5. Tra John Lennon, Paul e Yoko Ono

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POV: Simone.

Sul volo per Glasgow cerco di prendere sonno e dormire qualche ora: nada. Non faccio altro che pensare a quello stronzo: le sue parole ruotano come biglie infuocate nella mia mente. Non so nemmeno se, in fondo, me le sono meritate: ho fatto la spia con Chicca, cercando una rivincita che non mi spettava. Vendicarsi perché poi? Non posso biasimarlo se non ricambia ciò che provo io. Che poi: io cosa provo? Le tempie a momenti mi scoppiano: non vedo l'ora di atterrare e vedere una faccia amica, quella di mia madre.

Il giorno dopo sono semisdraiato sul letto quando sento squillare il telefono: videochiamata da parte di Manuel. Il cuore salta un battito. Rispondo. "È vero che te voi trasferì in Scozia?" esordisce.

- "A te che ti frega?"

- "Certo che mi frega: poi chi me li passa i compiti di matematica?"

...

- "Senti, scusa, sono stato un po' una merda a dirti quelle cose, non avrei dovuto", aggiunge.

Ammetto anche io le mie colpe: è stato da vigliacchi spifferare tutto a Chicca.

- "Che fai? Torni?" mi chiede con un tono talmente delicato da farmi sciogliere.

- "Non lo so, è tutto un po' complicato": non posso certo dargliela vinta così.

Chiudo la videochiamata, però, e corro a fare il biglietto di ritorno.

Una volta atterrato, vedo mio padre attendermi fuori le porte dell'aeroporto: mi propone una piccola gita al mare e, così, accetto senza troppe cerimonie.

* * *

- "Vengo con te."

- "Ma no, non serve"

- "Ma sì, t'aiuto a non fa' cazzate!"

Manuel mi fissa stupito. Siamo seduti sul bordo della piscina vuota, fuori casa mia: mi ha appena mostrato la pistola con la quale dovrà spaventare il kebabbaro che ha un debito con Sbarra. "Lo fai per amore?" chiede divertito.

Serro la mascella e gli do un piccolo spintone: "Non sono mica innamorato di te...A dirla tutta non sei proprio il mio tipo" rispondo ridendo e distogliendo lo sguardo. E come mai ti offri di accompagnarlo e appoggiarlo in ogni sua azione illegale, se non sei innamorato di lui? Urla una vocina nella mia mente. La metto a tacere scuotendo la testa.

* * *

Chicca entra in classe mentre mio padre sta iniziando a spiegare: mi risulta impossibile non girarmi verso Manuel, che becco ad osservarla. Sembra sollevato e felice di vederla: annuisco a me stesso e abbasso lo sguardo sul banco che ho di fronte. Chissà perché continuo a sperare.

Non c'è un finale. ~ SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora