𝐏𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨

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"𝐍𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐨, 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐯𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐢𝐭à."

La nebbia intorno a me continua ad alzarsi sempre di più lasciandomi vagare nel vuoto. Il cuore in gola fa salire e scendere il mio petto nudo velocemente come onde che sbattono in tempesta.

Le mie mani sono in cerca di qualcosa da afferrare ma sono solo in mezzo al niente. Le mie iridi si espandono ed un brivido inizia a trapassarmi il corpo.

Sento tirarmi indietro con forza e il freddo mi entra dentro. Invano cerco di liberarmi mentre la nebbia mi offusca la vista.

D'un tratto un braccio afferra il mio corpo facendo ritrarre la strana forza che sovrastava.

Tutto sembra placarsi.

La nebbia scompare e il freddo che sentivo viene sostituito dal calore di un'abbraccio.

𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐫𝐞𝐮𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora