Doccia

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La festa d'istituto di inizio anno del liceo Da Vinci anno 21/22 è stata eletta come la migliore di tutte.

La festa era stata svolta al Right*, un locale dove si era svolta la festa anche  per l'inizio dello scorso anno scolastico.

Simone era stato trascinato a quella festa da Manuel, dai suoi compagni di classe e addirittura dalla cugina del suo fidanzato e la sua quasi-ragazza.

In realtà non era stato del tutto inaspettata l'imposizione di andare a quella festa, tanto che i due liceali si erano organizzati con i genitori cosicché Manuel e Simone stessero a casa del primo, invece Anita sarebbe andata a dormire a casa Balestra.

Alle 19:00, come da accordi, Simone si presentó a casa Ferro accompagnato dal padre, così che avrebbe potuto dare un passaggio ad Anita.

Alle 19:10 Simone si trovava sul letto del fidanzato, che doveva ancora farsi la doccia, a sbraitare perché dovevano cenare e stare un po' insieme prima di andare in discoteca.

"Manu però che palle lo sapevi che alle sette stavo qua! " si lamentó Simone, facendosi cadere sul letto mentre Manuel prendeva un paio di boxer e dei pantaloni per andare a lavarsi.

"Eh amò che ti devo dire ero impegnato, se vuoi famo la doccia insieme così è sicuro che qualcosa insieme la facciamo no?" disse Manuel sbuffando.

Mica poteva dirgli che aveva passato il pomeriggio immaginando vestiti che lui avrebbe scelto per la serata, magari quella camicia azzurra che avevano comprato insieme in Scozia che, Simone lo sapeva, lo faceva impazzire;oppure quei jeans neri che gli stanno così bene eh oh...

Magari ha pensato anche ad altro, però è un adolescente colpevole di avere un fidanzato maledettamente sexy, mica era colpa sua se aveva 'na voglia che gli usciva dagli occhi.

Simone non ha neanche pensato in cosa Manuel fosse stato così tanto impegnato a fare quel pomeriggio, perché la sua mente era già persa nei meandri di pensieri proibiti appena l' altro aveva pronunciato quelle parole.

Se vuoi ce la facciamo insieme.

Era passata solo una  settimane dal discorso di Manuel, e da lì non ne avevano più parlato, ma era abbastanza chiaro che i due fossero più che pronti per il passo successivo, e forse quel giorno poteva essere il giorno. Ma Simone non pensava che sarebbe successo così presto.

In realtà tutto quel ragionamento non durò più di tre secondi, e, scollegando il cervello, rispose "Ok".

Vedendo l'espressione di Manuel ritratto e  "cioè, si...mi-mi piacerebbe ma ho solo i vestiti per stasera e non avrei i boxer e magari tu stavi scherzando e allo-" disse Simone, arrossenso furiosamente e balbettando su alcune parole per l'imbarazzo, ma Manuel lo interruppe con una fragorosa risata.

" Who Simó frena. Io te l'ho proposto perché volevo, altrimenti non l'avrei fatto. E non fa niente per i boxer, te li presto io:uno che ti vada lo trovimo." disse Manuel sorridendo malizioso, poi vedendo l'espressione imbarazzata e le sue guance arrossate si mise in ginocchio tra le sue gambe, dato che il più piccolo era ancora seduto sul letto, e gli fece alzare la faccia, che aveva abbassato per non far notare il rossore.

"Oh, Simo, tengo le mani a posto, te lo prometto. L'avevo proposto solo perché volevo stare con te, giuro, non per secondi fini, non che mi dispiacerebbe, ma io non voglio forzarti a far nulla. Giuro." specificó poi Manuel, accarezzandogli una guancia con una mano, l'altra ancorata dietro la sua testa, sul collo.

"Va bene Manu, non mi stai forzando a far nulla,voglio farlo." rispose solo Simone, poi aggiunse "e sta doccia? Guarda che dobbiamo ancora mangiare e prepararci".

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