5. Caricatura

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"Secondo me dovresti provarci"

Hyunjin si gettò a peso morto sul letto, facendomi sobbalzare e avvicinare al bordo.

"Stai attento! Stavo per cadere"
"Sai cos'è? È il soggetto che non mi convince! Affatto!"
"Ma perché dici così?"

All'improvviso si alzò e afferrò il suo cellulare mostrandomi su Instagram una foto di una ragazzina che balla mezza nuda.

"Dovrei fare un ritratto di questa biondina ossigenata mentre beve un'intera bottiglia di champagne per i suoi diciotto anni! È... Ridicolo! Guardala... Trasuda viziaggine da ogni poro!"
"Intanto non credo che viziaggine esista come parola e poi senti chi parla..."
"Che vorresti dire???"

Mi chiese arrogante avvicinandosi al mio viso.

"Non è che tu sia l'emblema esatto dell'umiltà, carino"

Gli dissi acida e mi alzai piano dal materasso avvicinandomi a mia volta.

"Ah è questo quello che pensi di me??? Allora perché sei voluta diventare la mia manager???"
"Beh perché sei... Incredibile"

Bisbigliai l'utima parola.
La distanza tra noi era ormai quasi nulla, tanto che riuscivo a sentire l'odore dei suoi acquerelli all'acqua di rosa.
Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, ma poi l'imbarazzo prese il sopravvento.

"Sei un'artista incredibile e tutto il mondo se ne sta accorgendo, dovresti avere più fiducia in te così come gli altri e io ne abbiamo nei tuoi confronti"

Hyunjin sorrise e poi aggrottò la fronte.

"È stato un discorso magnifico Arielle... Ma ciò non cambia che quella lì irriti ogni fibra del mio corpo"

Come un fulmine a ciel sereno, una brillante idea mi colpì.

"E se non fosse lei?"
"In che senso?"
"Se non dovessi dipingere esattamente la ragazza, su quella tela?"
"Di che cavolo stai parlando? È un ritratto, devo per forza dipingere lei! Ahhh Arielle, Arielle, a volte mi chiedo cosa frulli nella tua testolina bacata e piena di nozioni inutili"

Mi spinse all'indietro con due dita e poi, indossò la sua vestaglia e andò a chiudersi nello studio.

Io invece, devo assolutamente contattare la tipetta milionaria per spiegarle la nuova idea.
Dirò che è venuta in mente a Hyunjin, così la troverà automaticamente brillante, funziona sempre così con lui e le clienti donne.

*Il giorno dell'incontro*

La ragazza, appena vide Hyunjin, si tolse il cappello e lo sventolò con fare da gatta morta.

"Oddio iniziamo"
"Lascia parlare me, tu limitati a disegnare"

Scrollò le spalle e quando fummo davanti a lei e i suoi genitori, lo agguantò e trascinandolo a sé gli diede un bacio sulla guancia.

"Ecco il mio uomo! La tua trovata di fare una sorta di caricatura della mia immagine è qualcosa di brillante! Solo tu potevi pensare una cosa simile Hyunjin!"

Appunto.

Io sorrisi all'ereditiera, mentre Hyunjin, sorpreso, mi osservò in silenzio.

"Eh sì... Il nostro Hyunjin ha sempre delle idee meravigliose, alla moda"
"Su cara, vatti a cambiare, intanto io e tuo padre offriremo qualcosa da bere ai nostri ospiti"

Hyunjin si chinò verso di me e a denti serrati mi sussurrò.

"Cos'è 'sta storia della caricatura???"
"Lo so, non è grandioso? Potrai dare sfogo alla tua creatività senza disegnare per forza i suoi zigomi rifatti"
"Ma io non ho mai fatto una caricatura!"
"Considerarlo come un esperimento. Ti piacciono gli esperimenti no?"

Sghignazzò felice e dopo essersi strofinato le mani, quando arrivammo in giardino, trovò una postazione degna di un pittore di Versailles.

"Lo ammetto Arielle, il tuo lavoro lo sai fare, eccome se lo sai fare!!"

Si salvi chi può! ~ Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora