write some song for you

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Gli esami scritti erano terminati, e ora mancava solo la tesina da dare e si sarebbero conclusi questi tre anni di univerità. C'erano tutti, la sua famiglia con suo fratello che era tornato dall' inghilterra solo per lui e che in quegli anni gli era mancato tantissimo. I suoi amici erano tutti li per lui. Finalmente la commissione d'esame diede l'ok per farli entrare vic si preparò, avrebbe voluto avere kellin che lo guadava e gli faceva cenno di assenso con la testa per fargli coraggio, ma non era potuto venire a causa di un importante provino per la band. Dentro di sè sperava che lo superasse ma sapeva che non serviva sperare. Ci sarebbe riuscito sicuramente riuscito era il suo sogno. Aveva combattuto tanto per far sì che si realizzasse, quindi il provino sarebbe andato benissimo. Entrò e cominciò a parlare. Quante volte che aveva fatto questo discorso a kellin? Non lo sapeva,ma alla fine erano servite. Parlava spedito senza una grinza e alla fine tutti applaudirono felici anche se non avevano capito un accidenti, proprio come kellin. 110 con lode . Era passato! Suo fratello lo abbracciò per primo, poi tutti gli altri. Era felicissimo e ora che era veterinario fu trascinato fuori dai suoi amici che alla vista della band di kellin rimasero stupefatti.
Kellin si avvicinò a vic e lo abbracciò forte e senza che gli altri lo vedessero baciò vic sulle labbra. A vic importava poco dell' opinione altrui e baciò kellin davanti a tutti , che in un misto di stupore ed incredulità si misero a battre le mani, kellin ra il più sorpreso di tutti, non si aspettava certo una simile reazione!!!! Nonostante ciò vedere vic felice lo rese entusiasta e facendo cenno al batterista cominciò la canzone, era completamente nuova alle orecchie di vic che comunque tra gli scherzi dei suoi amici e le congratulazoni si divertiva da morire. Kellin cantava con in microfono attaccato ad un amplificatore saltando di quà e di la con fare elettrico, era un concerto personale pensò vic, la canzone recitava spesso la parola "congratulations"
Probablmente dovuta al fatto che era riuscito a passare, urlo finale e applausi fortissimi. Kellin era assalito dai membri della band che nonostante sapessero già che era innamorato di vic, gli fecero comunque capire quanto fossero felici per lui stappando birre su birre, kellin si voltò a guardare vic che rideva con la corona d'alloro in testa, quando mentre beveva una ragazza con la macchina fotografica gli parlò:"scusa, posso fare a te e a vic una foto mentre vi baciate? Prima sono arrivata tardi..." kellin annuì e andò da vic...
Lo tirò a se senza dire una parola ma vic non sembrò affatto sorpreso anzi, con le braccia sulle spalle di kellin lo teneva stretto a se per non farlo andare via. Quando la foto fu scattata vic chiese:" e il provino?" Kellin indicò la sua band e rispose:" sabato mattina registriamo il primo album"
" lo sapevo!!!"e lo baciò di nuovo.
La festa continuò fino a tardi e kellin venne presentato da vic a tutti, che anche se un po straniti lo accolsero calorosamente in famiglia. Vic era felice e tornò a casa con la sua famiglia mentre kellin e gli sleeping with sirens tornavano nel loro vecchio garage a preparare le cose per partire ed andare a los angeles. Vic avrebbe passato quei giorni con il fratello , dimenticando la partenza di kellin.

"Avanti kellin non possiamo aspettare oltre! Ci dispiace ma non verrà!"
Kellin osservava il vialetto vuoto, lo contemplava chiedendosi dove fosse vic, erano giorni che non lo sentiva e non aveva avuto tempo discrivergli, ma a quanto pare nemmeno lui ne aveva. Si asciugò il viso con la maglietta e montò in macchina. Non disse una parola per tutto il viaggio. Era sofferente ma non poteva darlo a vedere; arrivati a los angeles il loro manager li accolse all' entrata dello studio discografico "kellin" si voltò ma non vide nula, avava sentito la voce di vic , ma lui non era li con il suo bel sorriso, con le braccia allargate pronte ad abbracciarlo. *Non c'è* si ripeteva, e dopo un po sembrò funzionare. La registrazione del loro primo album era un sogno che diventava realtà e tutti si divertirono.

Vic nel frattempo era a salutare il fratello in aereoporto, stava ripartendo ma non gli pesava più di tanto, gli sarebbe pesato di più se fosse partito kellin.
Kellin.
Partire.
Laregistrazione a los angeles!
Se ne era completamente dimenticato!! Come aveva fatto a dimenticarsene!!?? Salutato suo fratello prese il telefono e chiamò kellin.
Nessuna risposta.
Riprova.
Ancora nulla.
Riprova.
Segreteria.
Non ci poteva credere, aveva dimenticato una cosa così importante. Avrebbe voluto scomparire, e non riapparire mai più. Tornò all' università e si rese conto solo in quel momento che quell' anno il bidello non sarebbe stato kellin ma un altro. Le giornate sarebbero passate lentamente senza kellin. Fu in quel periodo che conobbe jason. Un ragazzo appena entrato all' università che solo dio sa come si era affezzionato al vic scontroso, depresso e senza kellin. La voglia di vederlo era incontrollabile, decise di andare a los angeles. Anche se era una decisione al quanto affrettata valeva la pena tentare. Prese le sue cose e andò verso l' aereoporto, prese il primo volo per los angeles e quando atterrò, chiamò kellin
"Pronto?"
"Ciao kellin... tutto bene?"
"Mmm... in realtà non proprio. Che mi racconti?"
"Volevo chiederti scusa..."
"Qualsiasi cosa sia non mi interessa"
"Ma..."
"So che hai ricominciato a studiare, un altra laurea eh? Sono felice per te. Hai altro a dirmi?"
"Dove sei adesso?"
"Sono a casa qui a los angeles dove vuoi che sia?"
"Più precisamente dove?" Chiamava un taxy
"Evenue street 34 " lo riferì al tassista
"Grazie" riattacca la chiamata.
La casa di kellin era enorme. Suonò al campanello.
Nessuna risposta.
mandò un messaggio a kellin
"Mi apriresti la porta? Mi stanno guardando male tutti..."
Una chiamata di kellin.
"Cosa significa?"
"Se apri la porta te lo dico di persona"
"Non può essere..."
"Kellin ti prego"
"Non ... ce la faccio..."
"è una porta molto bella non voglio buttarla giù "
"Dammi una prova che sei qui...." aveva la voce rotta dal pianto
Bussò alla porta. Kellin sobbalzò.
Aprì la porta e visto vic la richiuse subito e ci si accasiò addosso con una mano sulla bocca che sorrideva.
"Si può sapere cosa ho di male? Sono così mostruoso? So quello che ho fatto e me ne vergogno, ho combinato un casino ma sono quì per dimostrarti che sono sinceramente pentito e che sono davvero innamorato di te! Non mi importa quanto tempo ti ci vorrà per capirlo, a costo di accamparmi nel tuo giardino da bravo barbone , aspetterò anche tutta la vita !! Almeno avrò dato senso alla mia esistenza!!! Hai capito kellin?? Heey ma sei ancora li ??ti prego non ignorarmi... fa male anche a me credimi! non vederti più è una tortura!!! Ti prego parlami di qualcosa fammi sapere che non sto solo parlando alla porta di casa tua "
Niente.
"Ti supplico..." ora era lui a piangere
Nulla.
Prese il suo zaino e il cellulare e si voltò per andarsene ma prima , scrisse un ultimo messaggio
"Ti amo da morire"
Quando kellin lo lesse aprì la porta di scatto. Ma trovò il buio ad accoglierlo e il freddo della notte ad abbracciarlo. Cadde disperato in ginocchio piangendo e dirottto . Il suo unico vero amore era stato li per davvero e lui lo aveva lasciato andare.
Il suo profumo era ancora nell' aria, lo sentiva . Quel profuno dolce e .... e di cosa? Cosa era quel profumo che lo faceva stare così bene? Era... era... di vic. Solo quello poteva dire. Rientrò con l'anima e il cuore a pezzi, sperando con tutto se stesso che fosse stato tutto un sogno; ma non lo era affatto.

Vic ormai era rassegnato al fatto che kellin non lo volesse più nella sua vita. Non lo avrebbe più cercato, si ripromise mentre l'aereo di nuovo decollava. *mai più *

Be my Vic , I'll be your Kellin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora