Pioggia.

412 41 23
                                        

Taehyung, che probabilmente in quel momento fu l'unico ad avvertire il senso del pericolo si mise tra di loro.
"Non osate minimamente fare cose di cui poi potreste pentirvene!" esclamò.
Jungkook e Yoongi continuarono a tenere il contatto visivo, nonostante ci fosse il moro tra di loro. Nei loro sguardi traspariva della rabbia, quasi repressa per tanto tempo. Yoongi sapeva di cosa si trattasse, Jungkook no. Nei loro occhi, il moro vide perfettamente un luccichio dorato, quasi come se le loro iridi si fossero colorate di quella tonalità.
"Ci sono le guardie fuori. Teoricamente fate parte di due casate diverse, le liti fra casate sono proibite." Il moro guardò il suo amico. Temeva il suo sguardo, anche se era del tutto convito che fosse innocuo, almeno fino a quel momento. Gli occhi di tutti erano puntati su di loro.

Jimin sospirò. "Andate a fanculo, voi e la vostri problemi" si alzò , sistemandosi la sua cravatta. "Io me ne vado, e non cercatemi da nessuna parte, non voglio sentir più parlare di voi." In realtà i sentimenti che provava in quel momento erano del tutto diversi rispetto a quello che stava dicendo. Non sapeva gestire le sue emozioni, avrebbe preferito andare via piuttosto che guardare quella scena.

"Sei un codardo." lo guardò Taehyung. "Ecco quello che sei."

"Kim, parla quanto voi, tu non mi conosci neanche." fu l'ultima cosa che disse, prima di incamminarsi verso l'uscita della sala.
Jungkook interruppe il contatto visivo con l'altro, per poter guardare il biondo andare via. Taehyung aveva ragione, in situazioni del genere si affrontano i problemi. Ma allo stesso tempo come dargli torto? L'educazione Blackreal era quella. Guardare solo ed esclusivamente i successi e le responsabilità proprie, non quelle degli altri. 
E infatti a Yoongi non sembrò dare fastidio quell'atteggiamento.
Io sguardo del corvino poi si riposò sul Blackreal.
"Non so tu che intenzioni abbia, ma non voglio che tutta l'accademia sappia i fatti nostri. Vai a consolare il tuo amico." Gli disse.

Yoongi non disse nulla, semplicemente si allontanò da loro, sotto lo sguardo sorpreso di tutti. 

-----------------

"Qual è stato il consiglio che lui ti ha dato per sopprimere quella tua parte?" Domandò il moro guardando il suo migliore amico. 
Jungkook si sedette sul suo letto sospirando. I due tornarono in camera, per evitare ancora gli sguardi molesti degli altri. Quello era finalmente un posto sicuro.

"Mi ha dato un farmaco. L'ho già testato e funziona. Mi ha detto che non ci sono effetti collaterali. Però non posso abusarne, sennò smetteranno di farmi effetto. Quindi ho deciso di prenderli solo in momenti particolari." si mise le mani sul viso. "Sono rovinato." disse, disperatamente. "Perché, perché io? Voglio essere un principe normale. Non voglio causare problemi a nessuno."

Taehyung prese posto accanto a lui, mettendogli poi una mano sulla spalla. Voleva consolarlo, ma non sapeva come. "Devi accettare il fatto che sei un ragazzo speciale Jungkook. Tu, ed anche io, ce ne stiamo rendendo conto solo perché hai avuto a che fare con un Blackreal. Non dire queste cose, ti prego."

"Jimin mi odierà adesso, ne sono sicuro." borbottò. "Ha detto esplicitamente di non cercarlo e che non voleva più vederci."

Il moro alzò gli occhi al cielo. "Si vede che non capisci nulla di ragazzi, lui intende tutto il contrario di ciò che ha detto, vuole che tu vada da lui"

Jungkook si tolse le mani dal viso e lo guardò. "Davvero?" gli domandò.

"Certo! Su questo non c'è dubbio!" annuì. "Penso sia la cosa più giusta adesso. Io quel ragazzo non lo capisco, ma mi sembra che tra noi tu sia l'unico che può farlo. Va a parlarci."

"Taehyung." continuò a guardarlo. "Non lo perdonerò facilmente per quello che ti ha detto prima. Io..." esitò prima di continuare. "Accanto non voglio uno stronzo del genere."

Dark Academy. (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora