Capitolo 14

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Sono qua impacciata e non so cosa fare. Non ho mai dato un bacio, bhe una volta sulla guancia ad Ash e Calum, ma poi... non guardo neanche quelle serie di merda dove si bacioni, figuriamoci.

"Non essere rigida" io non sono una rigida, sono Divergente muahah.

Il mio cellulare squilla, ancora, per fortuna e allora mi stacco subito da Logan.

"Pronto?" Chiedo con voce incerta.

"Al! Amore mio! Come stai? Auguri!" È una voce abbastanza profonda, e sento l'odore di alcool da qua.

"Ehm...chi sei?" Domando.

"Ma come sono il tuo papy!" Ah giusto, che stupida

"Sì quel papy che ha tradito sua moglie con una sgualdrina trentenne!" Mi sto iniziando ad arrabbiare. So che ha tutto il diritto di chiamarmi...ma non con quella vocetta da "va tutto bene"

"Ooooh non chiamare la mia Sandy così!" La sua Sandy?

"Ma sei impazzito?!? Vabbé ciao, grazie per avermi rovinato la vita, per colpa tua e della tua Sandy ora sono dall'altra parte del mondo."

"Oooh lo sapevo che avevo ragione, tua madre doveva abortire, oppure mandarti in un orfanotrofio, proprio come Liam"

Le cose che ha appena detto sono terribili, come si fa a dire ad una persona delle cose del genere.

"È ubriaco" dice la vocina buona che ho nella testa.

"Gli ubriachi dicono la verità!" Dice quella cattiva.

Sto male.

Scuoto la testa come per levarli e mi rimetto il cellulare all'orecchio.

"Mo chi cazzo è Liam?" Chiedo alterata.

"Ohw la tua mamy non ti ha detto del tuo fratellone? Ma che cattivona!"

"Sì ciao pà" riattacco, devo andare a parlare con qualcuno.

"Scusa Logan devo andare a casa per motivi familiari, se vuoi ti chiamo dopo?" Chiedo anzi, supplico.

"Si certo" si alza dalla panchina e mi accarezza il braccio. Che sono un cane?

"A dopo" mi dice con voce dolce. Mi lascia un leggero bacio a stampante sulle labbra.

Credo che si dice a stampo. Bho vivró una vita felice anche senza saperlo.

Corro verso casa, è solo un isolato da qui.

Corro molto velocemente. Com'era? Elegante come una perlina, veloce come un go-kart? O berlina? Scattante come un go-kart? Vabbe sti cazzi.

Arrivo a casa con il fiatono e, spalancata la porta urlo

"Helen Mary Lictol" Lictol è il suo cognome di 'famiglia' non so come si dice.

"Dove cazzo sei?" Urlo ancora.

Vedo mia madre che scende le scale tutta frettolosa.

"Tesoro sono qui! Ma che linguaggio usi?" La predica te la faccio io.

"Ohu ciccia 'tesoro' lo dici a Liam" appena dico Liam, il suo volto sbianca, ma proprio tanto.

"Come fai a sapere di Li...?" Inizia, ma io la interrompo.

"Vorrei sapere proprio chi è, sai, primo ero al parco,no? E allora ricevo una chiamata. Che bello! È papà! Mi fa gli auguri, no, sai perché oggi è il mio compleanno, e qui una certa Helen non mi ha fatto gli auguri,ma vabbé,ci sono abituata. Poi ci siamo incazzati e lui mi ha detto che era meglio se... abortivi o mi rinchiudevi in un orfanotrofio come...cosa ha detto? Loren? Lia? L...era con la L..." la sto prendendo molto per il culo, ma se lo merita mai un "auguri" in diciotto anni. E poi chi è Liam?

"Liam" sussurra.

"Ohw sì, brava. Ora.Dammi.delle.spiegazioni." scandisco bene  le parole.

"Non voglio rovinarti il compleanno" sussurra.

"Troppo tardi.

Tic tac tic tac.

Ce la facciamo?" Quanto ci vuole?

Scrolla le spalle e comincia.

"Quando avevo 32 anni, io e tuo padre ci siamo conosciuti. Eravamo una coppia felice. A 33 anni scoprii di essere incinta, ma tuo padre non ne voleva proprio sapere di avere un figlio. Sapevo che mi avrebbe abbondonato allora arrivammo al compromesso di mandarlo in orfanotrofio. Lo presero due signori, i Payne. Questo significa che tu hai..."

"Un fratello" concludo la frase

Don't love me||Logan LermanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora