13.

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Non passai molto tempo lì, decisi di andare nei dormitori per passare un po' di tempo a rilassarmi prima che sarei uscita a cercare il nulla.

Mi sdraiai sul letto e misi il cuscino sopra il mio viso, lasciai passare il tempo e dopo di che mi alzai. Leggermente confusa non sapendo che ora fosse.

Le mie compagne di stanza dormivano, così misi il mantello e con la bacchetta in mano uscii.

Scesi nella sala comune che era desolata, quindi supponevo erano le 2 del mattino. Uscii dalla sala comune e l'aria era fredda, oscura.

Mi detti una smossa per arrivare fuori Hogwarts. "Se mi compare Piton esplodo." Pensai osservando l'atmosfera silenziosa e tenebrosa.

Arrivai nel cortile e vedere il cielo stellato, aiutò la mia ansia. Cosa stavo facendo? Dove dovevo andare? Non lo sapevo, ma tirai su il cappello del mantello e iniziai a camminare con lo sguardo basso.

Mi ritrovai vicino alla capanna di Hagrid, le luci erano spente. L'unica cosa che si vedeva era il mio Lumos.

Hagrid non poteva c'entrare, alzai lo sguardo e vidi la foresta proibita. Mi girai dietro, aspettando di vedere qualcuno seguirmi, ma non successe.

Così i miei passi si fecero ancora più leggeri, mentre superavo la capanna di Hagrid e mi avvicinavo alla foresta proibita.

Una volta arrivata, le gambe volevano vedere dalla stanchezza ma non riuscirono perché i rumori strani di sottofondo mettevano voglia di scappare.

Mi addentrai nella foresta tra gli alberi lunghi e tendo la mia bacchetta ferma davanti a me. Mi fermai, non allontanandomi troppo dall'entrata.

-Avanti, sono venuta qui solo per un obbiettivo. Adesso voglio sapere chi è questo obbiettivo. Sussurrai sperando mi sentisse qualcuno.

Un giramento di testa, mi prese il sopravvento lasciando che abbassi la mano con la bacchetta e il lumos. Strinsi le tempie, per l'improvviso mal di testa.

Quando rialzai lo sguardo, il mio cuore si fermò. Degli occhi azzurri e oscuri erano davanti a me, vedevo solo quelli.
Iniziai a tremare e con movimenti lenti spostai la bacchetta fino a davanti a me, illuminando ciò che era davanti a me. Meglio dire colui.

La luce illuminava solo lui, attorno a lui c'era solo del nero scuro e sentivo il suo respiro.
Sperai con tutte le mie forze che la voce nella mia mente, non era lui.

Con dei respiri profondi, ripresi il mio battito e rilassai le spalle.

-Mia.. cara..Jelena.

Ci fu un minuto di pausa, dove quasi volevo svenire.

-Lord Voldemort.
La mia voce era poco tremante ma il mio sguardo poco deciso, al minimo rumore guardavo altrove.

-Non sono ne Harry Potter, ne sua amica. Posso andare? Dissi tutto ad un fiato, non sapendo cosa altro fare.

-Ho preso la persona giusta. Il suo viso si rilassò rilevando un piccolo sorriso, che non fu tanto bello da vedere.

-Tu brami potere, fama... e gloria.
La voce di Voldemort era gracile ma convincente. Iniziò a fare dei piccoli movimenti e a girarmi attorno.

-Io te li posso dare.
Buttai un altro profondo respiro e abbassai il braccio che quasi mi si era bloccato.

-Tu sei originale, una serpeverde e conosci bene la supremazia di noi purosangue.

-Non. Ci pensai su prima di parlare e usai il tono adatto.
Ronzarmi attorno. Continuai e lui si fermò davanti a me.

-Jelena, devi unirti a noi mangiamorte.
Il cuore mi scoppiò, cosa stavo sentendo.
La frase mi ronzò nella testa per 1 minuto, lasciandomi perdere le forze.

-Con noi puoi vincere..evitare che i tuoi amici si facciano male e puoi combattere per ciò che ritieni corretto. Giocherellò con la sua bacchetta mentre io cercavo di inquadrare bene la situazione.

L'offerta non avevo contro, non dopo la frase "con noi puoi vincere."

-Che ne pensi, mia prediletta? A quel soprannome, lo guardai attentamente e scostai la testa.

-Ci penserò. Chiusi gli occhi, pensando a tutte le situazioni future. Poi mi ripresi e guardandolo, mi convinsi a restare calma e impassibile.

Lui iniziò a parlare ma io non ci feci caso, perché chiudendo gli occhi e prendendo la concentrazione, tornai in me stessa.

-Domani, avrò bisogno della risposta Jelena, ma so che non mi deluderai.

-La mia risposta è sì e spero che tu riuscirai a rispettare le frasi che hai usato per convincermi. Scandì bene le parole e sembravo Piton, con convinzione lo guardai e lui rise.

-Ma adesso ho bisogno di dormire. Mi giustificai notando che voleva tirarsi ancora un po' la situazione.

-Io e te faremo grandi cose. La sua voce fu come un sogno e scomparii. Mi ritrovai sola e corsi subito fuori la foresta.

Tirando il mantello che prendeva il sopravvento con il vento, corsi ad Hogwarts e non mi preoccupai neanche del rumore che facevo.

La mia mente era vuota e il mio corpo stanco, ancora non capivo ma vedevo solo che correvo nei corridoi di Hogwarts per arrivare ai sotterranei.

In the middle of the night.|Regulus Black|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora