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josh's pov

Apro gli occhi e si incollano subito su Zoe.

Dorme così tranquillamente, è troppo bella.

Mi alzo facendo attenzione a non svegliarla e socchiudo la porta, per poi scendere delicatamente le scale.

Vado in cucina e le preparo la sua colazione preferita.

Pancake con la nutella.

Prendo un vassoio in cui, quando sono pronti, metto i due pancake ed un bicchiere di spremuta d'arancia.

Torno in camera con la sua colazione e per svegliarla appoggio le mie labbra sulle sue.

Apre lentamente gli occhi e poi mi guarda, notando il cibo.

«tieni» le poso il vassoio sulle gambe.

«ecco perché ti amo tanto» mi dice stampandomi un altro bacio.

«ti amo tanto anche io» le rispondo e mi siedo sul letto anche io vicino a lei.

«tu non mangi?» mi chiede.

«ho già bevuto il the prima» le rispondo e lei inizia a mangiare.

Si divora letteralmente tutto e dopo nemmeno 10 minuti il piatto è già vuoto.

«avevamo tanta fame» mi fa ridendo.

«senti come scalciano» continua poi.

Mi prende una mano e l'appoggia sul suo ventre.

«wow» è l'unica parola, che credo possa essere considerata più una specie di verso che riesco ad emettere.

Non posso crederci che là dentro ci sono due piccole creature che tra qualche mese nasceranno e ci faranno diventare genitori.

Sono spaventato, molto spaventato, non so come si faccia a fare il padre ma a me basta avere lei al mio fianco, vederla felice è la gioia più grande che io possa avere in questi momenti.

«il vostro papà sarà un cuoco perfetto» dice parlando ai bimbi.

«la vostra mamma è sicuramente meglio» rispondo io ridendo mentre le accarezzo la pancia che sta iniziando a crescere.

«sarò impaziente ma voglio sapere il loro sesso per comprargli mille cose» urla entusiasta.

«.. però sono solo di 3 mesi e la visita è tra due mesi» sbuffa poi.

«volerà il tempo vedrai» le dico ed annuisce.

«sai dove andiamo?» le chiedo e lei scuote la testa e mi guarda con fare interrogativo.

«al cinema» le rispondo e spalanca gli occhi.

Si butta addosso a me e mi abbraccia forte.

«ti amo troppo Josh» ridiamo insieme.

«anche io bambolina, ora vestiamoci, ho già preso i biglietti ieri e il film inizia tra un ora e mezza e tu odi fare ritardo» le faccio alzandomi andando verso l'armadio per scegliere dei vestiti.

«mi conosci troppo bene» mi risponde per poi alzarsi e dirigersi verso il bagno.

Dopo poco più di un ora siamo davanti al cinema ed entriamo dentro l'edificio, avviandoci verso la sala.

Entriamo e lei rimane ammaliata da tutto quello che la circonda.

«lo schermo è enorme e le poltrone sembrano comodissime» si gira verso di me.

Le sorrido e la prendo per mano, andando ai nostri posti.

Ci sediamo l'una accanto all'altro e dopo qualche minuto di pubblicità inizia il film.

«sei ufficialmente perdonato» mi sussurra all'orecchio.

«è stato facile» la punzecchio e mi da una botta scherzosa sul braccio.

«ringraziami invece di fare il deficiente!» rido alla sua affermazione mentre lei scuote la testa e torna a guardare il film, mentre siamo mano nella mano.

Zoe, anzi, Zoe e i nostri figli, sono la cosa migliore che potesse capitarmi.

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