8. Intervista

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"Sei teso?"

Chiesi a Hyunjin, il quale era alle prese con la contemplazione delle sue nuove scarpe.

Credo che tra i due sia io quella più tesa.
A vederlo non si direbbe nemmeno che fino a poco fa fosse rintanato nel suo armadio a piangersi addosso.

Scrollai le spalle cercando di alleviare la tensione e Hyunjin mi poggiò una mano sulla mia.

"Andrà tutto bene"

Stavo per sorridergli, ma poi aggiunse una parola, trasformando l'affermazione in una domanda.

"Vero?"

Quindi anche lui è in ansia, sta soltanto cercando di mantenere la calma e di non darlo a vedere.

Poggiai io la mia mano libera sulla sua e gli risposi con il tono più sicuro e tranquillo possibile.

"Ovvio che andrà tutto bene, perché tu non hai mai trattato male quella cameriera né tanto meno sei mai stato in quel ristorante. Gliela facciamo vedere noi ora"
"D'accordo, sono carico! Carichissimo!"

Lo staff lo invitò a sedersi accanto all'uomo che gli avrebbe fatto l'intervista, preparando i microfoni e tutto l'armamentario necessario a registrare.

"Posso chiedere alla mia manager di partecipare?"

Che cosa?? Ma che dice!?

"Certamente, tanto è per una rivista, il suo viso non apparirà da nessuna parte"

Sghignazzante e visibilmente più sollevato batté le mani e picchiettando la seggiolina accanto alla sua mi invitò a sedermi.
Titubante e sotto gli occhi di tutti lo accontentai, salutando con lo sguardo il giornalista.
Poco dopo essersi accordati di darsi del tu, cominciò a fargli le classiche domande di repertorio, fino a giungere a quella più scottante.

"Recentemente sei stato accusato di aver maltrattato una ragazza, una cameriera del ristorante più in voga della città! Ma che è successo esattamente? Nessuno si aspettava che il principe del colore Hwang Hyunjin potesse avere questo lato come dire... Arrogante?"

La tocca piano...
Meno male che hanno pagato una sbarca di soldi per l'esclusiva.

Hyunjin, sebbene non distolse lo sguardo dal suo interlocutore, mi afferrò la mano e la infilò nella tasca della sua giacca.
Col pollice gli strofinai il dorso provando a tranquillizzarlo.
Fece un sospiro e poi finalmente rispose.

"Nessuno se lo aspettava perché non è vero. Devi sapere che io non solo non ho mai trattato male nessuno, ma in quel ristorante non ho nemmeno mai avuto occasione di cenare"
"Davvero??? Eppure è uno dei pochi ristorante stellati qui a Seoul"
"Ah davvero? Beh, visto il personale io rivedrei quelle tre stelle Michelin, tu che dici?"

Uhuh!
Questo è il mio Hyunjin!
L'ha spento, l'ha decisamente spento.

L'intervistatore rise coprendosi la bocca con il palmo.

"Sei esilarante e pungente al punto giusto, Hyunjin. Ecco cosa ci aspetta dal nostro genio!"

Dopo quella domanda, l'intervista riprese i classici toni, impostati sullo scoprire se avesse una fidanzata o sulle future sponsorizzazioni.

"Bene, direi che possiamo concludere qui il colloquio"

Hyunjin si accasciò sulla sedia e gli sorrise a mo' di saluto, mentre io, staccando le nostre mani ancora rimaste nella sua tasca, mi affrettai a raggiungere il resto dello staff e i giornalisti.

"Allora? La pubblicherete questa sera?"
"Sì, il materiale è molto buono e, detto in simpatia, siamo sempre stati dalla parte di Hyunjin. Mia moglie stravede per lui! A proposito... Non è che ci farebbe un autografo??"

Si salvi chi può! ~ Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora