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-Non mi piace, che hanno di strano questi ragazzi? Si lamentò aprendo le braccia Theo io lo scrutai e risi.

-Noi serpeverde siamo complessi. Era la verità ma Draco mi preoccupava.

Tornammo, facendo finta di niente, nella nostra strada e il prima possibile. Quando arrivammo, spiegai a il prof. Flitwick la situazione e ci giustificò.

L'ora passò tranquillamente anche se tra Theo e Regulus c'era poco da seguire.

-Speriamo finisca subito quest'ora, voglio riabbracciarti. Io e Regulus ci girammo verso Diana confusi, notando diceva per Theo. Erano abbracciati e non si voleva staccare.

-Se arrivi di nuovo tardi, non ti potrò giustificare. Dissi alzando la voce e andando via.

Avevo storia della mia magia, erbologia e trasfigurazione. Tutte 3 ore sole, almeno così credevo. In realtà Regulus mancava apposta.

Il pranzo iniziò ma continuai a non vedere Regulus e neanche Draco. "Okay, i serpeverde sono davvero complessi." Pensai addentando del pane.

Uscii dalla sala grande, convinta ad andare nella sala comune dei serpeverde ma prima che entrassi, Regulus uscì.

Aveva degli occhi turbati e infastiditi, mai visti prima.

Mi guardò e io guardai lui aspettando che iniziasse un discorso.

-Tutto okay? Mi arresi al suo sguardo e lui annuì.

Non ci credevo così feci per pronunciare la padrona d'ordine ma lui mi fermò poggiando la sua mano sulla mia bocca, che in realtà copri fino al naso per la grandezza.

Il battito accelero e spostai lo sguardo lentamente su di lui.

-Draco, sta male. Problemi con Pansy. Scrutai la sua mano e i suoi anelli ghiacciati sulla mia pelle che mi davano brividi.

-Puoi anche entrare, se vuoi. La sua voce si rilassò così anche i suoi occhi.

-Sto bene qui dove sono. Feci un piccolo sorriso e lui abbassò lentamente la mano fermandola tra il collo e il petto.

-Siamo in ritardo..

Finii l'atmosfera e lo guardai perplessa.

-CAZZO. COLPA DI DRACO E I SUOI PROBLEMI AMOROSI. Iniziai a correre via, il quidditch. C'era un ora di provino e una di allenamento.

-Calma, sono passati solo 2 minuti dalla campana.

Nonostante tutto mi aveva fatto salire lui l'ansia.

-Non ho fretta a vederti diventare battitore. Affermò Regulus e io sorrisi.

Arrivammo al campo di quidditch e non c'erano molte persone, i ragazzi dei provini dovevano ancora arrivare.

Lui rimase in divisa mentre io mi cambiai.

-Chissà chi sono i fortunati. Si chiese Regulus raggiungendomi davanti il campo.

-Sono muscoli, alti e forzuti. I perfetti battitori e mi vogliono dimostrare che io non sono niente e che come donna non posso fare da battitore. Lessi i loro pensieri e mi spiegai dettagliatamente a Regulus.

Infatti i ragazzi comparvero dietro di noi ed entrarono in campo volando.

-Questa non me la perdo, mi cambio. Mi poggiò una mano sul fianco e mi passò accanto.

Pff, questa è bella. Osservai i ragazzi che si facevano dei giri di velocità. Aspettai Regulus e dopodiché presi la scopa e salii sopra alla loro altezza. Mezzosangue del cazzo. Li analizzai e leggendogli nel pensiero, scoprii ciò.

Ero tentata a fare più un duello che un provino ma riuscii a trattenermi.

-Iniziamo da un giro di velocità. Comunicai è così fu.

-Adesso i riflessi, tra di voi. Commentai e presi il bolide che mi stava tenendo un cacciatore dei serpeverde, mentre Regulus osservava da lontano. I due si guardarono, facendo una faccia dispiaciuta.

-Via. Dissi e lanciai il bolide alla destra di uno dei due.

Corsero si scontrarono, colpirono il bolide con la mazza uno verso l'altro e il più basso andò a tappeto.

-Bene, tocca a me. Mi misi accanto al ragazzo robusto.

-Sai, non dovevi fare quei pensieri. Mezzosangue. Sussurrai al ragazzo che serrò la mascella.

-Che pensieri?

Lanciarono la palla e io partii, lasciandolo indietro. Colpii il bolide verso il ragazzo che fece lo stesso verso di me.
Aveva forza ma io prevedevo le sue mosse in anticipo, non perché sapevo leggere la mente, ma perché era superficiale e mi sottovalutava.

In the middle of the night.|Regulus Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora