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È da quando sono arrivati al solito locale che Celia se ne sta ferma al suo posto ad osservare la home dei suoi social, senza prestare troppa attenzione a quello che gli altri stanno dicendo. -Ti vedo strana, Celia.- dice ad un certo punto Joaquin, svegliandola dai suoi pensieri. -Mh?- -È successo qualcosa?- chiede poi. -No.- sorride. -È tutto normale.- -Lasciala stare, oggi è intrattabile.- si mette in mezzo Felix. -Fatti gli affari tuoi.- tuona acida. -Che ti ho detto?- ride poi verso Joaquin che è solo più confuso di prima. -Adesso basta.- gli mormora Cristy all'orecchio. -Nah.- ribatte invece lui. -Es solo una broma.- Quando si avvicina per abbracciare la sorella, però, si ritrova quasi a terra dopo che lei l'ha spinto e si alza per andare da tutt'altra parte. -Celia!- urla lui ma lei non si volta.
Subito Ludovica e Cristina le sono dietro ma non arrivano in tempo perché lei è già presa dal nervosismo. -Hey che reazione era quella?- chiede la bionda, non si aspettava certo una cosa del genere. -Lasciami stare.- sibila mentre poggia le mani sulla ringhiera. -Hey che succede?- ma non appena anche l'altra prova ad avere un contatto con lei, viene bloccata. -Lasciami stare anche tu!- -Celia, cazzo, smettila di urlare. Che cosa ti prende così all'improvviso?- -Cosa mi prende? C'è che non vi sopporto più, sono stanca delle vostre battutine e delle vostre brutte facce ogni volta che parlare di come una che è sempre da sola!- esplode, tre mesi di scherzi sono fin troppi. -E perché non ce l'hai detto?- -Ve l'ho detto! 1 mese fa, persino oggi e voi non la smettete mai!- -E c'era bisogno di spingere in quel modo tuo fratello?- le accarezza i capelli Cristy. -Si, perché lui sa meglio di tutto quanto mi da fastidio e lo fa di proposito. Hai visto, non ha dato ascolto nemmeno a te.- incrocia le braccia e sbuffa. -Perché non gliene parli dentro?- -Non ci penso nemmeno, non voglio più parlare con lui.- -È tuo fratello.- -Non me ne importa niente.-
Avendo capito che provare a convincerla non sarebbe servito a niente, le due rientrano e lasciano da sola la ragazza che si siede su uno dei tanti divanetti liberi, cominciando a sbuffare di continuo proprio come una bambina. -Eccoti.- non appena sente una mano poggiarsi sulla sua spalla, sussulta e poi si tranquillizza quando vede il Tucu. -Cos'è questa faccia triste?- -Io.. non sopporto più nessuno di loro 4.- inizia. -Adriano mi ha detto, devono essere stati davvero assillanti se anche tu hai perso la pazienza.- sistema i capelli che le cadono sul viso. -Adesso che si sono fidanzati tra loro non fanno altro che tormentare me.- -E tu perché non li ignori?- -Ci ho provato, ma mi ronzano sempre intorno. Ho persino detto a Felix che mi danno fastidio le sue battute ma l'ha presa come una provocazione per continuare.- sbuffa ancora una volta. -Sono sicuro che non l'ha fatto per renderti triste.- accarezza la sua schiena. -Si.. questo lo so.- gioca con le sue dita. -Al posto tuo chiunque si sarebbe arrabbiato, non devi sentirti in colpa.- lei alza lo sguardo in sua direzione come per chiedergli come faccia a sapere anche questo. -Te lo si legge in faccia.- -Ah già.- sorride leggermente. -E leggo anche che pensi che la serata adesso sarà triste perché hai litigato con lui.- -Più o meno.- ammette. -Dentro non c'è solo lui, ci siamo anche io e gli altri.- ed ecco che arriva quel sorriso che potrebbe convincere persino il diavolo ad essere buono. -Andiamo?-
Si alza e le tende la mano, lei l'afferra e una volta in piedi anche lei, viene attirata in un braccio. Insieme rientrano e il ragazzo comincia subito a metterla a suo agio, aprendo discorsi che potrebbero coinvolgere solo loro due ma anche gli altri.