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zoe's pov.

Dopo quei due uomini sono stata scopata da altri 4.

Chissà quanto lo pagheranno per farmi quelle cose disgustose.

Che sia chiaro, non definisco il sesso "una cosa disgustosa" ma ho sempre pensato che un giorno, con la persona giusta, lo avrei fatto, non in questo modo terribile.

Vorrei solamente smetterla, che tutto ciò smettesse.

La mia vita è un incubo e odio così tanto tutte le cose che mi accadano.

Vorrei un po' di pace e tranquillità. Chiedo solo questo.

Di essere lasciata in pace per qualche ora, ma sicuramente non avrei mai il coraggio di dirlo in faccia a Josh.

È da un po' che non mi parla.

Eccolo che arriva.

Come non detto.

< Josh, non toccarmi > dico insicura di me stessa.

< Tu non dovevi sapere il mio nome! non provare a chiamarmi mai più così okay? > dice.

< Alzati in piedi > mi ordina e lo faccio, non ho molta scelta.

Mi spinge e sbatto contro il termosifone.

Che dolore, lui non se lo può immaginare.

Ma perchè mi lascio trattare così?

Stare in silenzio e subire non serve a nulla nella vita e questo l'ho provato sulla mia pelle.

Alla fine finisce per picchiarmi comunque.

Non ho mai saputo rispondere, ma posso farcela.

< non ti faccio nemmeno un po' di compassione? > gli chiedo.

< una povera ragazza di nemmeno 18 anni mal menata e abusata da persone più grandi di lei.. che avranno il doppio della sua età.. pensa se un giorno succedesse a tua figlia! se l'avrai, penso che vorrai il meglio per lei. > continuo.

< Non so che vuol dire essere padre perché il mio non lo è mai realmente stato nei miei confronti.
Mi picchiava anche lui, sai? non così forte come te e per lo meno lui una motivazione per farla, buona o no, ce l'aveva mentre a te non ho fatto niente! non sai nemmeno che mi chiamo Zoe, perché a te non importa, giusto. > sputo acids tutto quello che tenevo dentro da una settimana.

< che delusione averti come figlia, Zoe.. e sentiamo la motivazione > dice calmo.

< mia madre è morta appena sono nata, mi ha sempre detto che fosse colpa mia se la persona che amava fosse morte > rispondo tenendo lo sguardo basso.

< ora mi fai solo più schifo.. vedo che ovunque vai rovini tutto, meriti di star molto male oggi > mi minaccia per poi tirarmi i miei lunghi capelli castani.

Mi butta violentemente sul letto e sbatto la testa contro la ringhiera.

Tocco il punto più dolorante per accertarmi che non mi esca il sangue e per fortuna, è così.

Perché gliel'ho detto? Ora sarà solamente peggio.

Ho peggiorato la situazione.

Sale sul letto e si mette a cavalcioni sul mio corpo magrolino, sdraiato lì sopra, iniziando a prendermi a schiaffi.

< smettila, scusa, scusa, è colpa mia ma l-lasciami > mi manca il fiato.

Vedendomi in difficoltà scende dal letto e si siede dall'altra parte dandomi la schiena.

Ormai sono giorni che non ho nemmeno più i vestiti indosso, da quando quei luridi vecchi me li hanno strappati.

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