Non voglio crederci

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Ci ho pensato tutta la notte,il mio pensiero è quello se ne facesse una ragione.Infondo sono i fatti che parlano,tutti lo sanno.
Mi sono appena alzata dal letto,ho dormito poco e niente.Vado in cucina a farmi un caffè quando a un certo punto sento bussare alla porta.Vado ad aprire,pur essendo impresentabile.
Vedo un ragazzo mulatto mai visto finora.
<<Ciao,sono Zaccaria un'amico di Mohamed-vedendo la mia faccia stranita-il tuo vicino di casa-ah è così si chiama,penso-l'hai visto percaso?È da ieri sera che non lo vedo e non lo sento.>>
<<Ehm no,fino a un minuto fa non sapevo nemmeno come si chiamasse.Non so come posso esserti d'aiuto>>
Volevo dirgli che sicuramente si stava facendo o peggio ancora stava rapinando qualche casa,ma meglio non dirlo.
<<Va bene,se lo vedi chiamami,questo è il numero.Sono preoccupato,nessuno lo ha visto più da ieri sera>>
Mi passa il suo numero e per non sembrare scortese lo prendo.
<<Va bene,se ho notizie ti chiamo.>>
<<Grazie>>
Gli chiudo la porta una volta che è sceso dalle scale e inizio ad immaginare i peggiori scenari riguardo il mio vicino di casa,che ho scoperto si chiama Mohamed.Avrà origini straniere,infondo si vede anche dal suo viso così come il ragazzo che ha suonato a casa.
Torno in cucina,bevo il caffè e sistemo casa.Una volta finito mi vado a lavare e a vestire,visto che devo lasciare un'esame all'università.Chiudo casa e sono pronta a scendere le scale quando lo vedo.Sta salendo con un sorriso fiero,forse avrà rapinato qualcosa e avrà preso soldi.
Mi guarda,lo guardo nessuno dice niente.
La prima a prendere parola sono io.
<<Sai dovresti essere più responsabile,Mohamed.Almeno avvisare i tuoi amici su quali posti vai a rapinare,senza farli preoccupare a vuoto.Non ti facevo così tirchio.>>
Lui mi guarda accigliato
<<È passato da me il tuo amico Zaccaria,sembrava molto preoccupato>>
Ora prende lui la parola
<<Sai,sei molto simpatica oltre che acida.La prossima volta magari ti chiamo così puoi farli stare più tranquilli.Magari fai anche qualche servizietto mentre io rapino le case.Che dici?>>
Si è bevuto il cervello
<<Eh no bello mio,non mi scambiare mica per quelle puttane che vi portate a letto.Adesso spostati ho di meglio da fare>>
Non si sposta,lo guardo male,mantiene il mio sguardo e dopo averli toccato i baffetti che ha lo supero e li lascio un bacio volante.
<<A mai più Mohamed>>
Se la ride
<<Ci rivedremo presto,ragazzina>>
Ragazzina,ah,che nervoso.

Una volta uscita dal palazzo,penso sia giusto chiamare il suo amico infondo ha riposto le sue speranze in me.
Digito il numero e sento che squilla,al secondo risponde
<<Sì,Zaccaria sono Jessica,la vicina di casa di Mohamed.È tornato,l'ho appena visto-Oh tranquillo nessun disturbo-Sì,ciao>>
Questo ragazzo è molto più simpatico del suo amico,mi chiedo come facciano ad esserlo.
Prendo i mezzi pubblici,non avendo un mezzo tutto mio,e raggiungo l'università Bicocca a Milano.
Lascio il mio esame e prima di tornare a casa,mi faccio un giro nella città.Vado a trovare Alice,che lavora in un bar qui,e poi vedo cosa fare.
Arrivo al bar e la vedo,raggiante con i suoi capelli biondi,è un'amica che ho conosciuto qui quando mi sono trasferita.Anche lei di Lecco,ma abita a Corsico e lavora a Milano per mantenere gli studi dell'università che frequenta.Lei fa moda.
<<Jessicaa,come va?Da quanto tempo>>
<<Ehy Ali,avevo un'esame da consegnare sono stata impegnatissima.Potremmo rimediare stasera?Il mio turno è stato sostituito,andiamo a ballare?>>
Una cosa che amavo da sempre e a cui non avrei rinunciato mai erano le discoteche,l'alcool e il fumo.Amo ballare e scatenarmi,tanto quanto amo bere e fumare le canne,nè di più nè di meno.Le droghe non le tollero,capisco farsi una volta ma poi non si riesce a smettere così facilmente,ne vorrai sempre di più e poi di più.Meglio evitare,ho già tanti problemi per la testa.
Alice sorride,ha già capito il mio intento
<<Amica,aspettavo solo questo,stasera ho il turno libero posso uscire.Ci andiamo a divertire!Tra un'ora stacco,tu ora che fai?>>
<<Ho bisogno di tornare a casa a farmi una doccia,ma prima mangio.Mangiamo insieme?Ci aggiorniamo sulle cose del momento e poi ci lasciamo.Che dici?>>
<<Non potevi farmi proposta migliore>>
So che lei ama il gossip,ogni volta che c'incontriamo mi parla di vita,morte e miracoli di tutte le persone che conosce e non.
In quell'ora l'ho aspettata lì,abbiamo parlato quando non doveva servire clienti e adesso stiamo andando a cercare un posto in cui mangiare.

Abbiamo appena mangiato in un bistrot qui a Milano e Alice mi ha informato sui nuovi gossip.Wow,non pensavo fossero così tanti.Non sono mai stata una ragazza interessata a questi,ognuno fa quello che vuole.Chi sono io per giudicare?
Stasera ci sarà un nuovo cantante,che sta "spaccando la scena italiana" così definito da Alice che si esibirà in un locale qui,a Milano.Che facciamo non andiamo?
Esclusa,io amo ballare e amo la musica certo che andremo.
Ci vedremo stasera,ora devo andarmi a fare una bella doccia ed Alice lo stesso.
Stasera mi verrà a prendere lei,non posso prendere i mezzi pubblici se no arriverei tardi.

Sono appena scesa dal pullman che mi ha portato nella mia città e sto andando a casa.Come sempre fuori il palazzo vedo gente che spaccia,seduta sulle sedioline ma non ci faccio cosa.Oramai è un'abitudine.Quando avrò soldi in più cambierò casa,per stare più al sicuro.
Salgo le scale e spero vivamente di non incontrarlo e perfortuna così è.Entro in casa,appoggio tutto sul divano e vado direttamente in doccia.Mi lavo,anche e soprattutto i capelli,che non hanno avuto pace in questi giorni.Una volta uscita,mi asciugo e mi sistemo i capelli.Mi faccio una pettinatura semplice,liscia.Mi piaccio molto più così e mi metto giusto il mascara e il rossetto.Non mi piace truccarmi.Esco dal bagno,sistemo ciò che ho buttato sul divano e vado a vedere cosa mettermi.
Dopo tanti scarti,decido di mettermi un vestito nero con la schiena scoperta che scende dolce sui fianchi.La particolarità sono i lacci sull'esterno della coscia,danno quel tocco di vede non vede.Mi chiama Alice e mi dice di essere giù ad aspettarmi.Mi metto gli stivali alti bianchi,mi sistemo il cappotto,la borsa e giusto in tempo scendo le scale.Oggi pomeriggio non ho sentito per niente Mohamed,strano di solito si fa sentire per tutto il rumore che fa.
Entro in macchina,saluto Alice e c'incamminiamo verso il locale a Milano.Nel tragitto cantiamo le canzoni che passano sul mio Spotify collegato alla radio.

Arrivate al locale,non facciamo nessuna fila visto che il bodyguard è Francesco,vecchio amico d'infanzia ed entriamo senza nessun problema.
Vado subito al bancone degli alcolici ed ordino un quattro bianchi,Alice l'ho persa.
Ogni volta la stessa storia,entriamo nei locali e ci perdiamo.Sicuramente si sarà andata a riaggiustare il trucco,infatti eccola.
<<Jes,ero in bagno.Tu hai già ordinato vedo,mh>>
Ammicca verso il barman,la solita.
<<Una sprite per la mia amica,barman>>
Alice mi lancia un'occhiattaccia e mi sussurra
<<Smettila di trattarmi come un'incosciente,non succederà più.Ora lo reggo l'alcool>>
Scoppio a ridere
<<Ali,sai che lo faccio per il tuo bene.Non voglio vederti sboccare su un marciapiede,di nuovo>>
Lei sbuffa
<<Barman,niente sprite.Un'angelo azzurro>>
Ora sono io a rivolgerle un'occhiataccia ma prima che possa dire qualcosa prende il cocktail e mi porta in pista.
<<Sh,vedi adesso salgono i cantanti.Sai,mi hanno detto che uno è di Lecco,si portava avanti con spaccio invece adesso spacca nella musica.Magari lo conosci>>
La guardo stranita,ancora non capisco come sappia certe cose.Sento applaudire e mi volto piano per vedere chi ha causato tutto questo casino.Nel frattempo sto per rispondere ad Alice,ma per la seconda volta vengo zittita.Sul palco c'è lui.Il mio vicino di casa.Mohamed.
Non ci voglio credere.

Voglio te,soltanto teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora