Dark Academy. (Jikook)

Bugie.

"Hai usato evanesco?" domandò Yoongi versandosi del vino nel suo calice di vetro, abbellito con pietre preziose. Quello era il suo preferito. 
Evanesco era della sabbia color verde smeraldo che solamente le famiglie con potere spirituale possedevano. Il più grande l'aveva prestata gentilmente al suo amico, in caso gli fosse servita. Bastava leccarne anche solo un granello che immediatamente, come dice la parola stessa, ti materializzava in un altro posto.
E la destinazione finale era sempre quella che il creatore aveva deciso fin dall'inizio. Per questo Jimin in quel momento si trovava in camera di Yoongi.

"Sì, ho avuto letteralmente un centesimo di secondo per poterla usare, ma alla fine ci sono riuscito. Sono arrivate le guardie, hanno cercato di prendermi." 

"Oh, avresti anche potuto farti prendere. Loro sospettano di te." Il più grande gli sorrise, prendendo posto sul divano.

"Con quali basi, esattamente?" domandò Jimin sedendosi sulle cosce di Yoongi. Quest'ultimo face un sorso al suo calice, per poi poggiarlo sul comodino accanto. Tirò fuori dal suo pacchetto una sigaretta. "Ma non hanno niente di concreto, esatto. Hanno scoperto per puro caso quel bigliettino." fece scorre velocemente il fiammifero sulla parte vetrata della carta, producendo così la fiamma. Quando la sigaretta fu accesa, scosse la sua mano destra per spegnere il fiammifero a contatto con l'aria.

"Quel rappresentante Yellowreal, Kim, sa tutto, senza che gli servisse quella storia del bigliettino." seguì poi il suo silenzio. Ripensò ai suoi sguardi, al suo sogghigno, al fatto che quel Namjoon fosse troppo intelligente per stare anche nel suo stesso anno. Aspirò dal filtro, continuando a pensarci. 

La puzza di fumo, fece arricciare leggermente il naso a Jimin, nonostante fosse ormai abituato a quello. "Ah, si?" Non era troppo sorpreso, sapeva benissimo che prima o poi qualcuno avrebbe notato qualcosa. 

Yoongi annuì poggiando la schiena al divano. Guardò il soffitto . "Si chiama Namjoon, e lo voglio qui con me. Potrei imparare un sacco di cose da lui, è davvero un fuori classe." buttò fuori il fumo. "Non so da quanto tempo lo sa, ma a quanto pare i suoi occhi guizzano velocemente da una parte all'altra." Il biondo guardò il suo amico senza dire niente. Yoongi, diversamente di quello che la gente pensava, era davvero un bravo ragazzo. I suoi modi e i suoi atteggiamenti potevano provare il contrario però. E il suo aspetto fisico rispecchiava perfettamente il Blackreal d'eccellenza. Più marchi sul corpo si vedevano, tra piercing e tatuaggi, più la tua famiglia era prestigiosa: quelli erano dei segni ereditari che si perpetuavano di generazione in generazione.

Per questo non appena Jimin vide Jungkook, che nonostante il suo aspetto fosse un Bluereal immediatamente catturò la sua attenzione. 
Tra tutti, paradossalmente, chi rispecchiava perfettamente il carattere della casata oscura era proprio Jimin. 

"Jungkook ti ha fatto quelli?" domandò il più grande indicando i suoi segni violacei sul collo. 

Il biondo si sistemò meglio sulle cosce dell'altro. "Sì." la risposta di Jimin fu decisa. Lui non aveva fatto granché per coprirli, infondo voleva che il suo amico li vedesse. "Geloso?" ghignò. Il biondo raggiungeva sempre ciò che voleva e quella era la sua dimostrazione.

"Io?" sogghignò. "Per niente, piuttosto, lo sarà qualcun altro." ridacchiò.

"Cosa?" il più piccolo inarcò un sopracciglio. "Chi? Qualcuno è interessato al mezzosangue?"

Yoongi molto spesso poteva prevedere il futuro e le situazioni. Di solito le sue previsioni però rimanevano in anonimato, non diceva mai niente a nessuno, questo perché le persone, sapendo quello che sarebbe successo, avrebbero potuto cambiare il futuro. 
Scosse la testa. "Ti aspetteranno molte sorprese." Si portò la sigaretta alle labbra mettendo poi le mani sui fianchi del suo amico. Li accarezzò dolcemente. "Il mezzosangue è molto più Blackreal di quanto sia tu che i suoi genitori pensiate. Un Bluereal, fidati, non avrebbe marchiato il territorio in quel modo."