1. Riven x Darcy

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Riven

Io e gli specialisti, come sempre, combattevamo al fianco delle Winx per sconfiggere le Trix. Ero stanco di quelle fatine, incapaci di cavarsela da sole e sempre pronte a fare gli occhi dolci a noi ragazzi. Erano ragazze troppo serie per uno come me che aveva solo voglia di divertirsi. Hanno unito i loro poteri in una ridicola convergenza e le Trix si sono finalmente ritirate con la coda tra le gambe.
"Noi andiamo a prendere un gelato per festeggiare, tu vieni?" mi ha chiesto Musa, la fata con quei ridicoli codini blu. "No" ho risposto bruscamente, ho infilato il casco e sono volato via a tutta velocità sopra alla mia moto. Che idea stupida celebrare una vittoria con un semplice gelato, perché non una birra o magari qualcosa di più forte per fare una serata come si deve. Mentre sfrecciavo per la periferia di Magix una strana figura accasciata vicino ad un locale abbandonato ha catturato la mia attenzione. Non appena l'ho vista in faccia, l'ho riconosciuta subito: era una delle streghe contro cui avevamo appena finito di combattere. Sembrava ridotta male, provava a rimanere in piedi, ma le gambe le cedevano e ricadeva in ginocchio. Sono sceso dalla moto divertito da quella scena e mi sono avvicinato più incuriosito che preoccupato per lei.

Darcy

Quelle maledette fatine erano riuscite a batterci ancora una volta. Icy e Stormy sono uscite indenni dallo scontro, ma la convergenza di incantesimi mi ha colpita in pieno e mi ha scaraventata al suolo. Le mie sorelle sono volate via, ma io ero troppo debole per raggiungerle e quindi mi sono limitata a strisciare in una strara isolata per riprendermi un po'. Quando quello stupido specialista è arrivato ho avuto paura che mi consegnasse alle sue amichette, ma non sembrava troppo interessato ad arrestarmi. Se ne stava appoggiato alla sua moto e mi guardava con un irritante sorrisetto divertito stampato sul volto. "Ti fa ridere il fatto che io non riesca ad alzarmi?" gli ho chiesto innervosita dal suo comportamento. "Cosa aspetti a chiamare le tue amiche fatine? Vuoi rimanere lì a ridere di me o ti muovi a fare qualcosa?" ho continuato ormai arresa al mio destino. "Non sono mie amiche, mi stavo solo godendo un po la scena" ha risposto lui con un'alzata di spalle. Inaspettatamente si è avvicinato, mi ha fatto passare il braccio attorno al suo collo e mi ha tirata su' di peso.

"Mi chiamo Riven" ha detto facendomi sedere su una panchina poco distante per permettermi di riprendermi

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"Mi chiamo Riven" ha detto facendomi sedere su una panchina poco distante per permettermi di riprendermi. Era diverso dagli altri specialisti, la sua aurea mi appariva tenebrosa e tormentata, proprio come la mia. "Sono Darcy" gli ho risposto squadrandolo da capo a piedi. Era alto e muscoloso, capelli a spazzola e aria da duro, nel complesso un bel ragazzo, così diverso rispetto ai suoi compagni perfettini e insopportabili.

Riven

Da vicino la strega non era affatto male: fisico perfetto, capelli marroni lunghi fino al sedere e occhi grandi nei quali perdersi. Non sapevo perché, ma l'oscurità che la circondava, differente dal mondo colorato di quelle sciocche Winx, mi affascinava e non poco. "Perché mi stai aiutando? Pensavo che gli specialisti e le fate fossero alleati..." ha indagato Darcy con tono sospettoso. "Non ho la divisa adesso, quindi non sono uno specialista, sono solo Riven" ho risposto sicuro di me. Lei ha fatto una smorfia simile a un sorriso e si è finalmente rilassata.
"Già che sei qua potresti anche darmi un passaggio con quel rottame" mi ha detto sfacciata. Ho ridacchiato e le ho passato un casco. "La notte è giovane, vuoi gia' tornare a casa?" le ho domandato con tono di sfida. "Io non ho mai detto di voler rientrare" ha ribattuto lei salendo in sella. Ho guidato a tutta velocità per impressionarla e più lei si stringeva ai miei fianchi più acceleravo. "Hai paura?" le ho chiesto attraverso il micronofono incorporato nei caschi. "Certo che no!" si è affrettata a rispondere, ma il timore nella sua voce era evidente.

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