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T/n Pov

Mi girai e rigirai nelle coperte, non riuscivo a prendere sonno.
Ero sommersa di pensieri o soffocata dal senso di impotenza che mi perseguitava.
Non potevo lasciare che fossero gli altri a decidere come la mia vita sarebbe dovuta andare, non volevo andare in una scuola di hero frequentata da un sacco di persone, preferivo starmene da sola, circondata dalle poche persone che tenevano a me, nonostante in questo periodo non ne avessi ma col tempo sarei riuscita a trovarle.

Volevo avere un mio posto dove lavorare, un posto che mi avrebbe portato tranquillità e serenità.
Che sarebbe riuscito a sopprimere tutti i pensieri negativi che si facevano spazio nella mia mente quando mi trovavo da sola.
Perché non un negozio di fiori?
Dai pochi ricordi che avevo, rammento quanto mia mamma adorasse le piante, casa nostra ne era ricolma.

Quando finalmente riuscii a prendere sonno i raggi del sole si infiltravano attraverso le persiane, disturbando i miei occhi ancora sensibili, portai la testa sotto le coperte e finalmente riuscii a prendere sonno.
Cinque minuti e mi sarei alzata, altrimenti avrei fatto tardi a scuola.

"Apri! Non dirmi che stai ancora dormendo?! Su alzati!!"

Mi alzai di scatto, mettendomi seduta sul letto, avevo il cuore che batteva a mille, mi sembrava il minimo dopo un brusco risveglio.
Mi alzai dal letto e mi diressi a passo lento verso la porta.
Avrei riconosciuto quella voce tra mille, dopotutto dato quanto urlava il suo timbro ti rimaneva ben presso nella memoria.
Aprii la porta e venni pervasa da una forte ondata di calore.
Era appoggiato col braccio sinistro sul bordo della porta e la mia testa era sotto la sua, dovetti alzarla per poter incrociare il suo sguardo, scelta della quale mi pentii subito siccome potei avvertire le mie guance arrossire.

"C-cosa ti porta qui?" domandai cercando di non farmi vedere in volto.

"Sta mattina nessuna rompicoglioni è venuta ad infastidirmi durante il tragitto per andare a scuola. Ho pensato che dopo ieri sera stessi ancora dormendo, e dati i tuoi capelli ancora arruffati e il pigiama ci ho preso in pieno" rispose entrando con passo deciso nel mio appartamento. "La scuola comincia tra poco, hai dieci minuti di tempo per prepararti."

Controllai l'ora ed effettivamente aveva ragione, ero in estremo ritardo!
La scuola cominciava tra cinque minuti...allora perché me ne aveva dati dieci?

"Resterai qui ad aspettarmi?" chiesi cercando di soffocare nel tono la speranza che la sua risposta fosse un si.

"Certo, non sia mai che ti riaddormenti. Altrimenti come farai a finire in coppia con me per l'allenamento in vista del festival?" ghignò ed incrociò le braccia all'altezza del petto.

"Ma così facendo non sarai in ritardo anche tu?"

"Tsk sarebbe il mio primo e ultimo ritardo, ne varrà la pena siccome non vedo l'ora di farti il culo."

Non persi altro tempo e corsi in camera mia a cambiarmi, sistemarmi i capelli e lavarmi i denti, fui pronta entro lo scadere dei dieci minuti.
Afferrai lo zaino e mi affrettai a raggiungere Bakugou che mi stava aspettando in cucina.

Una volta entrata nella stanza un profumo inebriante stuzzicò le mie narici, presa dalla fretta mi ero completamente scordata di fare colazione.
Sul tavolo scorsi un piatto con un toast ed un succo di frutta.

"Lo hai fatto tu?" indicai il cibo presente sul tavolo.

"No, lo ha fatto la fata turchina" rispose seccato.

"Ah, chi sarebbe?"

Sembrò strozzarsi con la sua stessa saliva, come per trattenersi dall' alzare la voce e reprimere gli insulti che stavano per fuoriuscire dal suo palato, per poi rivolgermi uno sguardo tagliente.

"Sei seria? Certo che l'ho fatto io!" portò la mano sulla sua fronte corrugata e fece dei respiri profondi per mantenere la calma. "Dammi" disse prendendomi lo zaino dalla spalla "questo lo tengo io, tu prenditi la colazione e andiamo, siamo già in ritardo".

