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emma's pov.

Mi sveglio ed oggi è il terzo giorno che non rivolgo parola a Christian.

Lui ogni tanto ci prova a parlarmi ma io non rispondo.

Mi ha fatto soffrire così tanto e poi, rivolgendogli la parola avrei paura di scoppiare a piangere e che lui mi prenda di nuovo a calci o pugni.

Compongo il numero di Zoe e mi risponde subito.

< amo, dimmi tutto > mi fa e sorrido.

Lei riesce sempre a strapparmi un sorriso nonostante dopo il giorno in cui Christian mi comprò non ci fossimo più viste.

< oggi ti andrebbe di uscire con me? magari a fare shopping, sono a corto di vestiti > dico ridendo.

< certo, passo io a prenderti con una limousine di Josh, un pomeriggio solo noi due allora? > mi chiede.

< sì, solo io e te, verso che ora passi? > le domando.

< le 17:00 > risponde lei.

< okay, a dopo > dico per poi chiudere la chiamata.

Sono pronta e vedo fuori dalla finestra che la mia amica è arrivata, perciò, per non farlo preoccupare gli lascio un biglietto.

"sono uscita con Zoe, torno stasera".
-Emma

Lo appoggio sul tavolo ed esco.

Stiamo passeggiando nel centro commerciale quando mi fa una domanda.

< è successo qualcosa con Chris? > mi chiede Zoe e annuisco.

< sì, forse sono successe anche troppe cose > rispondo.

Nel mentre entriamo in diversi negozi in cui non troviamo nulla le racconto delle vicende accadute in questi ultimi giorni.

Sono le otto e mezza ed esco dalla limousine per rientrare in casa di Christian.

< per me dovresti provare a parlarci > mi consiglia Zoe.

Io non le rispondo e la saluto, per poi entrare.

< sei arrivata, finalmente > mi dice avanzando verso di me.

Io indietreggio finché non sbatto la schiena contro il muro.

Mi tocca il braccio ed io di scatto me lo porto al petto.

< perché fai così? non ti sto facendo nulla, ti ho solo sfiorato il braccio, Emma! > mi urla contro.

< ogni volta che mi tocchi o che mi stupri io rivedo il momento in cui persi la verginità e non fu il classico momento in cui le ragazzine la perdono, io l'ho persa a 10 anni cazzo Christian > urlo anche io iniziando a piangere e cercando di asciugarmi le lacrime.

< tu.. avevi 10 anni? > mi chiede ed annuisco.

< ho sempre vissuto la mia vita in un orfanotrofio e un giorno, all'età di dieci anni una famiglia mi prese in adozione e- ed ero così felice, però quello che doveva essere mio "padre" iniziò a stuprarmi, poi un giorno la vicina, per le mie continue urla chiamò la polizia e mi riportarono nell'orfanotrofio in cui vissi il resto della mia vita lì, fino a qualche mese fa, quando dei signori fecero irruzione e rapirono alcune di noi, e così sono finita all'asta > gli dico.

Lui non risponde ma continua a guardarmi negli occhi ma io non riesco a sostenere il suo sguardo quindi li abbasso subito, essendo lucidi.

Mi prende il viso in modo da guardarci e mi bacia.

Un bacio bisognoso, lui ha bisogno di me.

Christian ha bisogno di me.

Noto che inizia a piangere anche lui.

Dopo un paio di minuti ci stacchiamo.

< scusa, Emma > mi sussurra all'orecchio, provocandomi dei brividi.

< ed ho bisogno di te e capisco se ora vuoi solo andartene e non vedermi mai più e sei libera di farlo, non te lo impedirò > continua iniziando a moltiplicare il numero di lacrime che scendevano dai suoi occhi.

< ehi, tranquillo, ti perdono > gli rispondo mettendo le braccia dietro al suo collo e iniziando a baciarlo di nuovo.

Lui ricambia e mi prende in braccio portandomi nella sua camera da letto e appoggiandomi delicatamente sul letto.

Lui si sdraia dall'altra parte.

< non possiamo farlo, il medico ha detto che devi riposare e non fare sforzi per una settimana e sono passati solo 4 giorni > mi dice tristemente.

< fanculo il medico > faccio io mettendomi sopra di lui, iniziando a sbottonargli la camicia per poi iniziare a lasciare baci umidi su tutto il suo petto, fino ad arrivare ai pantaloni che gli slaccio rapidamente buttandoli da qualche parte nella stanza.

Lui mi sfila il vestito e mi sfila in fretta le mutandine.

Fa entrare in me tutta la sua lunghezza e prendendomi per i fianchi mi fa muovere lentamente e veniamo in pochi minuti.

Scendo da sopra di lui e mi sdraio dall'altra parte del letto.

< io direi che abbiamo bisogno di una doccia, tu che dici? > mi domanda malizioso.

< si però io direi di farla separatamente o rischieremmo di uscirne più sporchi di prima > faccio io ironica.

< uffa dai > dice facendo il broncio e uscendo dalla camera da letto.

Tra la doccia e la vasca opto per la vasca e inizio a lavarmi.

Vado nella mia cabina armadio e metto un pantalone corto grigio con sopra un top del medesimo colore a maniche lunghe (foto in copertina).

Torno in camera e vedo che Chris ha cambiato le lenzuola e si è lavato e vestito.

< mi sei mancata > mi fa dandomi un bacio sulla guancia e arrossisco.

Poi si sdraia sul letto ed io faccio la stessa cosa, stendendomi dall'altra parte.

Appoggio la testa sul suo petto e lui spegne la luce.

< buonanotte piccola > mi dice.

< notte > rispondo io sorridendo, per poi chiudere gli occhi e addormentandomi cullata dal rumore dei nostri respiri.

Spazio autrice:

Ecco qui uno dei capitoli a parer mio, più belli e importanti della storia.

Starà nascendo qualcosa tra Emma e Christian?
Ora come procederanno le cose tra loro?

Vi spoilero già che il prossimo capitolo sarà su Zoe e Josh dato che è da un po' che non scrivo qualcosa sulla loro storia ma prima volevo andare un po' avanti con questa.

Baci <3.

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