Passarono le settimane. La mia voglia di libertà cresceva di giorno in giorno. La mia mente veniva spesso colpita dallo stesso pensiero"fuggire".
Non ero sicura di volerlo fare, amavo Jane. Si era presa cura di me, ma non le avrei permesso di lasciarmi chiusa qui.
La mia smaniosa voglia di libertà e indipendenza crebbe, la mia mente era bloccata e aveva una sola via di sblocco:la fuga.
Provai a combattere contro la mia mente ma fallì miseramente.. Da una parte ne ero felice, sarei riuscita a fare tutto ciò che ho sempre sognato di fare.Approfittai di uno dei tanti momenti in cui ero sola a casa per poter sistemare la sacca per la fuga, cercai di raccogliere piccole confezioni di cibo senza far notare eccessivamente il piccolo furto alla mia dispensa, Jane non doveva sospettare di nulla.. le avrei lasciato un biglietto a tempo debito dove le avrei spiegato alcune cose per poi mandarla totalmente fuori strada, volevo vivere finalmente la mia indipendenza. Avevo ormai deciso
Mentre mettevo alcuni vestiti nella sacca riflettei su cos'altro portare.. Non avevo la minima idea di cosa mi sarebbe servito.. una coperta forse e una torcia? Il minimo nel caso di una fuga come questa.. decisi di aggiungere anche un kit di pronto soccorso, dato che avevo un pessimo senso dell'equilibrio finivo spesso per farmi male accidentalmente.
Prima che posassi la sacca i miei occhi si posarono sulla mia piccola scrivania in legno di betulla;il mio sguardo indugió sui disegni dei Madrigal.. E sulle bozze di come immaginavo il loro aspetto.. in effetti io li conoscevo solo come famiglia abbastanza conosciuta.. Non conoscevo bene i tratti del loro carattere e dell'aspetto sapevo poco.
Raccolsi tutti quei disegni e li misi dentro la sacca, rimanendo a fissarne uno in particolare:lo sguardo di carta di un immobile ragazzino con i capelli
ondulati mi fissava di rimando dal foglio.Passarono due giorni, volevo aspettare il momento giusto, il momento perfetto. Avevo persino scelto con cura i vestiti che avrei indossato per partire di casa: dei jeans chiari larghi, un cinturino di cuoio, una maglietta marrone e una camicia a scacchi. Decisamente sarei stata comoda. Nel caso avessi sentito freddo mi sarei messa una giacca più pesante, nel caso contrario avrei levato la camicia a scacchi.
Ormai era tutto pronto, persino il biglietto che avevo dovuto scrivere più di 6 volte, perché non smettevo di riempirlo di lacrime, era ben sistemato sul letto della camera ordinata della signora Lostelo.
Guardai per un'ultima volta la mia casetta e uscì dal portico.Per la prima volta provai un brivido di intraprendenza e solitudine che non avevo mai provato in tutta la mia vita
//allora, è l'autrice che vi parla, che dite, vi sta piacendo la storia? Se si sarei felicissima se lasciaste un commento o una stellina. Spero che vi piaccia e se volete potete condividere le vostre teorie e opinioni nei commenti <3
Dalla vostra cara Miky per ora è tutto, ci vediamo al prossimo capitolo <3
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Encanto, il segreto dell'amore
FanficEris, una ragazzina di 15 anni, ha vissuto in una casetta vicino ad Encanto, è stata cresciuta da una donna che non si sa per quale motivo l'ha tenuta lontana dal paese, abituandola con le leggende e storie locali, raccontandole particolarmente dell...