𝘼𝙢𝙖𝙢𝙞 𝙋𝙚𝙧 𝙌𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝘾𝙝𝙚 𝙎𝙤𝙣𝙤 ~Vmin

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Di certo vivere in un'immenso castello, essere servito in ogni momento ed essere sempre al centro dell'attenzione come il principe più ammirato del regno, è un sogno che molti vorrebbero far avverare.

Eppure, Kim Taehyung, prossimo erede al trono del re Kim Songjoon, non la pensava allo stesso modo.
Molto spesso si chiedeva come fosse vivere in una semplice casa di campagna, essere circondato da alberi, fiori, poter dipingere interi paesaggi, poter passeggiare libero, senza che qualcuno ti stesse dietro come facevano le guardie reali.

Molte volte aveva provato a scappare via, a cercare un suo piccolo rifugio segreto, sperando che nessuno lo trovasse.
Molto spesso lo aveva fatto e molto spesso suo padre lo aveva punito, perché di certo quello non era un comportamento da principe.

Taehyung, in quel momento, stava disegnando nella sua enorme stanza decorata alla perfezione in oro, il suo letto era al centro della stanza con accanto un'armadio enorme e di fronte delle imposte che davano su un grandissimo balcone.
Il tutto era coperto da colori chiari quali il beige e un marroncino troppo chiaro anche per essere definito tale.

Il principe amava l'arte e tutto ciò che ne componeva, passava intere giornate a disegnare, a dipingere o anche solo ad ammirare opere d'arti.
Per lui l'arte era un modo per scappare dalla realtà, così da creare il proprio piccolo mondo e manovrarlo come meglio si voglia.

E proprio mentre stava colorando il suo ennesimo disegno, sentì bussare alla sua porta, il ragazzo posò il colore e alzò lo sguardo verso la porta.
"Avanti" disse rimanendo seduto nella sedia della sua scrivania, posta proprio accanto al balcone.

La porta si aprì e vi entrò una donna della servitù che subito fece un profondo inchino per poi parlare.
"Vostra Altezza, mi dispiace molto disturbarla, ma Vostra Maestà ha richiesto la vostra presenza nella sala del trono, ha urgenza di parlarvi" disse guardando negli occhi il principe con un'espressione molto seria.

"Non preoccuparti Lucy, arrivo subito, avverti pure il re" rispose Taehyung alzandosi dal suo posto e solo una volta che la donna uscì dalla sua stanza, egli si cambiò in modo da porte essere presentabile agli occhi di suo padre.

Uscì dalla stanza e fece un piccolo sorriso a tutte quelle persone che incontrava durante il lungo corridoio.
Una volta arrivato, bussò e solo dopo il permesso del re, Taehyung entrò e si inchinó al cospetto di suo padre.

"Padre, mi è stato informato che volevate parlarmi" disse una volta alzatosi.
Il re, un uomo avanti con gli anni, annuì con un'espressione alquanto seria e impassibile.

"Sì Taehyung.
Come ben sai, il tuo ventunesimo compleanno si sta avvicinando e come da tradizione diverrai il nuovo re di questo regno, quindi, in quanto re, ti serve una regina" disse con un tono di voce calmo e pacato.

"O un re" aggiunse Taehyung sapendo benissimo che suo padre non lo avrebbe mai detto, conferma ne fu la sua espressione accigliata che fece infastidire Taehyung oltre modo.

"Taehyung, non-"

"No, padre, sapete bene che sono attratto soltanto dagli uomini e sposerò soltanto un ragazzo" disse prima che suo padre avrebbe potuto dire qualcosa che ne avrebbe tratto una lite disastrosa.

Non era la prima volta che ne discutevano eppure il re si ostinava a credere che quella di Taehyung fosse solo una semplice e stupida fase; quello che però non aveva inteso è che in tutta la sua vita il principe si era portato a letto più uomini che fanciulle.

E adesso, che arrivava il fatidico momento, voleva mettere le cose ben in chiaro.
O sarebbe stato un ragazzo, il suo accompagnatore a vita, o sarebbe stato il primo re a regnare senza nessuno al suo fianco.

"E sia" disse il re "scegli chi vorrai tu, ma, rammenta, deve essere una principessa..o un principe" aggiunse facendo spuntare un sorriso sul volto di Tae che si inchinò e ringraziò suo padre per poi tornare in camera sua.

Non sapeva ancora chi scegliere eppure, sperava di trovare qualcuno che lo avrebbe amato proprio come il suo buon cuore spesso faceva.

Solo che..come avrebbe scelto con chi passare il resto della sua vita?