In the middle of the night.|Regulus Black|

4.

-Eri tu quello che correva con Theo vero? Chiesi osservando il suo sguardo che si muoveva velocemente tra le pagine di un libro.

-Sisi ed eravamo inseguiti dalla principessina. Emise una risata amichevole che mi preoccupò, voglio dire.. tutta questa confidenza e io non ne sapevo niente.

-Mh. Mi girai verso la porta ma lui mi fermò così girai il collo per osservarlo ancora una volta.

-Anch'io devo andare a pozioni. Affermò e si alzò e si avvicinò a me. Mi rigirai verso la porta, abbastanza imbarazzata e dissi la parola d'ordine.

Così uscimmo e notai di sfuggita la differenza d'altezza che c'era tra noi, poi abbassando lo sguardo mi fermai letteralmente a guardare le sue mani odiandomi per averlo fatto.

Avevo sempre avuto un debole per le mani e le sue erano davvero attraenti e aveva degli anelli bellissimi.

-Che fai? Chiese e alzandomi per  guardarlo, vidi il suo sorriso.

-Ammiravo le tue mani. Risposi sinceramente.

Lui alzò il braccio portandosi la sua mano davanti il viso e la analizzò. Scoppiai a ridere e spostai lo sguardo, osservando che eravamo quasi arrivati in classe.

-Ora c'è il tuo professore preferito. Annunciò fermandosi a pochi metri dall'aula.

Alzai un sopracciglio e lo guardai.

-Come fai a saperlo..?

-Perché è anche il mio. Affermò come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
Sono Regulus, nel bel mezzo della notte, Black.

Sentire quella frase mi causò i brividi, era attento e si ricordava il nostro primo incontro.

-Jelena, nel bel mezzo della notte, Nash. Spostai il ciuffo dei miei capelli che si stavano scombinando e poi iniziarono ad arrivare gli alunni così entrammo in classe.

Piton iniziò a scrutare male ogni alunno che entrasse, ammorbidendo leggermente lo sguardo quando entrammo io e Regulus che lo salutammo.

Ci raggiunsero Theo e Diana che vedendoci insieme si precipitarono da noi.

-Heyy, quando vi siete conosciuti voi due? Diana chiese con una certa felicità.

-Beh presentati 2 minuti fa.

-Incontrati per la prima volta ieri nel bel mezzo della notte.

Io e Regulus commentammo mentre Piton batté un colpo al suo tavolo richiamando l'attenzione di tutti.

-Oggi faremo la pozione d'amore più potente del mondo. Piton scandì piano ma aggressivamente ogni sillaba. Parlava dell'Amortentia nonostante era stata vietata dal Ministero della Magia.

-Osservate bene ciò che faccio io.

Così iniziò la mezz'oretta di spiegazione e di concentrazione per creare questo filtro che a quanto si leggeva nei libri era di livello avanzato.

Mi adattai bene alla presenza di Regulus nonostante Diana mi lanciava sguardi che non capivo da dove avevano fondo.

Il professore finì di spiegare così toccava a noi adesso creare la pozione.
Andai a prendere gli ingredienti e tornai al posto dove Theo e Diana chiacchieravano tranquilli mentre creavano la pozione.

-Potete fare silenzio? Li linciai con lo sguardo e loro annuirono piano.

-E infine acqua di luna. Annunciai aggiungendola nel contenitore in vetro.

-Bene adesso signorini, dovreste sentire l'odore delle cose che vi attraggono di più.

Alzai lo sguardo guardando Theo e Diana che coraggiosi odorarono per primi.

-Sanno di Theo e Diana? Chiese sarcasticamente Regulus lasciando che la mia stima in lui aumentasse.

-Beh.. si. Diana affermò e io risi roteando gli occhi.

Annusai la mia mentre tutto aspettavano la mia risposta.

-Pagine di libro.. pioggia, aria di foresta e anche un profumo forte e passionale. Risi all'ultimo ma c'era davvero questo profumo concentrato e misterioso.

-Invece tu Reg? Chiese Diana odorando ancora una volta la sua pozione.

-Pagine di libro, pioggia e il legno della mia adorata scopa. Regulus e Theo risero mentre io e Diana ci guardammo un attimo.

-La lezione è finita, accomodatevi fuori.
Piton si sporse nel nostro tavolo facendoci alzare abbastanza volentieri e inseguendoci fino a che non ci ritrovammo fuori e lontano dall'aula.

-Adesso ho storia della magia. Affermai, incamminandomi via per poi essere presa a braccetto da Diana.

-Anch'io ho storia della magia. Affermò sorridente.

-Si salvi chi può. Dissi sarcasticamente.