Ti Sei Innamorato

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Quella sera, Manuel sembrava più agitato del solito. Simone quel pomeriggio l'aveva riempito di succhiotti, e lui li avrebbe dovuti spiegare alla madre, e per quanto fosse sicuro di volerle dire della relazione, non gli sembrava il caso di presentarsi con certi lividi e morsi sul collo.

Optó per rubare a Simone una maglia a collo alto, nonostante il caldo bestiale, e alle sette, come pattuito con la madre, tornó a casa.

"Ciao mà!" gridò Manuel entrando in casa, poi si affacció in cucina e vide sua madre combattere contro un qualche impasto che sembrava impossessato.

"Aspetta che te do' na mano" disse Manuel, che andò a lavarsi le mani e iniziò ad aiutare la madre a far tornare l'impasto in qualcosa di meno appiccicoso, poi lo stesero e ci misero il sugo sopra, per infine infornarlo.

Dopo aver pulito, sistemato e aver apparecchiato il tavolo per la cena i due si sedettero sul divano.

"Manu ma è successo qualcosa che sei così felice? Non m'hai mai aiutato in cucina" rise la madre, velando la sua curiosità con una battuta.

"In realtà si" disse serio Manuel.
"È una cosa bella?" chiese Anita, sull'attenti. Manuel annuì e la madre chiese "Sei tornato co Chicca, per quello c'hai la maglia a collo alto?"

"NO! Cioè, hai centrato il perché della maglia, ma non il chi" ammise Manuel, guardando il basso.

"Alice?" chiese Anita quasi disgustata. Odiava quella donna, aveva usato il suo bambino. Ma Manuel scosse la testa in segno di no.

"No mà...non è una ragazza..." ammise Manuel, non trovando ancora il coraggio di guardarla. Non pensava che la madre lo avrebbe odiato, ma forse sarebbe stato diverso.

"Finalmente Simone?" esclamò Anita. Era felice, non sorpresa o stupita, felice.
"Già lo sapevi?" chiese Manuel stupito.

Forse lo sapeva prima sua madre, del suo interesse per Simone, che lui.

"Di Simone sapevo da molto, ho capito che ti eri innamorato di lui il giorno dell'incidente, mentre parlavamo." rispose la madre, sorridendo. Ma Manuel ancora non la guardava.

"Oh Manu" esclamò allora, stringendogli una mano e alzandogli la testa, "guarda che a me non cambia se ti piacciono gli uomini, le donne o entrambi. Sei mio figlio e ti amo così, sempre. Però preferisco se ti innamori di un TUO coetaneo e non di una MIA coetanea." disse Anita seria, alleggwrendo il tono nell'ultima frase, che fece ridere lei e Manuel.

Lo stesso Manuel che quando alzó la faccia piangeva. Ma non di tristezza, di gioia, felicità.

Strinse Anita in un abbraccio forte, "grazie Ma" disse poi, sperando che la madre capisse che non era solo per quelle parole. Era grazie per sopportarlo e supportarlo sempre, e lei capì.

E lì, in quella piccola casa, un rapporto madre figlio rinasceva in qualcosa di meraviglioso.

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