Si infilò il mio zaino tra le spalle e tenne il suo tra le mani, aspettò che prendessi il pasto in mano e uscissi dalla porta, per poi chiuderla e scendere dopo di me.

Durante la strada per tornare a scuola mangiai il toast che aveva preparato per me, riuscii a bere anche il succo in tempo, prima di entrare a scuola.
Nonostante i minuti di ritardo il professore non disse nulla, anche perché non c'era nessun professore in aula.

Una volta entrati in classe Bakugou si sedette al suo posto mentre io mi avvicinai al gruppo formato da Shoto, Midorya e Uraraka che stavano parlando di quando fossero in estasi per il festival.

"Buongiorno T/n" mi salutò il bicolore.

"Buongiorno ragazzi" ricambiai il saluto con un sorriso stampato sulle labbra.

"T/n-chan come mai sei in ritardo?" domandò con tono gentile Uraraka.

"Oh, umh...ecco non ho sentito la sveglia"

"Anche Bakugou era in ritardo, siete entrati insieme no?" osservò Todoroki abbastanza infastidito.

"Si, è stato così gentile da venire a vedere se stessi ancora dormendo, se non fosse stato per lui in questo momento starei ancora dormendo".

Notai il volto di Midorya sbiancare, sembrava non aspettarsi una cosa del genere da Bakugou.
Si conoscevano sin da quando erano bambini ma sembrava sorpreso dal gesto che aveva compiuto oggi per me.
In effetti lo ero anch'io.
Ma lui non sapeva che lo aveva fatto solo per poter fare coppia insieme durante l'allenamento, non sapeva neanche quanto lui mi detestasse.
Ma non mi sembrava il momento di dirglielo, dopotutto il professor Aizawa aveva appena fatto il suo ingresso in classe.

Ci sedemmo tutti ai nostri posti aspettando che ci spiegasse come si sarebbe svolta la lezione di oggi ma io non riuscivo a staccare lo sguardo dal biondino seduto n qualche fila davanti a me.

"Pss T/n" mi sentii chiamare e fu come risvegliarsi da uno stato di trans, era Todoroki.

"Si dimmi" risposi sussurrando.

"Ti ha fatto qualcosa?"

"Chi?"

"Bakugou, ti ha fatto qualcosa? Ti ha minacciata oppure qualcosa del genere?"

Trattenni una risata portando una mano davanti alla bocca, io potevo essere anche stupida ma mai svampito quanto lui, eccetto quando si tratta di utilizzare le proprie unicità.
Ogni tanto faceva dei ragionamenti così insensati che faticavo a convincermi che fosse serio.

"No, nulla del genere"

"Mh ok"

Non potevo biasimarlo, in fin dei conti stiamo parlando di Bakugou, un ragazzo irascibile che fatica a controllare la propria rabbia e che guarda tutti dall'alto al basso, consapevole di essere il migliore.
Un ragazzo che se non ti trova abbastanza forte da poter parlare con lui, non ti considera nemmeno.
Un ragazzo che da del suo meglio, sa di non essere il migliore ma comunque cerca di dimostrarlo sempre, molte volte riuscendoci.

Poi ci sono io, una ragazza che non sa il motivo per cui si trova qui, che se non fosse stato per Shigaraki sarebbe stata rinchiusa in quelle quattro, umidi mura, oppure avrebbe ancora una famiglia.
Una ragazza insicura di se ed incapace ad utilizzare la propria unicità.
Una ragazza che cerca di dare del suo meglio ma che finisce sempre per fallire, che farebbe di tutto per ricevere un minimo di attenzioni.

Siamo due persone completante diverse, sarà per questo che Todoroki avrà pensato che mi avesse fatto qualcosa.

"Il festival é alle porte bla bla bla, penso sappiate già tutto, non perderò altro tempo a rispiegarvelo. Ora scegliete un compagno ed andare a mettervi le tute, vi aspetto nel campo di allenamento"

Mentre gli altri si alzavano per raggiungere lo spogliatoio, io e Bakugou rimanemmo seduti, scambiandoci uno sguardo complice:"tu starai in coppia con me."

Do I wanna know?  || Bakugo xreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora