3. Solo un'occasione quaggiù

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POV: Simone

Uscita didattica al Museo archeologico. Un bel modo per trascorrere l'ora di filosofia: almeno è così che la pensa la maggior parte della classe. Per me, sarà noioso e insopportabile. All'ingresso io e Manuel ci fermiamo ad osservare dei souvenir: le nostre mani si sfiorano mentre tocchiamo lo stesso oggetto. Il respiro sembra mancarmi per un attimo: il cuore inizia a battere talmente veloce che ho paura possa notarsi da fuori. Raggiungiamo il resto della classe senza parlare: mio padre sta blaterando qualcosa su Darwin e l'evoluzione della specie. "Te interessa così tanto a te?" mi sussurra Manuel. Lo guardo: quanto è bello. Scuoto la testa e ci allontaniamo insieme dal gruppo. Giunti presso le scale, gli propongo un progetto: senza ridarmi i soldi che gli ho prestato, gli è lecito investirli per poi dividere i guadagni. "Dobbiamo farci una foto per celebrare la fondazione della nostra società" dico sorridendo mentre posiziono il telefono di fronte a noi per un selfie. Senza pensarci troppo, anzi, senza pensarci affatto, mi volto verso di lui e mi avvicino con il viso per baciarlo. "Che cazzo fai Simo'? Sei scemo?" Rimango pietrificato di fronte a quella reazione: ma cosa cazzo mi passa per la mente? Balbetto un "M-mi dispiace, no-non volevo. Lasciami spiegare". "Ma che devi spiega'? Fallo n'altra volta e te butto giù dalle scale" risponde lui "Cacchio te baci" conclude allontanandosi e passandosi una mano sulla bocca come per pulirsela.

Sono. Un. Coglione

Non c'è un finale. ~ SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora