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T/n Pov

Era ancora all'entrata della porta, probabilmente aveva origliato l'intera conversazione, e molto probabilmente io stavo arrossendo.
Chissà cosa sta pensando di me in questo momento "una ragazza che dorme con ragazzi diversi a casa sua, che razza di ragazza potrà mai essere, tsk".

Strinsi i pugni sulle coperte cercando di nascondere il mio disagio.

"Mi sono proposto io Bakugou, è inutile che te la prenda così tanto con lei" la voce di Todoroki mi risvegliò dai miei pensieri facendomi così tirare un sospiro di sollievo.

Notai un attimo di esitazione nell'espressione del biondino, la risposta del bicolore l'avrà lasciato stupito e al contempo si sarà sentito stupido ad affermare quelle parole dette prima senza un minimo di incertezza.

"Allora verrò anch'io, dopotutto lui non riuscirebbe nemmeno a scaldarti il brodo già pronto per sta sera. E sappiamo tutti e tre che per riprenderti non ti basta un brodo già pronto."

Ma io dovevo rimanere da sola con Shoto, dovevo avvicinarmi a lui, non potevo permettermi di trascorrere altro tempo con Bakugou.

"Mi spiace, può dormire solo uno di voi due da me, c'è solo un divano."

Guardai Shoto in modo che capisse che la persona che volevo dormisse con me quella sera sarebbe stato lui.

"Hai anche in letto matrimoniale, potrei dormirci io." Il mio sguardo scattò da Shoto al biondino, non lo aveva detto veramente.

Il mio volto si dipinse di rosso.

"Non penso sia una buona idea..." dissi.

"T/n ti ho già detto che non me ne può fregare nulla di meno di te, quindi se dovessi dormire insieme a te, toccarti sarebbe l'ultima cosa che mi verrebbe in mente."

"Se non te ne frega nulla di lei allora perché dormirci insisti nel dormire da lei?"

Sentii il cuore in gola, non mi ero ancora ripresa del tutto e questa discussione stava peggiorando il mio mal di testa, semplicemente non te potevo più.
Inoltre nessuno dei due poteva dormire da me, quella sera a casa mia ci sarebbe stato Dabi.

"Nessuno dei due dormirà con me." Dissi toccandomi la testa a causa di un accuro dolore, quelle parole uscirono taglienti lasciando entrambi perplessi.

"Come vuoi." Sussurrò il biondino prima di abbandonare la stanza lasciando me e Todoroki da soli.

Abbassai lo sguardo cercando di evitare quello del ragazzo davanti a me, la situazione era diventata tesa in poco tempo e non avevo le forze per occuparmi anche di lui.
Posai i miei polpastrelli sulla testa e feci una smorfia di dolore.
Il mal di testa diventava gradualmente più forte ed insopportabile.
Se ne accorse.

"Ti lascio riposare, non volevo darti fastidio, se per te non è un problema posso passare a casa tua domani pomeriggio dopo scuola?"

Sospirai, anche se non avessi voluto dovevo, dovevo avvicinarmi a questo ragazzo, ragazzo che aveva scaturito l'attenzione di Dabi.

"Certo, non c'è problema, passa pure."

Nessuno dei due disse altro, si avvicinò silenziosamente alla porta e si voltò a salutarmi poco prima di sparire dalla mia visuale.
Ero stanca e spaventata.

Come avrei fatto a riportarmi se già da domani Shigaraki mi avrebbe costretta ad allenarmi con Hawks?!
Come potevo passare la giornata di oggi da sola con Dabi se era stato lui a causarmi l'incidente?!

Il mio respiro si fece più veloce, sentivo il battito accelerare e vedevo tutti sfuocato.
Cosa mi stava succedendo?

Non riuscivo a calmarmi, mi sentivo come la stanza si stesse rimpicciolendo sempre di più, mi mancava l'aria.
Non avevo mai provato una sensazione simile, era terrificante.

"Respira insieme a me...inspira...espira...inspira..." quelle parole erano accompagnate da delle mani che stringevano le mie.

Chi era? Non riuscivo a vedere e a riconoscere il suono di quella voce.
Feci come mi aveva detto, inspirai ed espirai più volte e lentamente. Stavo funzionando, stavo cominciando a sentirmi meglio, la stanza si stava allontanando, il mio respiro rallentato è il mio battito sembrava normale.

"Grazie" dissi alla figura che stava varcando la soglia della porta, senza però vedere chi fosse.

"Stavi avendo un attacco di panico, idiota."

E senza dire altro la stanza venne avvolta dal silenzio.

Attacco di panico?

Un paio di ore dopo entrò in stanza il dottore, disse che le mie condizioni erano stabili e che grazie alla mia unicità mi sarei potuta riprendere del tutto nel giro di qualche ora.
Potevano dimettermi.
Potevo andare a casa.
Ma io non volevo, non volevo restare da sola con lui, avevo paura che potesse farmi di nuovo del male.
Forse avrei dovuto accettare la proposta di Todoroki ma ormai era troppo tardi.
Mi stavo avviando verso casa completamente da sola, lentamente stavo cominciando ad ambientarmi e potevo arrivarci senza perdermi.

Sapevo che una volta aperta la porta del mio appartamento avrei trovato all'interno un ragazzo dai capelli corvini, con cicatrici su quasi tutto il corpo e dagli occhi pieni di odio.
Gli stessi occhi che mi avevano vista soffrire all'interno della base, quei occhi che mi hanno vista mentre venivo investita da quel camion.

Era questo il prezzo che dovevo pagare per ottenere la mia libertà?

Sentii le mie vene ribollire, non sapevo per quanto tempo sarei riuscita a tollerare tutto questo.
Emisi un grido, ero talmente arrabbiata ed impotente che il mio istinto mi disse di gridare.

"Andate tutti quanti all'inferno!"

Sentii il mio corpo alleggeristi, come se gridare mi avesse aiutata a liberarmi di un peso.
Purtroppo a pochi metri da me si trovava il mio appartamento.

Inspira...espira....

Aprii la porta, non avevo voglia di vederlo e di sentire la sua voce.

"Sono a cas-"

Contrariamente da come mi aspettavo le luci erano spente, regnava il silenzio, le stanze erano gelide come se non fosse entrato nessuno prima di me.
Forse la fortuna girava dalla mia parte e avrei potuto passare il resto della sera da sola.

Tirai un sospiro di sollievo, posai la mia borsa sul divano e mi fiondai sul frigo, volevo un budino alla vaniglia.

"Forse dovresti mangiare altro, hai bisogno di mettermi in forze e non penso che quelli basti, vai a farti una doccia mente io ti preparo qualcosa da mangiare."

Raggelai, non ero da sola, lui era qui.
Sentii le lacrime attraversarmi le guance, non mi voltai per guardarlo, feci un lieve cenno con la testa ed andai in bagno.

T/n quanto stupida devi essere per pensare che non mi avrebbe seguita mentre tornavo a casa? Non ti avrebbero mai lasciata percorrere la strada da sola, te lo hanno fatto solo credere.
Stupida! Stupida! Stupida!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 30, 2023 ⏰

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Do I wanna know?  || Bakugo xreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora