13. Dirti Addio

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Serkan stacca la chiamata con rabbia.
La voglia di lanciare il cellulare dall'altra parte dell'ufficio, per un attimo, ha la meglio su di lui, ma frena quell'istinto limitandosi a buttarlo sul tavolo, prima di raccogliere la testa tra le mani e stringere i suoi capelli tra le dita.
Da quando sono state messe nero su bianco le sue condizioni di salute, due giorni prima, la situazione è gravemente precipitata. Serkan è riuscito a stento a trattenere i clienti più importanti che, nonostante tutto, non hanno perso la stima di lui, ma purtroppo ha perso i clienti più recenti che non hanno voluto ascoltare nessuna scusa e nessuna parola da lui o dall'Art Life in generale.
Serkan viene salvato dai suoi feroci pensieri da un tocco leggero sulla parete che divide il suo ufficio dalla zona comune. Solleva la testa ed incrocia lo sguardo di Yasemin.

"Signor Serkan, la conferenza stampa è fissata per questo pomeriggio. Vogliamo rivedere insieme le linee principali degli argomenti che dovrebbe toccare?"

Serkan le fa cenno di accomodarsi e la donna non se lo lascia ripetere due volte. Si sistema su di una sedia poco distante da lui e dispone meticolosamente dinanzi a sé una serie di fogli.

"Ho pensato che dovrebbe negare tutto. Non cedere a queste provocazioni, ma dovrebbe sottolinearle per quelle che sono, calunnie".
"Mi stai quindi suggerendo di mentire invece di confermare ciò che è stato scritto?"
"Esattamente".
"Perché? Voglio dire, sono stato il primo a non volere che uscisse fuori questa storia, ma ormai il danno è fatto. Non sarebbe meglio confessare e dire che problemi non ce ne sono, nonostante tutto?"
"Assolutamente no, Signor Serkan. Sarebbe come ammettere di aver taciuto una cosa così grave. Sarebbe come ammettere la mancanza di professionalità e soprattutto la mancanza di rispetto verso clienti di un certo calibro che affidano all'architetto Serkan Bolat i loro sogni. Converrà con me che l'architetto Serkan Bolat al momento è un po' fuori fase, non è così?"

Serkan solleva un sopracciglio senza smettere di fissare la sua nuova Pr .
È una ragazza diligente, ben istruita, dai capelli scuri e gli occhi chiari, e Serkan deve ammetterlo, è anche un po' troppo impudente.

"Stai dicendo che questo Serkan Bolat non è ciò che loro hanno richiesto ma solo una versione distorta?"
"Non lo dico io. È quello che penserebbero loro. Ed infatti la stanno lasciando, Signor Serkan".

Serkan si accarezza il mento, sente scorrere la barba incolta sulle dita mentre ripensa alle parole di Yasemin. Sa che c'è un fondo di verità in quello che ha detto, anche se gli dà molto fastidio dover ammettere almeno a se stesso che i suoi clienti stanno pensando sul serio che lui non è più l'architetto tanto rinomato in Turchia e in buona parte del mondo.
Forse mentire e appellarsi alla calunnia è l'unica strada che può seguire.

"Mi assicuri che imboccando questa strada non ci saranno altri problemi?"
"I problemi ci saranno, non posso dire che sarà facile. Dovrei mentirle ed io non lo faccio mai. Quello che posso dirle è che farò del mio meglio per risolverli nel caso insorgano e nel minor tempo possibile".

Serkan distoglie lo sguardo da Yasemin per un attimo, solo per poter pensare meglio. La donna deve intuire la sua difficoltà, perché riprende a parlare senza attendere che sia lui a farlo.

"Se vuole salvare l'Art Life dal disastro in cui è finita questa è l'unica strada da seguire".

Serkan sospira ed infine annuisce. La Pr ha ragione, deve dimostrarsi sicuro e in buona salute, deve dimostrare che tutto ciò che è stato scritto è falso e non ha ragione di esistere.

"Va bene. Farò come tu consigli".
"Perfetto. Ho chiesto loro di non fare domande che riguardano la sua sfera personale, ma qualcuno potrebbe comunque azzardarne qualcuna, in quel caso risponderà con un no comment. Saremo lì per lavoro non per altro".
"Benissimo. Per quanto riguarda gli articoli, invece? Quando saranno rimossi?"
"Sono due giorni, come sa, che sto facendo di tutto per farli sparire, ma purtroppo per quanti sforzi compio nel cancellarne dieci sono già pronti altri dieci ad uscire. Li hanno pagati profumatamente".

𝑹𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆 (𝐸𝑑𝑆𝑒𝑟 𝐴𝑈)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora