare, ognuno mi raccontò come avevano abbattuto i cattivi, dell'emozioni che avevano pervaso i loro corpi mentre utilizzavano liberamente le loro unicità.
Mi raccontarono anche del professore e di Izuku.Ormai l'orario delle visite era giunto al termine e dovevano ritornarsene a casa.
Lasciarono la stanza e chiusero la porta alle loro spalle.
Dopo qualche secondo però, venne riaperta dal biondino."Non dovevi farlo"disse a denti stretti mentre osservava le piastrelle del pavimento
"Fare cosa?"
"Spingermi via!"
"Ma avevi bisogno di aiuto" mi giustificai
"Non del tuo, e poi non avevo bisogno di aiuto, me la sarei cavata da solo"
"Sai a volte farsi aiutare non è sinonimo di debolezza Bakugou, è da quando ci siamo conosciuti che continui a trattarmi come se fossi solo uno scarto, forse dovremmo provare a conoscerci prima di trattarci come i nostri pregiudizi ci fanno comparire ai nostri occhi, magari tu smetterai di vedermi come una nullità ed io smetterò di vederti come un'insensibile. Ti va??"
"Tsk come vuoi" si voltò e riaprì la porta.
"Ah un'ultima cosa!" si fermò ma non si rigirò a guardarmi "ricorda che essere deboli non deve essere causa di vergogna, la vergogna sta nel rimanere deboli" e senza dire nulla, richiuse la porta alle sue spalle.
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Do I wanna know? || Bakugo xreader
FanfictionIl mondo esterno era diventato solo un ricordo ormai, uscire da qui sembra quasi un sogno, non importa quali crimini dovrò commettere ma finché sarò libera di uscire da questa struttura, mi va più che bene. Le mie mani erano già sporche di sangue...