12. Galà di beneficenza: invito

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"Arielle non ci voglio andare!"
"Ma perché!? Credevo ti piacessero-"
"Non ho mai detto che mi piacessero le cerimonie così fastose!"
"No, ma..."
"Niente ma! Fine!"

È l'ultima possibilità, non posso fallire.

Piano piano mi avvicinai a lui.

"Che-che stai facendo?"
"Pensa a tutte quelle persone che ti faranno i complimenti"

Aggrottò la fronte e mi guardò.

"Nulla di nuovo"

Feci un altro passo avanti, sempre lentamente.

"È un'associazione molto importante per i randagi della città! So quanto tu tenga agli animali, specialmente ai cani"

Sembrò addolcirsi, ma all'ultimo scrollò le spalle.

"Potrò fare una donazione anche senza immergermi in quell'atmosfera piena di finti perbenisti"
"Si, ma..."

O la va o la spacca.

Finalmente arrivai a lui e gli poggiai le mani sul colletto della camicia cercando di togliergli le pieghette.

"Potrai indossare Haute Couture"

Gli sussurrai all'orecchio e lui mi afferrò le mani e mi bloccò, fissandomi.

"Haute Couture?"
"Mh mh!"
"Dovevi dirlo subito!"

Mi agguantò per i polsi e sollevandomi, mi fece fare un girotondo.

"Quando ci sarà questo galà??"
"Sabato!"
"Sabat- SABATO!?"

Lasciò la presa all'improvviso, facendomi cascare sul tappeto.

"Hyunjin!!"
"Ma è fra due giorni!"
"Lo so, ma ho pensato a tutto io!"
"Quindi avevi dato per scontato che accettassi!?"
"Speravo nella tua buona fede"

Esclamai fiera, per quanto potessi esserlo da accasciata a terra.
Gli passai l'invito per entrare al ricevimento e lui, deluso me lo rilanciò contro.

"Heyy! Ma che ti prende??"
"Hai letto bene che c'è scritto??"
"Certo!"
"C'è scritto che devo essere accompagnato!"
"Sì e allora?"
"Ti sfugge un piccolo particolare, non ho una compagna con cui andarci!"

Ripresi il biglietto e lo rilessi con attenzione.

"Potresti trovare qualcuno entro domani, anzi, entro dieci minuti se solo lo volessi. Non capisco proprio quale sia il problema"
"Non ci voglio andare con una sconosciuta!"

Mise il broncio e pestò i piedi.

"Non voglio una sconosciutaaa"

A volte devo ricordarmi che io amo il mio lavoro, che Hyunjin non è un dodicenne sull'orlo di una crisi di nervi e che io amo il mio lavoro.

Sbuffai e balzai in piedi.

"Ci sarà pur qualcuno con cui sei disposto ad andarci! Una zia, una vecchia babysitter o che so io, una signora anziana che ti fa tenerezza...!"
"O una manager"

Disse di punto in bianco.

"Che cosa?"
"Accompagnami tu"
"Io!? Sei impazzito Hyunjin??"
"No, dico solo che... Se tanto ci tieni perché non mi accompagni tu???"
"Come potrei? Dovremmo avere un unico tipo di rapporto noi due: tu sei il mio cliente e datore di lavoro mentre io una sorta di segreteria che ti organizza la giornata, è già tanto quello che abbiamo costruito in questi mesi"

Alzai lo sguardo e lo vidi sorridere.

"Perché ridi??"
"In questi mesi abbiamo costruito qualcosa"

Sorrisi anche io e buttai indietro la testa.

"Sei tremendo... Gettarla sul sentimentalismo"
"Che vuoi, tu hai fatto leva sul mio amore per i cani"

Stavolta scoppiammo a ridere entrambi.

"Se ti dovessi accompagnare... Cosa diremo agli invitati che ti vedranno a braccetto con la tua manager?"
"Che sono un uomo fortunato???"

Secondo sorriso in meno di cinque minuti...
Ahia.

"E va bene, Hyunjin. Hai vinto. Io, Hwang Arielle, ti accompagnerò al galà di beneficenza"
"Evvai!! Oh... Ora però è sorge un altro problema"

Affermò picchiettandosi l'indice sul mento.

"E cioè?"
"Io indosserò Haute Couture, ma tu...??"

Si salvi chi può! ~ Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora