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"Vostra Altezza, benvenuto in casa Park" affermò con un piccolo sorriso Sally facendosi da parte e lasciando entrare Taehyung, con il suo consigliere, in casa.

"La ringrazio signora" sorrise il principe e si guardò intorno, quella casa...aveva un qualcosa di particolare.

Taehyung aveva passato le precedenti ore alla ricerca di Jimin, iniziando proprio dal confine e avanzando verso il centro del regno.
Stava iniziando a perdere le speranze, soprattutto notando che in quella casa non vi fosse nessun ragazzo ma solo quella donna e due ragazze.

"Non vi sono ragazzi qui?" chiese infatti, sorridendo per gentilezza alle due fanciulle che ridacchiarono contente alla vista del sorriso del principe.

"No vostra altezza, ci sono solo le mie figlie" Sally chiuse la porta e si avvicinò al ragazzo.

Peccato per lei che Taehyung riconobbe la sorella di Jimin, infatti si girò verso la donna.
"Ne è sicura? Perché ricordo bene che voi foste insieme a un ragazzo e che lo abbiate nominato anche come vostro fratello" disse Taehyung rivolgendosi prima verso la donna e subito dopo verso la fanciulla che sbiancò "sto forse sbagliando?"

"Forse mi avete confusa per qualcun'altra vostra altezza" sussurrò ella sgranando gli occhi e facendo un passo indietro.

"Affatto, vi ho riconosciuta, dov'è vostro fratello?" insistette Taehyung guardandosi intorno cercando di vedere una chioma rosa e due occhi magnetici così come solo gli occhi di Jimin lo erano.

"Vostra altezza, le mie figlie non hanno fratelli, sono solo loro" intervenne la donna andando in aiuto della propria figlia.

"Mi dispiace contraddirla ma sono sicuro che l'altro giorno fosse in compagnia di-" Taehyung si fermò dal parlare quando sentì un rumore, un qualcosa simile a un pianto disperato "cosa è? Chi c'è?" chiese quasi disperato tanto quanto quel pianto che sentiva perfettamente.

"Nessuno, sarà il nostro gatto" disse subito Sally maledicendo mentalmente Jimin.

"Invece no, per l'ultima volta, chi c'è in questa casa??" chiese Taehyung alzando il tono di voce e stringendo le mani a pugno.

E a quel punto la donna non poté fare più nulla che non fosse il portare Taehyung e il suo consigliere di sopra.
"Preparate l'anello" disse Taehyung all'uomo dietro di lui che obbedì subito all'ordine.

"Vostra altezza, qui c'è solo il nostro servo" disse la donna aprendo la porta e fulminando con lo sguardo un Jimin che si era subito alzato da terra con gli occhi rossi e gonfi.

Ma tutto passò in secondo piano quando il suo sguardo incontrò quello del principe.
"Taehyung.." sussurrò infatti inchinandosi subito ma lasciando che un piccolo sorriso nascesse sulle proprie labbra.

E anche Taehyung sorrise.
Eccolo.
Era lì, davanti a lui.
Bello come sempre.

"Jimin, alzatevi vi prego" disse il principe emozionato di poter far incontrare i loro occhi ma non appena notò quelli di Jimin rossi, gonfi e pieni di lacrime, subito si girò verso la donna infuriato che un viso tanto bello quanto quello di Jimin fosse ridotto in quello stato.
"Datemi un motivo valido del perché Jimin stia in questo stato e fosse rinchiuso qui dentro." disse duro e non ricevendo risposta prese soltanto l'anello dalle mani del suo consigliere.

Jimin arrossì vedendo il principe avanzare verso di lui ma non distolse lo sguardo dalla sua figura.

Taehyung era...perfetto.
E Jimin, alla perfezione, non aveva mai creduto.

"Posso avere la vostra mano sinistra?" chiese dolcemente Taehyung porgendo la propria mano lasciando che un altrettanto dolce sorriso si formasse sul proprio viso.

Il ragazzo dai capelli rosa annuì e poggiò il proprio palmo su quello del principe e la sua pelle rabbrividì sentendo, e vedendo, il proprio anello venir messo nel proprio anulare dal principe stesso.
"Sapevo fossi tu" sussurrò quest'ultimo e baciò il dorso della mano del giovane ragazzo che arrossì nuovamente a quel gesto "vi prego Jimin, venite via con me"

E come poté Jimin rifiutare tale offerta?
Subito sorrise e strinse la presa nella mano del suo principe.
"Con immenso piacere Taehyung"

Taehyung sorrise, gli baciò la fronte e si girò verso la donna che, a bocca aperta e occhi sgranati, aveva osservato tutta la scena.
"Per quanto riguarda voi, ritenetevi pure bandite da questo regno.
Non oso nemmeno immaginare quello che Jimin abbia dovuto subire a causa vostra" disse con tono duro il principe intrecciando le proprie dita con quelle del ragazzo che, in risposta, ricambiò la stretta.

"Taehyung..non c'è bisogno, io.." Jimin sospirò e guardò la sua matrigna "io vi perdono" sussurrò sorridendo debolmente.

Il principe guardò il ragazzo dai capelli rosa e sorrise accarezzandogli il dorso della mano con il pollice.
"Andiamo Jimin" disse dolcemente e quando vide il ragazzo annuire, camminò uscendo dalla stanza, fecero le scale e uscirono da quella casa senza mai staccare le loro mani.

Non troncarono quel contatto fisico nemmeno quando salirono sulla carrozza reale.

E solo allora Taehyung si avvicinò a Jimin così tanto da far arrossire il ragazzo, da far mischiare i loro respiri e da far sfiorare le loro labbra.

"Amami per quello che sono Taehyung, te ne prego" sussurrò Jimin alternando lo sguardo dagli occhi del principe alle sue labbra.

"Amami per quello che sono Jimin, te ne prego" ripeté Taehyung sorridendo e azzerò la distanza tra le loro labbra congiungendole in un dolce bacio.

In un bacio che segnava l'inizio della loro storia.
In un bacio che portava tante emozioni.
In un bacio che segnava la fine del loro passato, l'inizio del loro presente e l'arrivo del loro futuro, insieme.

𝘼𝙢𝙖𝙢𝙞 𝙋𝙚𝙧 𝙌𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝘾𝙝𝙚 𝙎𝙤𝙣𝙤  ~VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora