Mi svegliai sentendo i tacchi della domestica sul parquet in corridoio. Mi alzai e aprì la porta
<<Greta, potrebbe camminare più piano. La mattina non mi va di svegliarmi con il mal di testa>>mi guardò e sospirò
<<mi scusi signorina,ma è ora di alzarsi. Deve andare a scuola>>chiusi la porta della mia camera e mi lavai e poi vestí con un vestito a fiori,senza spalline, delle ballerine. Feci la treccia e presi la borsa. Andai in cucina e trovai mia madre mangiare una brioche. È ingegnere di successo
<<non vai così. Ti metti un coprispalle,la preside ti caccia>>sorrisi
<<magari.... è insopportabile>>mi guardò con un sopracciglio alzato
<<hai un secondo o non esci più con i tuoi amici>>presi la giacca di pelle e mangiai delle uova strapazzate con il bacon e una spremuta d'arancia
<<Greta sei stata eccezionale, adoro la tua cucina>>sorrise
<<Grazie>>arrossì. Presi la borsa e uscì salendo sulla Gip viola lucido,accesi il motore e andai a scuola, parcheggiai e raggiunse Natalie e David
<<ma ciao splendore>>mi baciò la guancia
<<ciao,dimmi che non è ancora arrivato>>rise
<<mi dispiace piccola, è già qua>>lo indicò in fondo al cortile mentre faceva il galletto con delle ragazze. Si tratta di Nicolas Dallas,il ragazzo più menefreghista, stronzo e arrogante che esista. Ci conosciamo da quando siamo bambini, eravamo amici poi un giorno ha iniziato a insultarmi e trattarmi con indifferenza
<<Non farci caso>>la guardai
<<non m'interessa di quella sottospecie di scimmia>>si avvicinò a noi e mi sorrise
<<ma ciao fragolina,cosa mi racconti?>>lo sorpassai ignorandolo,mi fermó
<<vattene via, non voglio parlare con te>>rise
<<pure io>>disse con arroganza
<<bene>>mi fermerò di nuovo
<<purtroppo mio padre vi ha invitate a cena da noi stasera>>lo guardai
<<non contate su di me,non ho intenzione di passare una serata con te, piuttosto la morte istantanea>>detto ciò andai via
LA SERA
<<Zoe Hart,non ti azzardare a lasciarmi sola>>la guardai
<<ti adoro mamma,ma non stasera>>mi bloccò.
<<verranno qua, perché c'è più spazio e tu farai da guida a quel ragazzo>>la guardai
<<te lo scordi. Non mi obbligherai>>sospirò
<<per favore tesoro>>scossi la testa
<<scordatelo>>andai via lasciandola angosciata
POV'S NICOLAS
<<Salve signora Hart>>strinsi la sua mano
<<chiamami Camilla,come stai?>>le sorrisi
<<alla grande,mi hanno eletto capitano nella squadra di football>>mi sorrise
<<congratulazioni allora>>annui
<<Dov'è tua figlia?>>chiese mio padre
<<Mi dispiace Alex,ma sai com'è la situazione>>lui mi guardò con disapprovazione
<<che colpe ne ho io>>mi guardò
<<se la trattassi meglio magari eviterebbe di andare via quando ceniamo qua>>Camilla ci portò in soggiorno e dalla finestra la vidi a bordo piscina,il sole che tramontava le baciava il viso alla perfezione,i suoi capelli neri e mossi, leggermente, le cadevano sulla schiena. Aveva fatto un nodo alla maglietta ed era con i pantaloncini corti e i piedi in acqua
<<vai da lei>>scossi la testa
<<Non mi vuole>>sua madre sorrise
<<Devo discutere di affari con tuo padre quindi se vuoi...>>mi alzai
<<Grazie mille Camilla,ma mi faccio un giro>>risero e io uscì. Appena mi vide cambiò faccia
<<stai lontano da me>>disse sistemandomi le unghie
<<Cos'è le tue povere unghie ne risentono>>risi facendola arrabbiare
<<non mi parlare, anche se tuo padre fa affari con mia madre non significa che noi dobbiamo andare d'accordo>>disse sedendosi sullo sdraio asciugandosi i piedi e mettendo le ballerine
<<oggi nessuno fa da servo per la principessa della casa?>>si alzò
<<è un problema tuo per caso?>>scossi la testa
<<no hai ragione>>sospirò
<<mia madre è molto ricca ora che ha successo. Non posso farci niente se sono sempre intorno a maggiordomi o domestici>>lo disse con tono colpevole
<<ok non volevo essere indiscreto>>sospirò sedendosi di nuovo
<<puoi lasciarmi stare, non ho voglia di ascoltare te e la tua insopportabile voce>>mi misi sullo sdraio vicino
<<non sembrava due anni fa, quando abbiamo fatto quel gioco>>mi guardò arrabbiata
<<colpa di Natalie,la tua cuginetta>>annui
<<La tua migliore amica>>grugnì piano
<<si, all'epoca eravamo solo amiche. Ora puoi andare via>>sospirai
<<e ascoltare i nostri genitori parlare di ingegneria. A scuola vado già male in algebra>>rise
<<non ti concentri abbastanza,sei sempre a fare casini e non presti attenzione a ciò che il professore spiega>>la guardai ma fummo interrotti da una voce
<<signorina Zoe, signorino Nicolas,la cena è pronta>>lei si alzò
<<grazie Greta,vai a riposare faccio io dopo>>sorrise
<<va bene grazie mille signorina>>andò via e Zoe rientró,io la seguì e lei si buttò sulla sua poltrona di pelle rosa,e non sopportava che qualcuno la usasse. Infatti io mi ci sedevo sempre per infastidirla
<<amore,che modi sono di entrare in casa?>>la guardó
<<dovevo entrare con tappeto rosso, ballerini brasiliani e una carrozza?>>io e mio padre risimo sotto i baffi
<<Zoe?>>sorrise divertita
<<la carrozza però non deve trasformarsi in zucca>>l'assecondó mio padre
<<Giusto,se sporco il parquet e chi la sente a Greta>>risimo tutti,sua madre compresa
<<lavora anche troppo, soprattutto quando ti aiuta a sistemare il tuo armadio>>sorrisi
<<mi annoio a stare sempre in casa, non mi fai uscire più. Posso solo andare a scuola>>sospirò
<<lo fa per il tuo bene piccolina. Sai cosa intendo>>annui. Andammo a sederci a tavola e mangiammo,io e lei rimasimo in silenzio per tutta la cena
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Voglio Te
ChickLitZoe Hart, ragazza di 17 anni, occhi azzurri, capelli neri. Vive con sua madre in una villa a tre piani,a Orlando. È bella, simpatica,gentile con tutti, talentuosa e ama le avventure. Vorrebbe essere come la protagonista dei libri. Il coraggio non le...