chiudere gli occhi, le palpebre pesanti, recitai il motto dei fratelli Augustolo..."noi e solo noi, sempre e per sempre". Ed è allora che l' anima uscì fuori dal mio corpo. Stavo sognando. La mia mente non andò a parare alla mia priorità assoluta, Costantinopoli, ma bensì alle lontane tribù Pannoniche. Le più belliche del mondo conosciuto. E doveva per forza attraversare quella nazione insidiosa per arrivare da Zenone, imperatore dell'impero romano d' Occidente...o meglio, Bizantino. Lo preoccupavano gli Unni, con Attila, il flagello di Dio. Quel popolo piccolo quanto perfetto nella guerra. Poi c'erano le steppe innevate e i venti freddi portati dalle correnti del nord-ovest