Capitolo 12: Azzurra

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" Rimani qui se il mondo cade
Fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
E forse è vero come dicono
L'amore a volte è strano

Ma adesso smetti di parlare ascoltami
È tanto tempo che volevo dirti che solo adesso che ti ho qui davanti
Capisco anche io il perché
Di tutte quelle frasi dentro le canzoni

Di tutti quei per sempre scritti sui portoni
Delle parole in gola urlate ad alta voce
Buttate dai balconi

Rimani qui se il mondo cade
Fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
E forse è vero come dicono
L'amore a volte è strano
E mentre il traffico si muove
E sopra gli alberi le foglie cambiano colore
Non dirmi che sei triste
Per forza esiste almeno una storia che se nasce poi non finisce
Rimane dentro una canzone, un'altra inutile canzone
Per te, per te

E ti ho cercato in ogni angolo, in ogni posto
In tutte quelle storie che mi mettevo addosso
Le provavo ad aggiustare sempre ad ogni costo
Ma non mi stavano bene

Ti prego adesso non pensare a cosa ne sarà
Guarda quanto è bella da lontano la città
Che ci sembra quasi un'isola vista da qua
Mentre noi siamo il mare
Rimani qui se il mondo cade
Fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
E forse è vero come dicono
L'amore a volte è strano
E mentre il traffico si muove
E sopra gli alberi le foglie cambiano colore
Non dirmi che sei triste
Per forza esiste almeno una storia che se nasce poi non finisce
Rimane dentro una canzone, un'altra stupida canzone

Se tutto intorno esplode, quel che vale è che tu
Rimani qui se il mondo cade
Fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
E forse è vero come dicono
L'amore a volte è strano
E mentre il traffico si muove
E sopra gli alberi le foglie cambiano colore
Non dirmi che sei triste
Per forza esiste almeno una storia che se nasce poi non finisce
Rimane dentro una canzone, un'altra inutile canzone
Per te
Per te
Per te
Per te "

- Canzone inutile

Alessandra Amoroso.

"Ho visto un graffito stamattina, una bella donna diceva: ci sono due giorni a cui non penso mai, ieri e domani. "

-Federico Moccia

Mi perdo nei suoni del traffico di Roma.

Ho i suoi capelli blu sulla faccia.

Sembra una nuvola di zucchero filato, dolce e buono come lei.

Mi riscalda col suo respiro, e quando chino il capo verso il suo, solleva lo sguardo, carezzandomi con le ciglia la guancia, solleticandomi appena.

Come una piuma su una pergamena.

« I tuoi pensieri fanno rumore, lo sai? » mi dice, accarezzandomi appena il braccio, quello che la tiene stretta a me, perché ho paura che anche questo nostro momento finisca presto, come tutte le altre volte.

« Parlano tutti di te. » le dico, senza però guardarla, ma perdendo lo sguardo oltre la cupola di San Pietro, lì dove il cielo è in fiamme, dove il mondo sembra cadere a pezzi, dove l'inferno sembra spalancare le sue porte.

La magia di un tramonto, la bellezza malinconica, i suoi colori struggenti.

Mi sembra di avvertire il suo sorriso, anche se non lo vedo, perché se la guardo finisco per mandare a puttane tutto il mio buon senso.

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