Capitolo 2

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Subito dopo le presentazioni chiesi informazioni su dove mi trovassi o cosa significava Hokage, dato che Naruto continuava a ripetere la frase -io diventerò l'Hokage piú forte fra tutti gli Hokage-, mi spiegarono che ci trovavamo nel villaggio della Foglia e che nel nostro villaggio come negli altri, a capo, c'era l'Hokage, una specie di Re, ma negli altri villaggi avevano un nome diverso con la terminanza uguale. Continuarono a parlarmi di famiglie capostipiti, come gli Uchiha o gli Hyuga, famiglia capostipite a cui apparteneva Hinata. A dir la verità non ci capii molto ma mi piaceva l'atmosfera creatasi quindi non mi dava fastidio ascoltarli.

Nel frattempo arrivammo ai piedi di una struttura molto grande, che mi fermai ad ammirare, era la residenza Hyuga.

Hinata ci entrò, chiedendoci di aspettarla fuori, noi annuimmo e io ne approfittai per chiedere a Naruto a quale famiglia Capostipite appartenesse, lui in risposta mi disse di non sapere nulla sulla sua famiglia così mi feci coraggio e gli raccontai della mia.

Mi interruppe varie volte per chiedermi cose come "e ora dove sono i tuoi fratelli" o "perché dei genitori dovrebbero abbandonare i loro figli volontariamente?"

Domande di cui non sapevo nemmeno io la risposta, cosí gli chiesi se poteva portarmi dall'Hokage in modo da cercare una soluzione.

Naruto non riuscí a rispondermi perché Hinata uscì con un bambino anch'esso della nostra età ma sembrò avere un' aria piú responsabile e autoritaria, lui disse di chiamarsi Neji e mi chiese dove fossero i miei genitori, pensando, probabilmente,  che mi fossi persa, io gli risposi che avevo solo due fratelli e a mia volta gli chiesi se poteva portarmi dall'Hokage. Mi guardó con disappunto ma poi sembró riflettere e mi rispose di sì, avrei solo dovuto aspettare l'arrivo di un adulto.

Una volta dentro l'ufficio dell'Hokage, quest'ultimo si rivolse a me con uno sguardo dolce e comprensivo chiedendomi della mia famiglia, così gli raccontai tutto ció che mi accadde. Alla fine del racconto fece chiamare un signore con un nome strano che, a quanto ho capito, aveva il potere di vedere nella testa delle persone.

Dopo tutta "l'operazione" tutti gli adulti si riunirono per parlare, probabilmente di me. Io, Hinata, Neji e Naruto fummo condotti in una stanza piena di giochi e passatempi, Neji si sedette vicino a me e mi chiese a quale gioco volessi giocare in risposta gli dissi che avevo sonno, così con il suo permesso, mi stesi sulle sue gambe ricoperte dal kimono e mi addormentai.

***

Al mio risveglio ero in un letto e a fianco c'era Naruto che mangiava qualcosa dentro un barattolo. Quando si accorse del mio risveglio mi spiegó che per il momento, potevo alloggiare da lui mi disse anche che lui abitava da solo e che per questo aveva insistito per farmi rimanere da lui. Ero contenta che mi volesse vicina a lui, ma la mancanza dei miei fratelli si faceva sentire però Naruto sembrava così felice... non avrei rovinato il momento.

~ Narratore Pov~

Questo periodo si trasformò in permanenza, passarono gli anni e Naruto e t/n si unirono sempre di più, Naruto rimpiazzó presto il posto dei fratelli di t/n che rimasero un ricordo importante nel cuore della bambina.

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